Ritorno a casa

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Ff:

Tornai a casa verso le 5:30 del mattino, ero stata ad un party favoloso, ed ero anche abbasanza brilla. Aprii la porta girando la chiave più piano che mai, ed entrai cercando di fare meno rumore possibile, camminando in punta di piedi sul parquet. Pur temendo di svegliare i miei che erano già a letto, strisciai comunque in cucina a vedere se c'era qualcosa da mangiare, trovai una fetta di pizza, ma ero abbastanza ubriaca che appena la vidi vomitai anche l'anima.
-'Geppetta, sei tu?'
Disse la voce di mia madre dal salotto, assonnata. Probabilmente mi aveva sentita vomitare.
-'Si mamma, sono io, avevo fame, torna a dormire'
Venne in cucina, e rabbrividì allo scempio che si trovò davanti agli occhi.
-' Oh Sacro Cuore di Gesù!'
Esclamò

-'Mamma tranquilla, ora pulisco' dissi cercando di calmarla

-' Oh no tesorino mio, stai bene? Va pure a dormire, ci penserà la cameriera fra un paio d'ore'

Quindi mi aiutò a salire le scale fino in camera mia e mi mise a dormire.

Realtà:

Tornai a casa verso le 5:30 del mattino, ero stata al bar con nonna Gertrude a giocare a carte. Cercai le chiavi del portone nella borsa ma... MANNAGGIA SANTA AGRIPPINA, AVEVO SCORDATO LE CHIAVI!
Avevo tre possibilità, dormire fuori, chiamare un'amica, o suonare al campanello e prendermi gli insulti di mia madre.
Optai per la seconda opzione.
Il telefono squillava, ma quella scrofa di Ernesta non mi considerava.
Dopo circa otto chiamate, si degnò di rispondere:
-'CHE COSA DIAVOLO HAI NEL CERVELLO CHE TI DICE DI CHIAMARMI A QUEST'ORA? RITARDATA DI MERDA.'

-'Oh, scusami tanto, ma sono rimasta chiusa fuori e pensavo che magari potevo venire a dormir..'

Ma Ernesta attaccò prima che potessi terminare la frase.
Era un po' suscettibile, già.

Provai di nuovo a cercare le chiavi in borsa, e finalmente eccole!
Se avessi cercato meglio mi sarei risparmiata almeno gli insulti di Erny.
Ma appena cercai di infilare la chiave nella toppa la porta si aprì, rivelando la faccia incazzata e assonnata di mia madre, che aveva in mano una scopa, e che non disse una parola, si limitò a guardarmi, e quando feci per entrare mi diede uno schiaffo che se ci penso sento ancora il cervello che si sposta per via della botta.

Poi mi trascinò in casa di forza sbattendomi la scopa addosso.

-'DOVE DIAMINE SEI STATA FINO A QUEST'ORA? PROSTITUTA CHE NON SEI ALTRO! MANNAGGIA A TE E CHI T'HA CREATO, IO TI HO DATO LA VITA E IO TE LA TOLGO!'

Ff vs realtà Where stories live. Discover now