Capitolo 5.

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In cucina è gia pronta la colazione,
Teresa ha preparato tutto e silenziosa apparecchia la tavola solo per me.
"Hai dormito stanotte?"
"Non molto, ma non ho fatto incubi se è quello che vuoi sapere"
Mi guarda con aria offesa, asciugandosi le mani con uno strofinaccio.
"Ho voglia di fare una passeggiata, magari in mezzo alla natura..ci vediamo tra un'oretta"
Annuisce girandosi di schiena, poggiando le mani sul lavandino come se stesse pensando a qualcosa di molto impegnativo.
Esco masticando ancora l'ultimo boccone di cornetto, cerco il boschetto in cui si vedevano i miei, sono curiosa di vedere se sulla panchina ci sia ancora l'incisione di quel nome.
Cammino per parecchio, mi guardo intorno e alla fine la vedo.
Mi avvicino, mi siedo, guardo tra le varie scritte, i segni del tempo, la polvere.
Finalmente eccola li, appare grande ed è come se fino a questo momento non ci fosse stata e ora invece non posso più non vederla, spicca tra le altre incisioni, con un colore marroncino che sembra proprio il sangue ormai invecchiato di cui parlava mamma nel diario.
Passo l'indice su tutta la scritta, caterine...
ripenso alle parole di Teresa e ancora non riesco a capire chi sia questa Caterine.
All'improvviso sento dei passi dietro di me, come se un animali avesse corso tra le foglie da un albero all'altro alle mie spalle, mi accorgo che è sera, è tardi. Il tempo è volato e io non me ne sono resa conto, mi incammino per tornare a casa.
Mentre seguo il sentiero, vedo un ombra tra gli alberi, sembra una bambina, ma non ne sono certa.
"C'è qualcuno?"
Non ricevo risposta, forse è solo la mia immaginazione.

Arrivo davanti alla porta di casa, che si apre prima che io riesca a bussare.
"Giada, dove sei stata"
"A fare un giro, non mi sono resa conto dell'orario."
Entriamo in cucina, la cena è gia pronta, iniziamo a mangiare con calma e in assoluto silenzio.
"Ti sembra una lettura interessante?"
Dice Teresa spezzando quell'atmosfera inquietante che si era creata.
"Quale? Di cosa parli?"
"Il diario di elèna."
Rimango a bocca aperta, non so che dire ma il mio viso dice palesemente: colpevole!
"L'ho trovato, ho pensato che avrei capito qualcosa di me leggendolo"
"Leggilo pure, non penso che le darebbe fastidio."
Si alza e prende una mela, poi un coltello, inizia a sbucciarla.
"Elèna aveva perso la testa, era entrata in un mondo che non le apparteneva, quando tuo padre le ha fatto provare pratiche di satanismo, l'ho persa per sempre. Ho cercato di stare accanto con la gravidanza, speravo che quella bambina la facesse tornare in sè, amavo Caterine, ma era cattiva, più cresceva, più succedevano delle cose strane, cose orribili a tutti noi."

(Continua.....)

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⏰ Last updated: Jul 26, 2017 ⏰

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