Capitolo 20-Nuove conoscenze

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Non capivo più nulla.

Sì mi ricordavo che Robin mi aveva stuprata, ed era uno dei pensieri e dei ricordi che dovevo buttare alla discarica.Ora avevo paura di tutti quanti, cominciai a vedere sfocato e qualcuno che mi chiamava, la voce uomo, sì è proprio lui.Volevo abbracciarlo e ringraziarlo per avermi salvata, ma avevo paura anche di lui, di tutti, anche di mia mamma.

“Mo...”

“NON MI TOCCARE!!!”-Grido quando sento Harry che mi chiama.

“Sono io”

“NO!!”-dico alzandomi dal letto, ma stupida come sono, non vedo la pistola e cado a terra come un sacco di patate.

“Molly...”-si stava arrabbiando.

“Allontanatevi tutti quanti!!!!”-dico e punto la pistola.

“Molly sono tua madre!”-dice.

“NON MI PARLARE !!!NON TOCCATEMI!!”-piango.

“Molly ascolta non par...”-non lascio finire lo “stupratore che li sparo nella gamba facendolo cadere a terra gridando e insultandomi.

“PAPà!!!”-Grida Harry e io aprofitto per uscire di casa e correre nel mio viale.

Stranamente eravamo diventati amici-pericolo.L'acqua cominciò a cadere in grossi cubetti, e io corsi più veloce cadendo in continuazione.Ero scioccata da tutto e da tutti.

Riuscii a vedere un ragazzo che camminava ma non guardava la strada.

Appena alzò la testa , divenne Robin.

“NOOO!!!”-Urlo, e appena cerco di mettere piede nel prato del bosco, finisce in un buco pieno d'acqua.

Benissimo, ci mancava solo questa, non sapevo nemmeno nuotare.Mi sentii costretta a chiedere aiuto se non volevo morire “infondo al mar”.Mossi velocemente le gambe in collaborazione con le braccia e i piedi, per tenermi a galla.Dopo qualche minuto i miei collaboratori si stancarono, e mi lasciai andare.Ormai doveva finire così, ero stanca di soffrire, o di essere tormentata da ricordi bui.Chiusi gli occhi e aprii la bocca, non avevo più ossigeno.Appena rilasciai l'ultimo soffio, una mano mi prese il braccio, e mi trascinò.Non riuscivo ad agire, vedevo buio ma sentivo qualcuno che cercava di risvegliarmi.Una voce maschile ,ma non di Harry, era un altra ancora più grave.

“Hey”-dice il ragazzo, o uomo, li avrei dato una ventina di anni.

Tossii e buttai fuori il resto del l'acqua che mi era andata nei polmoni.

Sentii gli occhi del ragazzo sul mio viso.

“c-chi sei?”-chiedo.

Mi coprii la faccia, ma lui mi prese le mani e le aprii.

When I Kissed HimWhere stories live. Discover now