Secondo episodio

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(Nella stanza di Ferri)
Rinaldi: (Porta un po' d'acqua al direttore) Come va?
Ferri: Adesso ci vuole spiegare com'è andata?
Direttore: Hanno preso mio figlio!
Ferri: Questo l'abbiamo capito, ma chi?
Direttore: Non lo so, non li ho mai visti. Un giorno andai a prendere Marco a scuola quando una macchina mi taglia la strada. Neanche il tempo di scendere dall'auto che due uomini incappucciati mi aggrediscono e prendono mio figlio.
Rinaldi: Perché non è venuto subito da noi?
Direttore: In macchina mi lasciarono un bigliettino di minacce.
Ferri: E poi? Cos'è successo?
Direttore: Dopo un paio d'ore mi hanno contattato dicendo che volevano i soldi per pagare i dipendenti e che se li sarebbero presi con una finta rapina, per non destare sospetti.
Ferri: In fondo a lei faceva comodo, tanto paga l'assicurazione.
Direttore: Mi dispiace commissario, non doveva andarci di mezzo un innocente!
Ferri: Purtroppo è successo.
Direttore: Mio figlio è ancora nelle loro mani. I soldi non gli bastano e io non so che fare. Vi prego aiutatemi!
Rinaldi: Da questo momento i suoi telefoni saranno messi sotto controllo e ci saranno due poliziotti fissi a casa sua in attesa di una chiamata.
(Martino bussa alla porta)
Martino: Dottore, mi scusi, hanno chiamato per un omicidio.
Rinaldi: Ci penso io, porto la Mariani.
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(Rinaldi e Mariani entrano nell'androne del palazzo dove è avvenuto l'omicidio)
Portiere: Siete della polizia?
Mariani: Si
Portiere: Secondo piano, la prima porta sulla destra.
Rinaldi: Grazie. Ha trovato lei il cadavere?
Portiere: Si, era un po' di tempo che non si faceva vedere e mi sono preoccupato, visto che di solito rompeva parecchio. Ho preso le chiavi di riserva e quando sono entrato l'ho trovato morto.
Rinaldi: Ok, grazie.
(Entrano nell' appartamento)
Rinaldi: Buongiorno dottoressa!
Dott.Riva: Salve Rinaldi.
Mariani: Io vado a fare qualche domanda ai vicini, ti lascio in buona compagnia.
Rinaldi: Allora cosa abbiamo?
Dott.Riva: Mario Granchi, 40 anni. Gli hanno spaccato la testa con oggetto pesante e rotondo, forse un vaso.
Rinaldi: Ora del decesso?
Dott.Riva: Ieri sera intorno alle 21, ma sarò più precisa dopo l'autopsia. Io ho finito, arrivederci.
Rinaldi: A presto!
(Intanto Mariani bussa ad un vicino)
Mariani: Salve signora, polizia! Non so se ha saputo, ma ieri sera è stato assassinato il suo vicino, il sig.Granchi.
Sig.Corte: Si, ho saputo, brutta storia.
Mariani: Eh già... Per caso ha sentito qualcosa, non so una lite, qualche urla?
Sig.Corte: Certemente, ma uno ad un certo punto ci fa l'abitudine.
Mariani: Succedeva spesso?
Sig.Corte: Tutti i giorni
Mariani: Ah e con chi?
Sig.Corte: Questo non lo so, di sicuro Granchi non era uno stinco di santo, ma sa, io mi faccio i fatti miei.
Mariani: Eh certo. Va bene è stata gentilissima. Arrivederci.
Rinaldi: Scoperto qualcosa?
Mariani: I vicini sentivano spesso dei litigi e ogni volta con gente diversa.
Rinaldi: Infatti ho trovato questo
Mariani: Cos'è?
Rinaldi: Un libro contabile. Granchi era uno strozzino.
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(A casa del direttore del supermercato ci sono De Angelis e Ferretti)
Direttore: Perché non chiamano?
Ferretti: Prima o poi lo faranno, è nel loro interesse.
De Angelis: Bisogna avere pazienza signor Camisa.
(Squilla il cellulare)
Ferretti: Risponda.
Direttore: Pronto! Ah, ciao mamma. Si tutto bene. No, non ho bisogno di nulla tranquilla. Ci sentiamo più tardi. Ciao. Scusatemi era mia madre!
De Angelis: Deve dirle di chiamare su un altro telefono, questo deve restare libero.
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(In commissariato entra una signora)
Martino: Prego.
Signora: Dovrei fare una denuncia
Martino: Prego, in quest'ufficio qui.
Signora: Salve, dovrei fare una denuncia.
Messina: Si, si accomodi dalla collega.
Basile: Ma... Venga si sieda. La vuoi finire di mangiare?
Messina: Lo sai che a quest'ora ho sempre un buco allo stomaco!
Basile: A quest'ora? Vabbè. Ci scusi signora, mi dica.
Signora: Sono stata aggredita e derubata.
Basile: Ah. Cosa le hanno preso?
Signora: Hanno preso la mia borsa, ma si sono tenuti solo i soldi, il resto l'ho trovato qualche metro più avanti.
Basile: Si ricorda qualcosa del suo aggressore?
Signora: Era incappucciato, però ho notato che aveva su un braccio un orologio color oro, mentre sull'altro un bracciale color argento.
Basile: Ha già qualche sospetto su chi l'ha aggredita?
Signora: Il mio ex marito, quel bastardo. È sempre in ritardo nel darmi gli alimenti e allora avrà voluto riprendersi i soldi che mi spettano.
Basile: Va bene, faremo il possibile per ritrovare quanto perduto. Arrivederci!
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(Nella stanza ispettori)
Rinaldi: Il portiere ci ha fatto un identikit dell'ultima persona che ha visto salire da Granchi.
Mariani: Io invece ho fatto un controllo e tutti i nomi della lista hanno un alibi, tranne questo Eugenio Manna, un calzolaio.
Rinaldi: Abbiamo una foto di questo Manna?
Mariani: È anche schedato. Fu denunciato per rissa. Eccolo qui. (Lo confrontano con l'identikit)
Rinaldi: Bingo! È lui.
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(In sala interrogatori)

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