Øynene ulvens - Gli occhi del lupo (Giugno 2017)

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Genere: Noir / mistero / dark

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Genere: Noir / mistero / dark

Titolo: Øynene ulvens – Gli occhi del lupo

Angolo Autrice: Okay, salve. Sono Cata e non so esattamente cosa e come si deve scrivere un angolo autore. Il che è piuttosto palese soprattutto nei miei continui cambi di bio. Non voglio farvi perdere ore – perché sì, ne sarei capace – con le mie inutili chiacchiere, ma so che ci sono un po' di cose che devo dire quindi meglio andare con ordine. Questo è il mio primo tentativo di scrittura noir, mistero, dark; il mio intento era addirittura quello che la mia oneshot avesse tratti horror, ma non credo di esserci riuscita: mi sono tenuta più soft. Per cui, nonostante l'abbia fatta leggere a metà delle persone con cui ho scambiato almeno due parole nella mia vita (hahahah, okay), non sono soddisfatta appieno del risultato: l'avrò riscritta almeno tre volte, ma ogni volta era sempre peggio e i dialoghi più costruiti e poco naturali, quindi ho riesumato la primissima versione ed eccola qui. Una peculiarità della mia scrittura è l'inserimento di alcuni termini nella lingua natale del paese in cui il racconto si svolge, quindi alcune parole in corsivo sono norvegesi. Spero che dal testo si riesca comunque a capire il significato, ma non temete: in fondo ho inserito le parole con la traduzione, ma un mio personale consiglio è di leggere la traduzione solo alla fine, onde evitare spoiler. Vi ho tenuti anche abbastanza, quindi un bacione stellare (?), buona lettura, Cata!






Øynene ulvens – Gli occhi del lupo

Lunette strinse i lacci ghiacciati degli scarponi; poi allungò le dita verso il pavimento di legno scheggiato, prese da terra la tracolla verde felce e se l'appuntò sopra il giaccone pesante.

Si guardò un'ultima volta indietro: l'interno della casa era angusto e stretto, il tetto spiovente opprimeva il luogo e il fuoco, ormai divenuto solo un ammasso di braci ardenti, non bastava nemmeno a scaldare la sala comune dove i bambini la sera si ammassavano l'uno sull'altro alla disperata ricerca di calore.

Vedeva i piedini neri e scalzi di Einar spuntare da sotto la spessa coperta di lana. Era diventato troppo alto per quella pezza mangiucchiata dalle tarme, ma nessuno aveva ancora avuto il coraggio di mandarlo via.

Lunette afferrò la maniglia e la porta di casa sbatacchiò alle sue spalle mentre procedeva muta tra le vie di Røros, un minuscolo paesino norvegese rannicchiato in una valle ondulata e ricoperta di rigogliose foreste sempreverdi.

La neve scricchiolava sotto le suole e il sole faceva timidamente capolino da dietro i bassi cumulonembi dell'alba. Lunette sospirò; l'aria gelata le inondò i polmoni, grattandole voracemente la gola e la ragazza si strinse addosso il pesante giaccone rosso scarlatto.

Lunette, in verità, odiava Røros. Era un paese marcio. Un borgo ingordo di anime avvilite; tagliagole e bracconieri infestavano i boschi e meretrici, sbattute in ogni putrido angolo della cittadina, animavano le serate degli uomini più vili.

Canti Notturni.Where stories live. Discover now