Strani Avvenimenti

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Mi svegliai nel pieno della notte grondando sudore, un incubo mi aveva fatto svegliare di soprassalto.
Erano solo le quattro del mattino ma avevo già perso la voglia di dormire, decisi di approfittarne per farmi una bella doccia così che il mattino dopo non dovessi di nuovo scapicollarmi per non far tardi a scuola. Passai silenziosamente davanti alla camera dei miei fratelli per non svegliarli quando qualcosa mi saltò all' occhio. Dalla porta accostata avevo notato la finestra completamente aperta, nulla di così strano se non fosse che era pieno autunno e se non fosse che la nuova casa era sempre gelida pure ad agosto.
-《Che strano...》Sussurrai.
Decisi di entrare nella stanza con passo felpato per chiudere la finestra cercando di non svegliare Dylan che dormiva beatamente raggomitolato tra le coperte, mi voltai per constatare che anche Demon dormisse, l'ultima volta mi aveva fatta letteralmente saltare per la paura con uno dei suoi stupidi scherzi.
《A quanto pare adori davvero tanto farmi spaventare, vero Demon?》 Bisbigliai osservando il suo letto vuoto.
Non diedi troppo peso alla cosa, ero abituata a questo genere di cose, lui che sparisce nel cuore della notte per farsi trovare dentro il mio armadio per farmi sobbalzare o ritrovarmelo in bagno quando meno me lo aspettavo. Tipico di lui, con tutto che essendo il fratello più grande dovrebbe avere un minimo di maturità in più.
Chiusi silenziosamente la finestra, ma qualcosa attirò la mia attenzione, nel buio vidi una sagoma animalesca che si muoveva avanti e indietro davanti casa mia. Scesi frettolosamente le scale che separavano il secondo piano dal primo e mi posizionai davanti la porta di casa con la maniglia stretta tra le mani. Dalla finestra affianco la porta vedevo ancora quella sagoma muoversi, ma stavolta notai qualcosa che prima mi era sfuggito, aveva gli occhi di un blu acceso, quasi fluorescente.
Girai lentamente la maniglia della porta, il cuore mi batteva a mille, ero spaventata ma volevo capire perché quello strano animale fosse lì a fare avanti e indietro proprio davanti casa mia.
-《Non aprire.》 Sobbalzai al suono della sua voce, il tono era serio e perentorio.
-《 Demon, cosa ci fai qui?》Mi voltai tirando un sospiro di sollievo.
-《Quasi la stessa cosa che ci fai tu, non riuscivo a dormire. Solo che io non divento sonnambulo.》
Lo guardai rimanendo in silenzio per qualche istante.
-《Non sono certo sonnambula, lo sai bene. Mi sembrava di aver visto qualcosa lì nel buio...》
Guardai nuovamente fuori dalla finestra ma stavolta non vidi nulla.
-《Ah si? Tipo gli alberi davanti casa oppure parli di quella cosa così insolita davanti il nostro cancelletto?》
Mi girai di scatto per guardare, allora non ero l'unica ad averlo visto! Socchiusi gli occhi per mettere a fuoco.
Mi voltai con aria scocciata vero di lui incrociando le mani sul petto.
-《No, non parlavo della nostra auto.》 Sbuffai.
《Ho capito, torno a dormire che é meglio.》
-《 Notte!》disse lui ridacchiando mentre sorseggiava un bicchiere di latte.
Tornai nel mio letto e nel giro di pochi secondi presi sonno e crollai tra il dolce conforto del morbido cuscino.

Sai che sono reale non è vero? Sai quello che hai visto nel buio, non fingere di non sapere.
Devi solo fare un piccolo sforzo per ricordare...cosa successe quella notte mentre tornavate a casa, non lo ricordi?
Il tuo papino ti ha mentito tutto questo tempo?
Forza Violet. Svegliati. Sai cosa sono e sai perché sono qui. Manca poco al plenilunio, vieni con me.

La sveglia suonò e mi svegliai di soprassalto.
Le sette.
A quanto pare questa notte non è  stata tra le migliori, due incubi nel giro di poche ore era uno dei miei record personali, senza considerare che uno in particolare si ripeteva spesso. Una persona nel buio che mi parlava, e la luna, grande e tonda come un pallone da basket.
-《 Violet muoviti che è pronto!》
Mio padre mi stava gridando dal piano di sotto per la colazione.
-《Menomale che ieri ho fatto la do... Cavolo!》
Zompai dal letto e corsi in bagno.
《 Scendo tra pochissimo pà!!》
Mi infilai subito sotto la doccia e feci il possibile per insaponare rapidamente i miei lunghi capelli rossi. Una volta uscita dalla doccia scesi correndo le scale con lo spazzolino in mano, fortunatamente avevamo un altro bagno al piano di sotto.
Misi una fetta di pane in bocca e con l'altra mano presi un grappolo d'uva mentre mi dirigevo verso il bagno gocciolando acqua ad ogni passo.
-《Mangi solo quello?》 disse mia madre osservandomi dal tavolo della cucina.
_《Non ho tempo!》Risposi bofonchiando con la bocca piena.
-《 Non hai mai tempo per nulla. 》 aggiunse mio padre facendo spallucce mentre preparava uova e bacon per i miei fratelli.
Non so come ma alle otto e dieci ero già arrivata a scuola, per tutto il tragitto non ero riuscita a sentirmi mai davvero rilassata, era come se fossi costantemente osservata se pur sapessi che oltre a quelle due pesti sedute vicino a me non ci fosse nessuno.
-《 Grazie papà!》 Dissi mentre scendevo dall'auto.
-《 Ah! Tesoro...》 Mi richiamò una volta scesa dall' auto.
《 Fai attenzione oggi...》 Lo sguardo era quasi rassegnato, quei suoi due occhi neri mi stavano comunicando uno strano senso di preoccupazione.
Gli sorrisi e mi voltai sistemandomi la cinghia della borsa sulla spalla.
C'è il plenilunio》
Mi voltai di scatto ma era già ripartito. Cosa me ne frega del plenilunio? Perché mai dovrei farci attenzione, mica è la prima volta.
-《 Dylan...》
-《 Sì? 》Mi guardò con quel suo sorrisetto da strafottente mentre aveva già la bocca occupata da altro cibo. 
-《Per caso sai qualcosa che io non so?》
Sgranò leggermente gli occhi, quei due fari verdi sembrarono ancora più grandi del solito. Qualcosa nel suo atteggiamento mi sembrava improvvisamente strano, le mani in tasca chiuse a pugno, il suo divagare con lo sguardo...probabilmente mi stava tenendo nascosto qualcosa.
-《 Dylan avanti, dimmi cos-》
-《Violet!》
Mi voltai per capire chi mi stesse chiamando.
《Ciao!》 Esclamò sorridendo Scott.
Sarei dovuta essere felice di vederlo, ma oggi non era così, qualcosa in lui aveva scatenato un forte brivido all'interno delle mie viscere.
Qualcosa in lui stamattina era diverso. I suoi occhi erano rossi.

Always Enemies Where stories live. Discover now