Make it worth it (DISPONIBILE IN LIBRERIA)

Capitolo 12

Mi guardo intorno con una maglietta sua in mano.

Esco dalla sua stanza e in punta di piedi mi avvicino verso le scale per ascoltare bene.

"Io ancora non capisco perché ci stai insieme..." Ascolto il commento di Denise.

Faccio una smorfia inorridita, ma chi si crede di essere?

"Firma i fogli e vattene Denise."

"Perché scusa? Era una domanda semplice. Per quello che mi ha raccontato Jessica, non capisco veramente come fai."

Quanto vorrei scendere a sbatterle la testa contro il muro.

"Perché la amo, Denise. Evidentemente tu non sai di cosa sto parlando perché ami solo te stessa. Ora l'unica cosa che mi interessa è che mi firmi i fogli."

Uno stupido ma genuino sorriso si fa spazio sul mio viso. E' sempre fantastico quando dice che mi ama, come se fosse ancora tutto per la prima volta, nelle prime uscite.

Ti amo, in effetti, è l’unica parola che Dylan può pronunciarmi addosso urlando senza che io mi arrabbi.

Torno in camera di Dylan con l'umore già migliorato e finisco di ordinare il casino che ha fatto.

La cosa che mi infastidisce di più è quando mischia i vestiti sporchi con quelli puliti e allora deve mettere tutto a lavare.

Sento la porta chiudersi. Prendo tutti i vestiti per terra, li infilo nel cestino e scendo al piano di sotto.

Dylan vicino alla porta, si gira e mi guarda un po' nervoso.

"La tua stanza è qualcosa di indescrivibile. Mi spieghi come fai a dormirci?" Domando, superandolo per appoggiare i vestiti accanto alla lavatrice.

"Sì, non la ordino da un po'." Dice, guardandomi attentamente.

"C'è qualcosa che non va?" Chiedo, notando il suo palpabile nervosismo.

"Non sei incazzata?"

Già, mi stupisco anch'io della mia stabilità mentale. Quella ragazza non la potevo e non la posso ancora guardare in faccia senza avere la naturale necessità di volerle strappare i suoi capelli. Ma sono stata abbastanza calma; non dovrei preoccuparmi di niente perché conosco Dylan e il fatto che lei stia per andarsene non fa altro che illuminarmi d'immenso.

"Non sono contenta della sua visita, ma no, non sono arrabbiata." Incrocio le braccia accennando un sorriso.

"Beh, devo dirti comunque qualcosa." Mi avvisa.

"Vieni." Mi prende la mano, accompagnandomi verso il divano. Mi siedo accanto a lui un po' ansiosa per quello che ha da dirmi.

"Prima che tu arrivassi ha cercato di baciarmi." Mi informa.

Lo guardo alzando le sopracciglia con il sangue congelato per due secondi.

"Non è successo, ovviamente, ma volevo comunque dirtelo per non creare fraintendimenti."

Per questo era leggermente nervoso quando mi ha vista. Solitamente quando sa che non sta facendo niente di male è piuttosto tranquillo e a suo agio.

Non mentivo quando dicevo che quella ragazza faceva d tutto per mettersi sempre nel mezzo.

Sospiro, appoggiando la testa sul divano. Non sono arrabbiata ma infastidita sì, tanto.

"E' venuta all'improvviso a casa, non la stavo aspettando." Continua a giustificarsi.

"Sì, va bene, ti credo." Gli dico sospirando.

"Dal tuo tono non sembra." Mi fa notare.

Lo guardo un po' titubante. "No, infatti la voglio ammazzare se proprio devo essere sincera."  

Non dice niente anche perché c'è poco da commentare. L'unica cosa è che mi sembra un po' turbato dalla faccenda e lo posso capire dato che oso sempre dare di matto anche solo se vedo rivolgerle la parola.

Mi avvicino lentamente a lui e lo abbraccio cogliendolo un po' di sorpresa. Mi stringe a sé e mi colgo ogni singolo istante di ciò che i nostri corpi riescono a trasmettere l'uno con l'altro. Ho una personalità bruttissima, l'ho sempre riconosciuto, ma essere con lui mi aiuta ad essere migliore, ad accettarmi, ad avere controllo delle mie azioni e ad amarmi.

Non mi sono mai amata tanto quanto oggi. Ogni giorno il sentimento cresce sempre di più ed è per questo, forse, che in questo momento Dylan riesco ad amarlo davvero, di più e senza pensare alla negatività.

Fa parte della mia vita crescere e guardarlo con occhi più maturi e io in generale ho assunto questa nuova visione. Non sono forte, forse per certi aspetti riesco bene a dissimulare certe cose, ma non sono una persona emotivamente stabile soprattutto per quanto riguarda i sentimenti che rivolgo a qualcuno.

E’ strano pensare che una persona a me sconosciuta, come lo era Dylan, adesso, con un solo gesto mi faccia stare in ansia tanto da perdere il sennò. Siamo davvero strani noi essere umani.

"Con te è molto più facile essere me stessa." Sussurro con il cuore a battermi forte.

Le sue braccia mi stringono di più e il suo viso indaga nell'incavo del mio collo facendo dei piccoli respiri.

"Anche per me." Ammette.

Mi sciolgo dall'abbraccio ma solo per poi prendere il suo viso e connettere insieme le nostre labbra in un bacio.

"Resta." Mi prega tra un bacio e l'altro.

Vorrei e anche per sempre, ma l'ostacolo di orari della comunità sta diventando un grande problema. Ancora poco e posso essere libera, finalmente.

Mi stacco dal bacio guardandolo negli occhi. "Lo sai che non posso."

I suoi lineamenti si piegano quasi in un broncio ed entrambi sappiamo che io non riesco resistere a quell'espressione. Quando vede la mia faccia un po' indecisa sul da farsi, inizia a sorridere e io non ce la faccio proprio a negare. Anche perché io più di lui lo vorrei tanto, ma so le conseguenze che potrebbe comportare una tale decisione se mai mi dovessero scoprire fuori dagli orari concessi.

"Va ben-" Vengo interrotta dalle sue labbra che si attaccano alle mie in modo deciso facendomi sorridere come una stupida.

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Hola cari! Ve l'aspettavate una reazione così traquilla da parte di Ally? Lol

Comunque, ho deciso recentemente di fare un video con le vostre domande (se ne avete) e postarlo su youtube. Potete fare le domande che volete, sia riguardanti al libro che personali! Scrivetele nei commenti o in privato, come preferite!

Un'altra cosa! I wattys2017 si stanno avvicinando. Secondo voi dovrei candidare la storia?

Fatemi sapere.
❤
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