Capitolo 31

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ROBIN

"Comunicatori accesi ed occhi bene aperti. Questo è il piano più rischioso di sempre." dissi.

"Fantastico Robin, è rassicurante sentirtelo dire dato che l'hai ideato tu." replicò Rose, aggrottando le sopracciglia.

Ma perché aggrottava sempre le sopracciglia?
Eravamo tutti attorno al tavolo dello studio di Amalia, fatta eccezione per Cyborg, Soraya e BB.
Terra giocherellava con una ciocca di capelli e mi guardava come se aspettasse solo che rispondessi a Rose.

"Il tuo era decisamente peggio." le feci notare, senza perdere d'occhio la bionda.

"Perché il mio non comprendeva una disperata riconciliazione di coppia." sbuffò, seccata.

E perché doveva essere sempre seccata?
Iella ed Amalia ci guardavano come se fossero abituate a questo genere di battibecchi.
Terra invece continuava a tenere i suoi occhi azzurro cielo incollati su di me, come se si aspettasse che facessi qualcosa di significativo.
Ma che diavolo dovevo fare?

"Raven ha bisogno di essere a posto con chi le sta più a cuore, Rose, perché adesso ha di nuovo le sue emozioni che potrebbero dare dei problemi e se si sente sola o spaventata il piano potrebbe andare a monte." le spiegai, per la quinta volta nel giro di mezz'ora. "Beastboy è il suo punto di riferimento dal punto di vista emotivo. Durante il ricevimento, mentre Stella ed Amalia distrarranno Niall e noi altri ci occuperemo delle guardie e Bruce, lui dovrà darle coraggio. Raven è forte più di chiunque altro, ma anche lei è umana, nonostante spesso se lo dimentichi, ed ha bisogno di sentire un'idiozia carina ogni tanto. Tipo BB che le dica 'Andrà tutto bene'."

"Come può fidarsi di sé stessa se deve sempre contare su di lui? Se è questo l'effetto che fa innamorarsi è uno stupido spreco di tempo ed energie." commentò, acida.

E perché doveva essere sempre acida?
Non ne potevo più del suo cinismo e della sua negatività, mi faceva credere che fosse... Colpa mia. Sentirla parlare così mi faceva pensare che fosse solo colpa mia se era convinta che l'amore fosse questo, colpa mia che l'avevo tradita.
No, non l'avevo tradita, era lei che attraverso il disprezzo che riservava al cosmo me lo faceva pensare.
Dovevo ricordarmelo.

"Innamorarsi non vuol dire dipendere da una persona!" esclamai, esasperato. "Significa avere qualcosa per cui lottare, per cui vivere, una fonte di forza in più alla quale attingere ogni quanto ci serve aiuto. Significa avere qualcuno che può manipolarci, ma può anche spingerci a dare il meglio di noi stessi. Infine, spesso significa anche desiderare di cambiare in meglio per essere all'altezza di qualcuno, diventando piano piano la persona che eravamo destinati a essere, una persona migliore e speciale. Non sottovalutare gli innamorati, non farlo mai."

Rose ammutolì, arrossendo visibilmente.
Stella, che svolazzava a qualche centimetro da terra accanto a me, mi strinse la mano, senza guardarmi.
E Terra, che mi aveva messo una certa inquietudine, fece un largo sorriso soddisfatto e compiaciuto.
Non solo era contenta che avessi fatto abbassare la cresta alla ragazza lupo che le stava tanto antipatica, ma sogghignava al fatto che avessi provato a farle capire una cosa che non sapeva. E se Rose odiava una cosa, era non sapere.

"In ogni caso," intervenne Amalia schiarendosi la voce. "la sorveglianza fuori e dentro al castello sarà strettissima, a causa di tutti gli ambasciatori ed esponenti importanti delle varie popolazioni soggette al suo dominio o alle sue alleanze. Io e Stella giocheremo sul fatto che siamo nella dimensione più vicina e quindi la prima che potrebbe conquistare per 'intrattenerlo' con proposte di tregua. Mentre Beastboy si confonderà con gli invitati perfettamente travestito, voi vi occuperete del perfetto posizionamento dell'arma segreta nella sala del trono: Soraya. Dovrete attendere il momento perfetto nel quale Niall sarà nel pieno assorbimento dei poteri per lasciarla agire. Lei sa cosa fare."

Dimmi perché non dovrei [concluso]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora