Capitolo 12

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Roselyn's POV

Dopo uno spuntino più che appagante di ben tre corpi umani dissanguati alla perfezione, decido di prendermi una pausa e studiare un po'.

Non che io sappia a pieno il motivo per cui abbia deciso di frequentare l'università, ma forse perché in questo modo mi sarei sentita al passo con i tempi. E poi se fossimo ancora nel 1868 mio padre non mi avrebbe mai permesso degli studi così intensi a causa della nostra povertà.

Mica siamo tutti come il signor Harry sono il principe di stocazzo Styles.

Odio il fatto che lui mi trova ovunque io vada, è come se mi conoscesse abbastanza bene da sapere ogni mia mossa, ma in realtà non mi conosce affatto.

Non ha neanche presente l'idea di quello che io sono in grado di fare se lui insiste ancora nello starmi in mezzo ai coglioni.

Fin ora sono stata troppo gentile nelle mie azioni vendicative verso di lui. Crede che io sia innamorata di lui e che non mi spingo oltre un certo limite. Povero illuso.

Arrivo nella mia stanza del residence universitario, che divido con una ragazzina stupida e immatura, tolgo le scarpe e mi stendo sul letto. Prendo il libro sul comodino affianco e inizio a leggere tranquillamente fin quando non vengo bruscamente interrotta.

"E' stata la festa più strana a cui io abbia mai partecipato" farfuglia la mia compagna di stanza entrando sbattendo la porta e appoggiandosi allo stipite con fare goffo. La odio, ma è davvero strano vederla ubriaca alle nove del mattino. Di solito si comporta da suora.

"Le secchione come te non sono fatte per le feste" replico senza distogliere lo sguardo dal libro.

"Sempre la solita acida" commenta per poi lasciarsi cadere sul pavimento.

Se pensa che io mi alzi per aiutarla si sbaglia di grosso, può stare lì a giacere in mezzo al suo schifoso vomito quanto le pare.

"Ho conosciuto un ragazzo...era così bello, ma forse l'ho sognato" bofonchia e dalla voce si evince che la sua guancia sia schiacciata.

"Davvero molto interessante" affermo sarcasticamente per poi scuotere la testa.

Umani...

"Ha detto di chiamarsi Louis ma non ricordo di cosa stavamo parlando perché poi fummo interrotti da un altro tizio moro e incredibilmente alto..."

Distolgo immediatamente lo sguardo dal libro, strizzo gli occhi e mi travolge un'ondata di panico.

Stava parlando di Louis? Lo sfigato? Il migliore amico di Harry? Dai calma Rose, potrebbe solamente essere un'enorme coincidenza.

"Ricordi il nome dell'altro tizio?" chiedo sporgendomi dal letto in modo da riuscire a guardarla.

"Non ne sono sicura, non sono sicura di niente. Sembra tutto un sogno..." blatera per poi mettersi supina a guardare il soffitto.

Le sembra un sogno perché è ubriaca o perché quei due l'hanno soggiogata?

Come fanno ad averla soggiogata se non si tratta di coloro che pensi tu?

"Prova a ricordarti il nome, inutile umana" la minaccio aggrottando le sopracciglia.

I suoi occhi scrutano i miei con una smorfia di disgusto.

"Mi chiamo Nina, dovresti saperlo ormai" dice per poi alzare gli occhi al cielo.

Se non si sbriga giuro che la ammazzo.

"In realtà è come se fossi bloccata dal dire il suo nume, non riesco proprio" dice in preda all'ansia.

Quel bastardo di Harry mi ha trovata e ha soggiogato Nina per farsi dire dove trovarmi. 

Cherry Lips  [Harry Styles]Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα