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"Samantha! scendi la madre di Alisia ti sta aspettando " sbraitò mia madre dalla cucina "arrivo" dissi in tono calmo  "dai muoviti" gridò ancora ed io alzai gli occhi al cielo

ma come era possibile? mia madre era la regina delle urla sbuffai

tracciai l'ultima linea di eyeliner poi guardai la mia figura allo specchio ero del altezza media con pelle leggermente ambrata non troppo scura e capelli lunghi e scuri che contrastavano con i miei occhi azzurri ma non di quel azzurro intenso un azzurro tendente al grigio,
Indossavo dei pantaloncini di jeans a vita alta con un crop top bianco tutto arricciato che  lasciava scoperte le spalle
E le vans bianche che lasciavano scoperte le caviglie dove in una avevo un braccialetto.

afferrai la mia valigia che pesava una tonnellata e la trascinai in cucina

"ciao mamma" stampai un grosso bacio sulla guancia di mia madre e lei ricambiò poi mi spostai e andai dal altro lato della cucina dove era seduto mio padre con il broncio

"andra tutto bene okey?"e subito dopo lo abbracciai
" starai attenta okey? E niente ragazzi!" alzai gli occhi al cielo per l'ultima espressione
"Tranquillo con me c'è Alisia sai com'è super protettiva " il suono di un clacson risuonó per tutta la casa
"Vado..vi voglio bene"
al entrata trovai Kitty la mia piccola gattina bianca che miagolava graffiandomi la Gambia

La presi in braccio e guardandola nei suoi enormi occhioni verdi gli dissi
" Kitty tesoro tornerò presto" lo so saró sembrata una matta a parlare con un gatto ma lei era la mia piccolina

"Hey sammy tutto bene con Jody?" sammy è sempre stato il nomino con qui Alisia mi chiamava fin dalle elementari
"Assolutamente sai com'è mia madre il suo hobby é urlare" ridemmo entrambe,salutai la madre di Alisia e entrai in macchina
"E Sandro come l'ha presa? "
"Tutto bene.. Papà ha tenuto il broncio per un po' ma so che lo fa perché ha paura "
"É normale non hai mai viaggiato ,sopratutto sola"
"Ma io non sono sola ci sei tu che sei peggio di mamma"
"Hey non esagerare" mi spintonó delicatamente ridacchiando.

Arrivate in aereo porto aspettammo una mezz'ora poi chiamarono il nostro volo e ci precipitammo in aereo.

L'aereo stava per decollare tutto tremava e io ero un miscuglio di agitazione ed euforia
"Oddio ,oddio" dissi tremante quasi mi mancava l'ossigeno
"Respira okey tranquilla"
Alisia mi strinse la mano per rassicurarmi io cominciai a espirare e inspirare rumorosamente e successivamente senti un
"Chi sta partorendo?"susseguito da una risatina
Avrei riso di quella situazione comica ma l'agitazione in me era troppo grande e poi l'aereo decollò guardai dal finestrino e la tensione svanì ,man mano che l'aereo saliva guardavo Milano  rimpicciolirsi ogni momento di più,
Come se non fossero le case a rimpicciolirsi ma i problemi e il passato..ogni persona che mi aveva fatto soffrire era lontana.. Era tutto lontano, microscopico e ció mi dava un senso di libertà come se tutto fosse possibile qualunque desiderio piccolo o grande che fosse.
Avrei voluto avere un foglio da disegno e una matita per poter disegnare ciò che sentivo..
Ed Era da molto che questo desiderio non spuntava a galla forse perché avevo completamente preso i miei sogni e li avevo accantonati in un cassettino con l'etichetta
[Impossibile] e mi ero convinta che nessuno di quelli faceva per me...

" hey dormigliona svegliati non vorrai restare qui?"mi Sassuró Alisia al orecchio dopo avermi tolto le auricolari che avevo messo prima di addormentarmi
"Umm.." mugugnai addormentata stiracchiandomi sul sedile
"Dai muoviti, non sai che mega villa ho affittato non vedo l'ora di vederla!"
"Tu sei pazza" risi
"Dai scendi io vado a chiamare il taxi"
"okey" sbadigliai
Poi presi la valigia e la trascinai goffamente senza guardare avanti
E sbam mi ritrovai a sbattere conto ad un petto duro
"Hey ma che cazzo!stai attenta"impreca il mal capitato
"Oh mio dio scusi ,scusi" dissi di fretta impacciata poi alzai lo sguardo e i miei occhi incontrarono quelli del ragazzo di fronte a me ,erano sul verde acqua grandi ma non troppo con una leggera traccia di occhiaie
"Niente scuse! guarda dritto la prossima volta" disse duro e scontroso e poi se ne andò
"Ma guada questo!" imprecai e diedi un calcio al sedile procurandomi un dolore lancinante al piede
"Cazzo,ai" saltellai su un piede,e zoppicando scesi
"Alisia il taxi?" dissi andando verso di lei
"Sta arrivando" aspettammo un ora ma nessuna traccia del nostro taxi e quasi tutti erano già andati via a spassarsela per Ibiza e noi eravamo lì e il sole stava già tramontando
"Non arriveremo nemmeno ad andare in spiaggia" sbuffai
Poi finalmente arrivò il taxi.
Arrivammo alla villa ed  era spettacolare.
Fuori proprio di fronte alla casa c'erá un enorme piscina,
La facciata era completamente bianca con delle enormi vetrate che mostravano la cucina e la sala da pranzo,
E dentro era ancora più enorme tutto molto costoso insomma
"Ma quante stanze ci sono?"
"Beh 4 stanze da letto più il salotto,la sala da pranzo e la cucina"rispose la proprietaria che ci stava mostrando la casa

Sbalancai la bocca
" ma che c'è ne facciamo noi due di 4 camere da letto?"
"Beh non ti ho detto un piccolo dettaglio..condivideremo la casa per tutto il viaggio" disse Alisia.
Condividere un mese e mezzo la casa con dei sconosciuti?
Si poteva fare? Beh bastava solo vivere per scoprirlo.

Ciao a tutte questo é il secondo capitolo , é un poi più lungo del
Primo ma visto che non ho scritto un prologo dove la protagonista si descrive scoprirete piano piano il carattere di Samantha,spero di non avervi annoiato🙈❤
Secondo voi chi saranno i coinquilini di Samantha e Alisia?
Un bacio Grazy

"Batte più forte se resti vicino.." Benji&FedeWhere stories live. Discover now