La Push

1.5K 66 5
                                    

Con le carezze della mamma mi riaddormento sognando della mia nuova vita

I giorni passano velocemente e ormai abbiamo pianificato tutto per la mia partenza. Zio Billy è più che felice di ospitarmi a casa sua e si sta preparando per il mio arrivo.

Sto guarendo velocemente e i medici mi hanno riferito che entro questa settimana sarò libera di andare.

Non mi sembra ancora vero che mi trasferirò di nuovo. Credevo che il trasferimento a Los Angeles fosse l'ultimo della mia vita e invece eccomi qui pronta a trasferirmi nel piccolo villaggio di La Push appena uscita dall'ospedale.

I giorni passano velocemente e il giorno della partenza è arrivato. Sono divisa in due: una parte di me è entusiasta di rivedere mio zio e i miei cugini che non vedo da più di dieci anni, mentre l'altra  non vuole separarsi dalla famiglia.

Adesso mi sto vestendo, sbarazzandomi di quel dannatissimo camice.

"Kay sbrigati che se no faremo notte!"esclama Soph entusiasta.

"Arrivo! Arrivo!"esclamo io uscendo dal bagno.

Prendo la borsa e trascino mia sorella fuori da questa struttura che sto incominciando ad odiare. Davanti all'ospedale mi aspettano i miei genitori sorridenti.

"State attente ragazze"ci dice subito Liam stritolandoci in un abbraccio.

Mia madre invece mi tira da una parte e mi dice "Qualunque cosa chiamami ok? Soprattutto se ci sono problemi simili a quello appena accaduto. Non fare arrabbiare lo zio Billy e non fare troppe cavolate con Jacob"

"Mamma io non faccio mai cavolate"dico io trattenendo a stento una risata.

"Ah no?"mi domanda lei con sguardo scettico. Poi cambiando discorso dice "Tempo di partorire e cercheremo di trasferirci anche noi laggiù. Non voglio che la famiglia stia separata per tanto tempo"

Io annuisco e mi stringo nel suo abbraccio materno. "Ti voglio bene. Vorrei esserci anche io quando partorirai"gli sussurro all'orecchio.

"Anche io tesoro, ma preferisco saperti al sicuro"ricambia lei accompagnandomi alla macchina dove Sophia mi sta aspettando.

"Mi raccomando state attente e chiamate quando arrivate dallo zio"si raccomanda la mamma angosciata.

"Tranquilla mamy. Kay è in buone mani"la tranquilizza mia sorella.

Sorridendole dolcemente mamma controbatte "Lo so"

"Super Kay fai la brava laggiù"mi saluta Liam.

"E tu trattami bene la mamma" mi raccomando io.

Lui fa un saluto militare e poi scuote la mano in segno di saluto.

La macchina parte e, mentre si allontana, urlo ai miei genitori "Vi voglio bene!"

"Anche noi!"urlano in coro loro prima di sparire dietro una curva.

Mi chiudo in me stessa per metà del viaggio. Ripenso ai momenti passati in famiglia sia prima che dopo la morte di mio padre. I giochi che facevo con il mio papà, l'arrivo a Los Angeles, il primo incontro con Liam, il matrimonio, la notizia dell'arrivo di un nuovo fratellino. Mi mancherà ogni cosa di questa famiglia di cui mi sto separando temporaneamente, ma sono anche consapevole che la famiglia che mi sta accogliendo in casa sua è custode di altri miei ricordi felici. Le estati passate a giocare con Jake e i suoi amici, i castelli di sabbia che facevo con Seth (bimbo della mia stessa età, figlio della migliore amica di mia madre), le finte sfilate di moda con le mie cugine Rachel e Rebecca.

Mentre diversi paesaggi mi passano davanti agli occhi ripenso alle parole di mia madre di qualche sera fa, in cui mi assicurava che questo sarebbe stato l'inizio di una nuova vita per me. Niente più aggressioni, niente più ricoveri, niente di tutto quello che era successo a Los Angeles sarebbe più accaduto. Potrò vivere una vita da normale sedicenne quale sono e pensare al futuro.

DestinyOnde histórias criam vida. Descubra agora