città nuova, vita nuova

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*Le comete sono irraggiungibili, immerse in uno spazio infinito. Ti senti protetto da loro. Sono la tua guida. Un semplice desiderio espresso di fronte a loro ti darà una immensa speranza. Rappresentano il tuo destino*

Sospirai. Un'altra giornata era trascorsa come tutte le altre, tremendamente monotona.
Stavo camminando nei pressi di un grande lago, mentre toccavo, a tastoni e con un po' di difficoltà, gli alberi a me vicini, non riuscendo a vedere bene a causa del buio della zona. Era rilassante stare lì, il vento fresco mi faceva venire brividi in tutto il corpo e mi avvolgeva completamente.

Come mai ero lì? Semplice, in quella giornata avremmo festeggiato il centenario del nostro paesino, Moonville, e così la piazza e dintorni erano pieni di bancarelle, mercatini e luci, cosa che a me non piaceva affatto.
Cioè, amavo guardare bancarelle con amici e parenti ma in quel momento ciò che mi attirava maggiormente era il riflesso della cometa Tiamat che si scorgeva nel cielo stellato.
Era uno spettacolo magnifico.

Ad un certo punto, però, notai qualcosa che non andava.

<<Si sta....dividendo?>>
Ero sconvolta, le mani mi tremavano, non avevo idea di cosa fare.

Mi voltai e corsi più che potevo. C'erano troppe persone che dovevo avvisare: i miei amici, i miei parenti, mia nonna, gli abitanti del paese.

Percorsi la stradina che mi divideva dalla mia piccola villetta, era in una zona poco separata dal villaggio ma, grazie a questo, riuscii ad arrivarci molto prima.

Entrai dentro casa, non c'era nessuno.

Spaventata corsi verso la piaccia centrale, non curando mi dei vari ruzzoloni che facevo, a causa dell'ansia e del terrore.

Sì sentì un grande tonfo e il vento, come le foglie, gli alberi e tutto ciò che faceva parte del villaggio venne spazzato via completamente.

Tremavo.
Non ero arrivata in tempo. Il villaggio era andato, era completamente sparito sotto i miei stessi occhi.
Ero stata trascinata pochi metri indietro a causa dell'impatto.
Le mani mi tremavano, le gambe non reggevano più il mio peso e gli occhi si erano offuscati a causa delle lacrime.

Vidi molti agenti, pompieri e giornalisti  in lontananza e corsi in direzione di quella che, ormai, non era nemmeno più riconducibile alla mia vecchia casa.

Notai mia nonna, una tra le persone più importanti della mia vita, essere sdraiata sotto un cumulo di macerie, con una strana pietra luminosa in mano. Se prima non l'avevo vista era perché quest'ultima era rientrata pochi secondi prima dell'impatto, quando stavo andando al villaggio.

<<NONNA!>> La chiamai disperatamente.
Era troppo tardi.
Il sangue usciva a fiotti dai suoi profondi tagli, ma, nonostante ciò, mi regalò un sorriso mozzafiato.

<<Tieni questa, TN. Ti indicherà sempre la strada giusta>>

Urlai. Ero totalmente spiazzata, ero disperata. Avevo paura. Cos'avrei fatto, poi?

Notai che la pietra che tenevo in mano, piano piano, stava perdendo la sua lucentezza.

Sentii qualcuno parlarmi, forse era un agente o qualcuno che era venuto a chiedermi come stavo, ma non me ne importava un granchè. Sentivo tutto male, la testa mi girava e la mia visuale era appannata.

Sentii una calda mano poggiarsi sulla mia spalla, così mi voltai e vidi lei. Mia sorella era in preda alle lacrime, ma non faceva altro che sorridermi, cercando di essere rassicurante.

<<Andiamo, TN. Qui non possiamo rimanere. Andiamo a Tokyo, ti va?>> Disse con un lieve sorriso mentre una lacrima le colava fin sotto il mento.

Io annuii. Non trovavo la forza per parlare, ne tanto meno quella per agire. Sapevo solo che avrei fatto di tutto per riprendermi da quello shock. Lo dovevo a mia nonna e a tutti coloro che avevo perso.
Quella cometa probabilmente era un segno che stava ad indicarmi la giusta strada da percorrere.

Dopo qualche giorno che impiegammo a riprenderci dallo shock, partimmo per Tokyo. Lì ci eravamo sistemate in una piccola casetta rustica, in un quartiere della periferia. Mentre aiutavo mia sorella a sistemare delle scartoffie e vari oggetti, trasportandoli dagli scatoloni alle varie stanze, sospirai. Gli oggetti non erano molti, la cometa aveva distrutto la maggior parte delle cose presenti in casa.

Uscii dalla porta di ingresso, la quale mi dava una bella vista sul piccolo vialetto in cui ci trovavamo, pieno di gente che passeggiava.

Mi stiracchiai e iniziai a camminare, finchè non sentii un tonfo.

Aprii gli occhi, che tenevo chiusi a causa del forte sole che c'era quel giorno, notando di aver urtato con la spalla un ragazzo.

<<scusa! Ti ho fatta male?>> Domandò quest'ultimo, preoccupandosi per me.

<<n-no, tranquillo>>risposi io, alzando le mani come a volermi parare da qualcosa.

La persona che avevo urtato era un ragazzo che sembrava avere la mia stessa età, dai ribelli capelli morì e due occhi che potevano riflettere l'acqua più cristallina, contornati da pagliuzze verdi smeraldo, che gli davano un aria ancora più magnifica.

<<piacere, io sono Eren Jeager, tu ti sei appena trasferita a quanto vedo>> disse indicando, dietro di me, la pila di scatoloni ancora da portare dentro, posti nel vialetto della mia abitazione.

<<si, beh giusto. Solo che non so ancora ambientarmi bene e dubito che imparerò mai, sono una frana in fatto di orientamento>> sospirai.

Il ragazzo invece rise bellamente e, quando sembrava che stava per dire qualcosa, avendo aperto la bocca per parlare, venne interrotto da alcune voci in lontananza.

<<EREN! È da mezz'ora'ora che ti cerchiamo>>
Inclinai leggermente la testa, scorgendo un ragazzo da una buffa capigliatura bionda, seguito da una ragazza con splendidi capelli corvini.

<<oh, si ok, ora arrivo!- si voltò nella mia direzione regalandomi un sorriso mozzafiato- Beh ci vediamo in giro gnoma!>> Mi scompigliò leggermente i capelli, per poi correre nella direzione dei suoi due amici.

Io, intanto, avevo le braccia incrociate e le guance gonfie in un broncio. Sbuffai apertamente, ridacchiando poi per quell'insolito incontro.

Già, se quella cometa non fosse entrata nel mio destino... io non avrei mai incontrato lui.

AUTRICE

TN=TUO NOME
TC=TUO COGNOME
CO=COLORE OCCHI
CC=COLORE CAPELLI
LC=LUNGHEZZA CAPELLI
N=NOMIGNOLO
(Poi ne aggiungo altri nel corso della storia)

Scusate il capitolo corto, ma è di passaggio! Comunque, come ho detto nella descrizione, questa storia verrà aggiornata quando ne avrò tempo, dato che ora sto principalmente revisionando i capitoli!
Ciao!

(Prima foto della copertina del libro)

(Prima foto della copertina del libro)

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Eren X Reader- 2 Mondi, 1 Destino (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now