Capitolo I

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- Cosa dici? Piacerà ad Orochi? - mostro ad Hiro il mio nuovo acquisto.

Il mio miglior amico, e vicino di casa, mi sorride - Come fai a non piacergli? Sei bellissima. Vedrai che il vostro appuntamento andrà magnificamente. -

Piroettando mi osservo ancora allo specchio - Grazie mille. Lo spero proprio, oggi è un mese che stiamo insieme. Non vedo l'ora di uscire. -

- Ho capito, ma ora calmati Shiori. Stai tremando come una foglia. - mi porge la mia borsetta.

- E se mi fossi dimenticata qualcosa? Cellulare c'è... portafoglio pure. Regalo anche... trucchi in caso di casini vari. Uhm... - mi agito armeggiando nella borsa.

Il biondo davanti a me afferra le mie spalle costringendomi a guardarlo negli occhi.

- Tranquilla. Hai tutto. Hai già controllato cinque volte, non manca niente. -

Annuendo metto la borsa sulla spalla - Ok, mi sono calmata. - faccio un profondo respiro.

- Brava. - mi picchietta leggermente una mano sulla testa.

Levando la sua mano - Nooo!! Mi spettini. - torno allo specchio in panico.

- Esagerata, poi anche solo uscendo al vento ti spettinerai un poco. E se Orochi si lamenta per un ciuffo ribelle ha seri problemi. - sbuffa il mio amico d'infanzia.

Voltandomi - Ma voglio essere al meglio. -

- Tu sei il meglio. Vai tranquilla. - si avvicina accarezzandomi una guancia.

Sorridendo intenerita - Sei un tesoro. Cosa farei se non avessi te? -

- Probabilmente saresti crollata anni fa e ora non saresti qui a vivere sola come studentessa universitaria. - si volta per prendere il suo libro di giurisprudenza.

Sto per ribattere indispettita, ma sospirando - Hai ragione... -

Quanto è vero.

Senza di lui non sarei mai arrivata dove sono.

Io ed Hiro ci conosciamo dell'asilo.

Essendo nati in un paesino sperduto del nord era difficile non finire per conoscersi, ma tra tutti i bimbi, noi due, fummo quelli che più legarono.

Col tempo l'amicizia finì solo per solidificarsi di più.

Hiro è stato la mia roccia un sacco di volte, col mio carattere insicuro avevo paura di tutto. Fu lui ad aiutarmi a socializzare.

Mi sostenne sempre e lo fa tutt'ora.

Fin da piccola il mio sogno era quello di aprire un negozio di fiori, ma diventando grande ho realizzato che non mi bastava un piccolo negozietto nel mio paese natale.

Io voglio vendere fiori, ma anche curarli e sapere ogni cosa di loro.

Per farlo però dovevo scegliere un'università di botanica e, l'unica decente, era nella capitale.

L'idea di trasferirmi mi terrorizzava, ma anche quella volta venni aiutata da Hiro.

Per mia fortuna la mia università e quella scelta da lui erano vicine e per darmi una mano decise di trovare un appartamento affianco al mio.

In realtà non so perché, quella volta, non scegliemmo di convivere.

In fondo le spese di affitto si sarebbero dimezzate. Credo anche di avergli chiesto il motivo una volta.

Uhm... non ricordo quale fu la sua risposta.

- Shiori? Ti sei incantata? - mi pizzica il naso facendomi tornare a lui.

L'Amore Vicino A MeWhere stories live. Discover now