Adesso sarebbero iniziati i problemi.

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[CAPITOLO TRENTA]

~Adesso sarebbero iniziati i problemi.~

Mi risvegliai appoggiata sul suo petto caldo.

Mi ero addormentata ascoltando il ritmo del suo cuore.

Stava dormendo come un angioletto con la testa poggiata sul cuscino leggermente rialzato verso lo schienale del letto.

Presi il telefono che stava sul comò per guardare l'ora.

Erano l'una e mezza di notte e inoltre avevo più di dieci chiamate perse da mamma.

Ero letteralmente nella merda.

-Louis. Sussurrai cercando di svegliarlo.

Aprì leggermente gli occhi per poi stirasi.

-ma che ore sono Evie?

-l'una e mezza, devo andare o i miei mi uccideranno.

-dai ti prego resta.

-Louis ci parli te poi con mio padre? Gli chiesi.

-se è necessario si. Disse stendendomi sul letto per poi portare le sue labbra sulle mie.

Poggiai le mani sulle sue spalle.

-Louis, è una cosa seria.

-telefona a tua madre e dille che starai a dormire dalla tua amica. Propose.

-ok ci provo.

Presi il telefono e chiamai mia madre.

-Evie si può sapere dove sei?! Chiese quasi gridando.

-eh mamma, Lucy, la festeggiata, mi ha chiesto se potevo rimanere a dormire da lei e le ho detto di si; ma mi sono dimenticata di dirtelo. Dissi ridendo silenziosamente dato che Louis mi stava mordendo il lobo dell'orecchio.

-smettila! Sussurrai togliendo per un attimo il telefono da l'orecchio.

-Evie come ti permetti di dire 'smettila' a me? Urlò mia madre.

-no mamma ti sei fraintesa! Io dicevo a Lucy che è qui con me!

-vabbè non voglio stare a discutere per telefono. Stai pure costi ma domani mattina ti voglio puntuale a casa per andare a scuola, mi hai inteso?

-si si mamma. Ciao.

Riattaccai la chiamata tirando un lungo respiro appoggiando il mio iphone sul comodino.

-risolto tutto? Chiese Louis.

-tutto, tutto. Affermai.

-ti amo. Sussurrò salendo sopra di me.

-ti amo anch'io. Risposi portando le mani sul suo petto.

Facemmo l'amore per la seconda volta.

-lo abbiamo fatto due volte. Sussurrai sfinita poggiando la testa sul suo petto.

-Già. Rispose stringendo le labbra ai denti.

-mi mancherai sai. Mi mancherai quando sarai a Barcellona.

-vieni con me. Staremo insieme un mese intero; giorno e notte sempre insieme.

-Louis io ho scuola. E poi questa volta non posso di certo inventare la scusa di andare ad un compleanno.

Abbassò lo sguardo pensieroso.

-sei stato carino a chiedermelo. Affermai alzando il viso verso di lui per poi lasciargli un bacio a stampo sulle labbra.

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