Tanquilla Evie, io sarò sempre qui con te.

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[CAPITOLO SEDICI]

~Tranquilla Evie, io sarò sempre qui con te.~

Il viaggio durò circa dieci minuti.
Era molto buio, non so neanche che ore fossero.
Arrivammo davanti ad un appartamento.

Scendemmo dalla macchina.

Ero ancora molto ubriaca ma il giramento di testa stava pian piano passando.

-chi ci abita qui? Chiesi a Louis.

-Ci stavamo noi prima di trasferisci, ma questo non è importante adesso. Vieni entriamo che fa freddo.

Infilò la chiave nella serratura della porta principale ed entrammo dentro.
Era tutto molto scuro e polveroso.

-esiste una camera. Chiesi sorridendo sbronza.

Annuì.

Lo seguii chiudendo la porta, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno dato che non c'era nessuno con noi.

Lo appoggiai lievemente alla parete per poi baciarlo con foga; prima la sua lingua dentro la mia bocca poi la mia dentro la sua era stupendo e piacevole quel tipo di bacio.

Afferrai il collo della sua camicia bianca portandolo vicino al letto.

Mi sdraiai e lo tirai su di me, attorcigliando le gambe al suo bacino.

Stava baciando e leccando il mio collo contemporaneamente, anche se sembrava un po' incerto sul che fare.

Sbottonai, bottone per bottone, la sua camicia e gliela tolsi, cominciando a tracciare linee immaginare sul suo dorso.

Sembravo solo io avere il comando della situazione, lui non reagiva a nessuno stimolo ed era molto strano.

Provai ad andare oltre togliendoli la cintura che aveva stretta in vita, tirai la lampo dei jeans, infilando una mano dentro.
Sentii la sua erezione crescere nella mia mano bensì fosse sopra i boxer.
Mossi la mano lentamente cercando di stimolarlo.

-aspetta Evie, non lo fare. Mi interruppe togliendo la mia mano da i suoi jeans.

-perché? Chiesi ridendo.

Nessun maschio avrebbe rifiutato una cosa del genere.

-sei ubriaca, non sai quello che stai facendo; la vera Evie non avrebbe fatto una cosa simile. Ed io non voglio fare sesso con la mia ragazza ubriaca, non lo accetto.

-scusa.

-non ti preoccupare.

-È tardi possiamo rimanere a dormire qui. Propose.

Annuii stringendomi a lui, consapevole che i miei genitori mi aspettavano a casa entro la mezzanotte.

LOUIS'S POV.

Era stretta al mi dorso ancora nudo, dopo quello che era successo la sera prima.
Era ubriaca non sapeva minimamente ciò che faceva, sarebbe stata sicuramente la sua prima volta e non volevo di certo che la facesse in quella condizione.

Cercai di svegliarla cautelarmente accarezzandole i capelli.

Aprì leggermente gli occhi stirandosi facendo arrivare una mano sopra il mio petto.

Sorrisi.

Mi vide a dorso nudo e sgranò leggermente lo sguardo.

-Louis, io cioè te, cioè io e te, abbiamo fatto.....
-no, la rassicurai io. Ci hai provato ma eri ubriaca e non ho voluto.

Tirò un sospiro di sollievo.

-ma che ore sono? Chiese.

Guardai il cellulare.

-le dieci.

-cazzo! I miei mi aspettano da ieri sera; cazzo, cazzo, cazzo!
Scese frettolosamente dal letto, si mise il giubbotto ed uscì.

Afferrai le chiavi della macchina infilandomi velocemente la camicia.
Salimmo e accompagnai a casa Evie.

EVIE'S POV.
Ero agitata, non oso sapere ciò che sarebbe successo; i miei mi aspettavano ieri sera a casa.
Salutai Louis.

-in bocca al lupo. Disse riguardo al fatto dei miei.

-crepi.

Entrai impaurita in casa.

I miei genitori avevano le braccia conserte al petto mentre mio fratello teneva lo sguardo basso.
Cercai di salire di sopra in camera mia.

-dove sei stata Evie? Gridò mio padre puntandomi l'indice contro.

-lo sapevate che andavo al compleanno di un'amica. Cercai di giustificarmi.

-avevi detto che tornavi prima di mezzanotte e invece sei tornata stamani alle dieci, non mi
prendere per scemo! Dove sei stata! Urlò nuovamente facendomi scuotere dentro di me.

Abbassai lo sguardo.

Mia madre e mio fratello se ne stavano in silenzio, non mi difendevano neanche.

-dimmi dove sei stata, cazzo! Gridò strattonandomi per un braccio.

-Peter stai calmo. Intervenne mia madre.

-calmo una sega! È stata via tutta la notte e noi non sappiamo niente! Come faccio a stare calmo!

-mi sono addormentata a casa della mia amica, ok?? Non sono stata da nessuna parte, avevo
bevuto qualche bicchiere di troppo e ho preferito dormire da lei tutto qua! Spiegai gridando per il nervosismo.

Salii si sopra in camera mia e mi chiusi a chiave dentro.
Presi un libro e cominciai a leggerlo, mi rilassava.
Qualcuno bussò alla porta.
Non avevo intenzione di aprire nessuno, volevo stare da sola, soltanto da sola.

-Evie, apri sono Niall. Sussurrò alla porta.

Mi girai di scatto.

Scesi dal letto e mi avviai vicino alla porta.

Tirai leggermente la maniglia.

-entra.

Richiusi la porta a chiave.

Ci mettemmo entrambi a sedere sul mio letto.

Ci fu un po' di silenzio.

-sei stata a dormire da Louis? Chiese.

-si. Risposi secca.

Abbassò lo sguardo verso i piedi.

-non abbiamo fatto niente tranquillo.

Mi sorrise, sembrava più tranquillo.

-non devi raccomandarti a me.

-ti prego non dire niente ai nostri genitori.

-tranquilla....vi amate così tanto?

Annuii.

-sono felice.

Sorrisi.

-come faccio con papà?

-lascialo calmare un po', poi gli dirai tutto più in qua.

-ho paura Niall. Dissi buttandomi tra le sue braccia.

-tranquilla Evie, io sarò sempre qui con te.

Eccomi :)
Allora che ne dite?
Fatemi sapere thankksss.
Ciao ciao :)

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