Emozioni in frantumi

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Mi svegliai di colpo sudando freddo, avevo sognato di nuovo quel sogno...ogni anno è la solita storia e non riesco a sbarazzarmene, a volte vorrei non sognare per nulla...Guardai l'orario sulla sveglia, 3:55, cavolo sta volta mi sono svegliata molto presto in confronto alle altre volte nel quale lo ho avuto;mi alzai dal letto, mi cambiai i vestiti e mi sistemai quanto potevo ciò che rimaneva dei miei capelli, mi sentivo stranamente tranquilla, era come se non provassi nulla in quel momento, ne rabbia ne tristezza; andai in salotto, e a quanto pare, mia madre e mio padre sono andati già via, beh almeno così non avrò rotture di scatole nello spiegare cosa era successo o il perchè ero sveglia, presi una lattina di cocacola dal frigo e iniziai a berla seduta sul divanetto in salotto mentre guardavo nel sito della scuola sul mio computer, iniziai a scendere nella pagina fino a quando una notizia non mi interessò, 'Complotti tra studenti ed il consiglio studentesco?', aprii il sito della notizia ed iniziai a leggere:

'Complotti tra studenti ed il concilio studentesco?

In questo periodo girano varie voci su una possibile alleanza tra le due fazzioni assai in disputa e siamo qui a scrivere le ultime novità che sono venute alla luce con i vari testimoni di questi presunti ritrovi. Qui abbiamo una delle tante testimonianze a riguardo e le informazioni sono scioccanti!

"Si ho visto il presidente del consiglio studentesco parlare con il capitano della squadra di baschet della nostra scuola e dargli dei soldi; non ho capito molto il discorso perchè mi tenevo a debita distanza ma posso essere certo di aver sentito che parlavano di popolarità, bullismo e ragazze. Li ho ritrovati poi altre volte con lo stesso modo di fare, quasi come se andassero daccordo."

Ovviamente il nome del testimone rimarrà ignoto per ovvi motivi di privacy e preservazione della vita, come tutti sappiamo chi si impiccia dei fatti altrui può andare moooolto nei casini, comunque per ulteriori informazioni a riguardo messaggiatemi pure sul mio sito qui sotto, e se volete essere partecipi di alimentare questo blog con notizie piccanti fatelo pure aspetterò un vostro messaggio! Alla prossima!'

Qualcosa non quadra, non può essere vero, Alex non farebbe mai una cosa simile se non per un buon motivo no? Lui...lui non è quel genere di persona, non starebbe mai dalla parte di quel tizio... Mi alzai dal divano e presi la cartella ed uscii, era ancora buio pesto fuori ma non mi importava, volevo solo starmene fuori da ogni pensiero, tanto sarei arrivata a scuola forse anche un po presto così non avrei avuto il problema di vedere nessuno.

Durante la strada avevo la sensazione di essere osservata ma non lo facevo trasparire cosicchè in caso ci fosse stato qualcuno avrebbe pensato che non fossi una fifona facile da aggredire...no? Ovviamente starete dicendo, 'chi è l'idiota che esce alle quattro di mattina e va a scuola con ancora la piena oscurità attorno a se in mezzo ad una città dove potrebbe esserci chissà che persona in giro', beh io lo faccio e molto spesso quando mi capita di svegliarmi, preferisco girare fuori che in casa dove mi sale veramente l'angoscia. Ad un tratto vicino a me cadde un bidone della spazzatura, sicuramente per qualche cane o gatto randagio di città, e mi fece sobbalzare e, anche se sapevo che non poteva essere qualcosa di mortalmente pericoloso, iniziai ad impanicare leggermente e iniziai a camminare più veloce; dopo qualche minuto sentii un altro bidone cadere, ed un altro, ed un altro ancora; non è solo un animale randagio mi sa, qualsiasi cosa fosse mi stava seguendo. Iniziai a correre di colpo e sentii dietro di me il suono di bidoni rovesciati, di una corsa, di un ansimare molto pesante. Ero nel terrore più totale, al primo vicolo che vidi mi ci fiondai e sentii qualsiasi cosa mi fosse alle spalle passare oltre il vicolo, emisi un sospiro di sollievo ma subito dopo qualcosa mi mise una mano sulla bocca soffocando il mio urlo e sentii un sussurro all'orecchio "Stai tranquilla, ora io ti lascerò ma tu prometti che non scapperai o che urlerai chiaro? Fai un si con la testa se hai afferrato il concetto", io annuì e la mano mi mollò, mi girai e vidi con mia enorme sorpresa che era....Alex?! "Cosa ci fai tu qui?!" gli chiesi arrabbiatissima per lo spavento e ancora scossa per la fuga precedente, "Dovrei farti la stessa domanda" mi disse guardandomi con uno sguardo raggelante con quegli occhi verde smeraldo che già di per sè erano penetranti, "Sto andando a scuola tutto qui", "Non ti sembra un po' presto per andare a scuola? E poi non potevi aspettare l'autobus come tutti i giorni?", "Ma cosa sei mia madre?! Allora adesso TU mi dici che ci fai qui!" lui abbassò lo sguardo e sembrava fosse a disagio, "Non sono affari tuoi", "Allora non lo sono nemmeno i miei per te" presi la cartella da terra dopo averla fatta cadere quando mi afferrò  e mi incamminai fuori dal vicolo, sentii il polso essere afferrato da Alex con una mano "Ti riporto a casa" mi disse tirandomi per farmi muovere, tirai via di forza la mano " ASCOLTA BRUTTO STRONZO NON MI DICI COSA FARE CHIARO?! SOPRATUTTO DOPO CHE TI BECCO QUI DI NOTTE 'CASUALMENTE'!" lui mi guardò e vidi molta ira nei suoi occhi e la cosa mi fece venire un brivido sulla schiena, iniziò ad avvicinarsi molto rapidamente e non sembrava più come era quel ragazzo che ammiravo per la sua bontà ma mi sembrava come i tanti ragazzi che mi circondavano, mi prese il braccio e io iniziai a divincolarmi cercando di spingerlo via, ma più lo spingevo via più lui stringeva la presa; lottando contro di lui mi avvicinai sempre di più al muro, dal panico gli tirai una sberla, ma lui non la prese molto bene...mi prese la testa e me la schiantò al muro facendomi cadere a terra con la testa sanguinante, prima di perdere conoscenza lo vidi accovacciarsi a terra e prendermi tra le sue braccia super preoccupato e diceva qualcosa ma io non lo sentivo, dopo pochi secondi tutto divenne nero.

Mi risvegliai dopo un po' in un letto di una camera nel caos più totale con vari vestiti lasciati in giro e accanto a me, con la testa appoggiata sul materasso tra le braccia, Alex; avevo un'emicrania micidiale che mi stava facendo impazzire e mi presi con la mano la testa, sentii delle bende attorno ad essa e subito ricordai cosa successe poco prima, guardai di scatto Alex colta dal panico e facendo più piano che potei sgusciai via dal letto e poco prima di uscire dalla camera sentii Alex ancora assonnato "Dove...dove vai?", mi pietrificai per un istante e mi girai per guardarlo, non emisi un suono ed iniziai a correre poco dopo sfrecciando giù per le scale seguita da Alex che mi chiamava ma non capivo cosa stesse dicendo, la mia visione iniziò nuovamente a sfocarsi facendomi cadere a terra coscente ma con la testa che sembrava mi stesse esplodendo dal dolore, la presi con le mani e mi rannicchiai al muro più vicino della casa in lacrime, cosa stava succedendo, perchè ero li, cosa vuole da me, volevo solo scomparire in quel momento. "Sky calmati non ti farò nulla, se non ti calmi la tua salute peggiorerà..." Alex cercò di avvicinarsi a me ma io iniziai a urlare dal terrore e dal male alla testa con le lacrime che scendevano a dirotto sul mio viso, lui si allontano di poco e si sedette a terra con le gambe incrociate; rimasimo in quella maniera per almeno mezz'ora nella quale lui cercò di consolarmi e tranquillizzarmi parlandomi dolcemente. "Perchè..." dissi con un filo di voce, lui alzò lo sguardo, "Perchè mi hai portato qui...perchè mi hai trattata in quella maniera...perchè eri li...", "Ti ho portato qui perchè ti ho fatto del male, e non volevo fartene ma ho perso il controllo di me stesso e..." abbassò nuovamente lo sguardo, "Ascoltami Sky...io non avevo nessuna intenzione di farti del male, anzi ti volevo proteggere quindi capi-", "Proteggere....PROTEGGERE?!" lo interruppi violentemente, "IO NON HO CHIESTO UN BEL NULLA CHIARO?! PERCHE' TUTTI CE L'AVETE CON ME UH?! COSA VI HO FATTO?! GIA' LA MIA VITA E' DIFFICILE E VOI DOVETE RENDERLA UN INFERNO?!" mi alzai anche se iniziò a girarmi nuovamente molto la testa, "IO NON HO CHIESTO NE DI ESSERE TUA AMICA O DI ESSERE TRATTATA COME UNA BAMBOLA PER SFOGARSI! VOGLIO SOLAMENTE STARE DA SOLA E VIVERE LA MIA FOTTUTA VITA DI MERDA OK?!"lacrime correvano sul mio volto mentre urlavo quelle parole che trasportavano tutta la rabbia e il dolore che provai fino ad allora, vidi il mio zaino vicino ad un divano e lo raccolsi a fatica e mi avviai all'uscita della casa di Alex, ma prima di uscire mi fermai e dissi in modo freddo e pieno di rabbia "Non provare più ad avvicinarti a me", uscii sbattendo la porta di violenza lasciando Alex seduto a terra.


Cuore di stelleWhere stories live. Discover now