In ogni stella nascosta

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Hai in mente altre storie?
Ho in mente una marea di storie. Sto continuando il sequel di "In Ogni Stella Nascosta", sto portando avanti un action-thriller che mi sta molto a cuore e che è abbastanza difficile da scrivere, sto riscrivendo una storia paranormale che avevo iniziato alle superiori e infine ho da poco iniziato una storia romantica ambientata nella mia New Orleans. Posso dire con certezza di avere più storie da scrivere che tempo per farlo.

Ci faresti un piccolo spoiler sul sequel?
Posso dirvi che in questo libro le parti de protagonisti saranno invertite: l'insicura sarà Cecilia, che si scontrerà contro un Alex lanciatissimo verso il futuro, che dovrà lottare per convincerla delle sue idee.
Questa storia sarà molto incentrata sulla "famiglia" su quello che significa per entrambi e sui loro effettivi genitori. Si paleseranno tutte quelle questioni che Alex temeva nel primo libro e che lo preoccupavano: la loro differenza d'età inizierà a pesare e saranno loro a dover trovare un punto d'incontro tra i loro bisogni e le loro prospettive. Sembra che io sappia cosa sto dicendo, ma la verità è che nemmeno io so come andrà a finire. Aspetto che i protagonisti mi parlino e mi raccontino la loro storia!

Come mai hai preso in considerazione un sequel?
Ci ho messo tanto per decidermi, un anno a essere precisi.
Un sequel deve essere qualcosa che dà un valore aggiuntivo a una storia e volevo essere sicura di poter rispettare le aspettative prima di cimentarmi nella sua stesura.
Le mie lettrici hanno fin da subito espresso il loro desiderio di rivederli insieme, ma prima di decidermi ho dovuto prendermi una pausa e scrivere lo spin-off su altri due personaggi molto amati della storia: Landrini e Letizia.
Col tempo, però, ho iniziato a pensare ad Alex e Cecilia e a visualizzare scene di loro due insieme e quando mi sono sentita di avere abbastanza materiale che potesse rendere la storia meritevole mi sono decisa a scriverlo. Il momento preciso in cui ho avuto l'illuminazione è stato in una gioielleria di Monza, ho guardato la mia amica e ho detto: M. SO COSA SCRIVERE. IL SEQUEL CI SARÀ!

Tutti i tuoi personaggi erano frutto della tua immaginazione oppure ti eri ispirata a qualcuno?
I due protagonisti maschili sono ispirati a due persone che stimo profondamente, ovviamente sono ispirati a loro solo fisicamente, poiché non li conosco di persona e non ne conosco il carattere.
Per quanto riguarda Cecilia è ispirata a me e a quello che vorrei essere, mentre Letizia e Isabella sono ispirate alle mie due più care amiche e a tutto quello che rappresentano per me.
Diciamo che ogni mio personaggio si ispira a qualcuno che ha incrociato il mio cammino, per anni o anche solo per qualche secondo. Mi piace poter dare spessore a ciò che scrivo e credo non ci sia modo migliore per farlo che dargli qualcosa di vero e reale.

C'è un personaggio che ti rispecchia a pieno?
Il personaggio che mi rispecchia di più è senza dubbio Cecilia, con la sua folle speranza verso il genere umano, il suo ostinato romanticismo e anche con la sua goffaggine. Però ha una determinazione e la sicurezza che vorrei avere io, con le quali ha conquistato l'uomo che ama.

C'è un personaggio che ti piace maggiormente oltre ai protagonisti?
Sì, Letizia. Letizia è la coinquilina e amica della protagonista ed è un uragano. È una ragazza forte e determinata che sa cosa vuole e fa di tutto per ottenerlo, senza paura e senza vergogna. Letizia non è un artista, Letizia è arte. Fa tutto ciò che la passa per la testa, dal suonare la chitarra a dipingere a qualsiasi altro folle progetto le venga in mente.
La adoro.
Mi piace talmente tanto che ci ho scritto uno spin-off!

Nel sequel ci saranno nuovi personaggi?
Sinceramente? Non ne ho la minima idea! Per il momento no, ma non so cosa succederà quando continuerò a scrivere.

Ti va di descrivere con un aggettivo ogni singolo personaggio della storia?
È dura ma ci provo!
Cecilia: naïf.
Alex: impettito.
Letizia: esuberante.
Isabella: razionale.
Landrini: cretino.

Hai una citazione preferita del libro?
"Guardai il profilo di Alex nella penombra, gli occhi scuri riflettevano le costellazioni sopra di noi e le sue splendide labbra erano leggermente dischiuse, incantate dal racconto di Calvino.
In quel preciso istante mi resi conto di quanto significasse per me, di come amassi ogni parte di lui, dalla sua irresistibile bellezza e ai suoi odiosi difetti. Fu in quella stanza circolare, tra centinaia di persone, sotto una coltre di stelle luminose, che realizzai di essere innamorata di lui."

Come mai questa?
Perché il tema delle stelle ricorre in tutta la storia, dal titolo fino alle ultime battute. Ed è proprio al planetario di Milano, sotto alle stelle, che Cecilia realizza di essere innamorata di Alex; così come sarà sotto il cielo senza stelle di Milano che lui realizzerà di amarla.

Quando scrivi hai bisogno di fare qualcosa in particolare?
Di solito ascolto musica, inerente alla storia, e sorseggio un buon bicchiere di vino.

Quali generi preferisci leggere?
Leggo abbastanza tutti i generi, sicuramente prediligo il paranormal romance ma non mi dispiace la narrativa generale e anche i romanzi d'amore. Ultimamente mi sto anche ributtandomi sui classici.

Ci sono autori famosi o meno a cui ti ispiri?
A cui mi ispiro, sinceramente, no. Però sicuramente leggere tanto aiuta a scrivere meglio.

Hai un autore preferito?
Ne ho due: il primo è Alessandro Baricco, qualsiasi cosa scriva riesce a scavarmi fino all'anima, a farmi ridere e commuovere, stupendomi sempre.
Il secondo autore è Maggie Stiefvater, l'autrice della saga di Shiver che posso affermare con sicurezza essere i miei libri preferiti in assoluto. Quella saga è una droga, veleno e poesia, è qualcosa di indescrivibile il modo in cui ti prende lo stomaco e te lo attorciglia con il cuore. La consiglio a tutti.

Hai un libro preferito?
Come dicevo, c'è un libro - o meglio una serie di libri che mi ha spaccato il cuore e che non dimenticherò mai. Non ci daresti €1, eppure racchiude immagini meravigliose e poesie indescrivibili di uno dei miei poeti preferiti: Rilke. La saga di cui parlo è Shiver, di Meggie Stiefvater, un paranormal geniale e originale dedicato ai licantropi. È di una tenerezza disarmante, ogni parola è vivida, incisa sulla pelle.
È uno dei pochi libri, insieme a Mr Gwyn e Oceanomare di Baricco, che mi sono rimasti nell'anima.

Hai mai pensato di publicare in cartaceo questa storia?
Si ci ho pensato molto e penso che proverò a spedirla a qualche casa editrice, non si sa mai, magari la mia sfortuna decide di graziarmi!

Ti è piaciuta l'intervista?
Si, molto! È stato un parto riuscire e trovarci tra i miei drammi wattpadiani, ma è stato divertente!

Sono stata esigente oppure ti ho messa a tuo agio?
Mi hai messa assolutamente a mio agio!

Il mio pensiero....
Cara agathabrioches, sei una ragazza simpaticissima e determinata e penso che questo ti porterà a realizzare i tuoi sogni non solo in ambito della scrittura. La trama della tua storia è spettacolare infatti appena lettera ho subito letto i primi capitoli che subito sono stati coinvolgenti e per niente noiosi anche perchè penso che scrivi davvero bene, durante le risposte poi si intravede molto quanto ti piace scrivere e quanto conta per te la storia. Sono d'accordissimo con te sul fatto delle critiche, esse sono importanti ma fino ad un certo punto sempre se sono costruttive ma bisogna continuare sulla propria strada andando anche contro il giudizio altrui. Ti consiglio di prendere i tuoi racconti e di inviarla a qualcuno perchè hai un grande talento. In bocca a lupo (viva il lupo)

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