Capitolo 18- America, we arrived.

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Emma's P.O.V.

-Wow! Allora è questa l'America!- Dissi urlando dalla gioia.
Non ci potevo credere che fossi in America, dove c'è di tutto e di più.
-Sei felice?- Disse papà, abbassandosi.
-Sono molto felice!- Dissi io, abbracciandolo.
-Bene, in teoria il taxi dovrebbe arrivare fra mezz'ora.- Disse Nonno Vegas, mentre posava il telefono nella sua tasca destra dei pantaloni.
-Giochiamo intanto?- Dissi io, mentre tiravo papà dalla maglietta e saltellando ancora di più.
-Meglio di no, Emma. Siamo in un aeroporto molto grande, ho paura che ti perdo se non ti guardo per manco un secondo. Quindi dammi la manina e basta saltellare, sembri una piccola pazzerelle.- Disse papà, mentre mi prendeva la mano.
-Pazza come te papà?- Dissi io, domandando.
-C'è una frase che dice "Essere pazzi vuol dire essere guariti". E non so se la pazzia è genetica, ma voglio che un giorno diventi una persona importante.- Disse lui, commentando la mia domanda.
-In realtà voleva dire che è più che altro rincoglionito!- Disse zio Sascha, mettendo la sua mano sulla spalla sinistra.
-Cosa vuol dire "rincoglionito"?- Dissi io a papà.
-MA SASCHA. É SOLO UNA BAMBINA!- Urlò Stefano.

Stefano's P.O.V.

Dopo circa mezz'ora, finalmente il taxi arrivò, sembrava che ci avesse messo anni.
Posammo le nostre valige nel bagagliaio dell'auto gialla e salimmo in macchina: Giuseppe avanti con il taxista, Io, Sascha e Salvatore nel posto posteriori ed Emma in braccio a me. Subito dopo che Giuseppe gli disse la destinazione, il taxi partì. Non so quanto tempo passammo in quel taxi, nel purissimo silenzio. Era decisamente tutto troppo silenzioso, il che era un momento imbarazzante. Stavo sudando freddo.
-Che silenzio, come mai tutti zitti?- Disse Emma, girandosi verso di me.
-Non lo so, ma forse perché in taxi non si parla.- Dissi io, alzando le spalle.
-Posso giocare con il tuo telefono?- Disse lei, guardandomi negli occhi.
-Okay, ma stai con le cuffie, va bene?- Dissi io, prendendo il telefono, per poi prendere le cuffie e darli a lei.
Emma li prese e si mise le cuffie nelle sue piccole orecchie per poi sbloccare il e andare sui vari giochi che avevo.
Presi il mio Mp3 e feci partire della musica che mi fece addormentare come la bella addormentata nel bosco.
(mi sto immaginando la scena, sto morendo. che problemi ho?)
Dopo un po' di tempo, che credo era tipo un'ora, Sascha mi sveglia.
-Stè, siamo arrivati!- Disse lui, svegliandomi con una delicatezza che madonna gli elefanti che vedono un tipo in una cristalleria spostatevi.
-Mh. Cosa?- Dissi io, mugolando.
-Papà, siamo arrivati a destinazione!- Disse Emma, che intanto era uscita dalla macchina insieme a Salvatore.
-Ah.- Mi limitai solo a dire, per poi scendere dal taxi.
Io e Salvatore ci occupammo delle valige di tutti e cinque, Giuseppe pagò l'autista e Sascha badava a Emma.
È più bravo di me quando si tratta di bambini, lo ammetto.
-Allora la ragazza disse "ma sei tutto scemo!" e io risposi "ma scema tua sorella"- Disse Sascha a Emma, mentre lei rideva come una matta.
-Sascha cosa gli stai raccontando?- Dissi io, guardando prima Emma con uno sguardo dolce e poi Sascha con uno sguardo omicida del tipo "non far diventare mia figlia una delinquente o ti sprango".
-Gli stavo raccontando di quella volta su Venerdì tredici quando buttai quella tipa nel lago.- Disse lui, ridendo.
-Ma Sascha, sono passati cinque anni. Come fai a ricordarti queste perle? Io non ricordo cosa ho mangiato ieri, figuriamoci un anno fa!- Dissi io, basito.
-Le perle rimarranno sempre perle Bro.- Disse lui, per poi prendere Emma in braccio, -adesso, se non vi dispiace, io e mia nipote abbiamo delle cose su cui parlare.-
Emma rise, riteneva Sascha divertente. E se non lo era, la questione sarebbe molto grave.
- STEFANO! AIUTAMI CON QUESTE VALIGE!- Disse Salvatore, urlando a cinque metri da lui.
-ARRIVO SURRY!- Dissi io, correndo verso lui quasi spiaccicandomi addosso.
Okay, iniziare questa avventura nel trash: fatto.

Spazio autrice

BUONGIORNO!
Non ci sentiamo da due mesi e mi dispiace ma ho dovuto fare gli esami di recupero. Sono passata e adesso sono in secondo liceo, voglio un applauso.
Io dovrei studiare inglese, infatti sto scrivendo con il libro davanti ma il mio cervello si rifiuta. :D
E poi, mortacci del mio professore di latino che mi dà da fare venti frasi di latino per il giorno dopo, un giorno lo sprango.
Cosa è successo in questi mesi?
SONO ANDATA IN FISSA CON I BTS.
Non l'avreste mai detto dal mio profilo loooool.
E si, sono innamorata di Jimin oppa e adoro.
E mia cugina mi ha confermato che a fine liceo mi porta in Giappone e io sono tipo "OMMIODDIO".
Non vedo l'ora. :')
Poiiii,
ho deciso il cosplay del romics ED È DEFINITIVO.
Farò Hanji nella vita reale loool.
e tipo ho saputo che molti di voi ci saranno, quindi ci possiamo incontrare e sclerare insieme, vi va?
ah e mi ricordo che una ragazza mi ha scritto che vorrebbe l'autografo e io tipo "COOOOOOSA."
oddio mi sento stefano. :3
e niente,
spero che il capitolo vi sia piaciuto, commentate, votate e noi ci rivediamo nel capitolo successivo che non so quando uscirà.
Nel dubbio, vi lascio Gif dei miei oppa. :3

Dad|| Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora