Dodici

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Mickey' P.O.V.
Sono passati quindici giorni da quando quella rossa schizzata è entrata a far parte della comunità del posto e ormai lei e Ian sono una cosa sola. È fottutamente difficile trovarli separati e se ho imparato una cosa è che la nanetta è la reincarnazione di un qualche cane da guardia perchè non lascia che nessuno si avvicini al suo amico. Giuro che una volta l'ho sentita ringhiare contro un povero coglione che chiedeva solo indicazioni. Quel tipo se ne è andato imprecando e lei ha ripreso a parlare tranquillamente con Ian,che intanto la guardava come se lei fosse una qualche apparizione divina. Fottutamente rivoltante. E io so tutto questo solo perché quei due mi sono sempre in mezzo alle palle,non di certo perché io avessi un qualche interesse ad andare dove andavano loro. Insomma,non me ne sbatte di quel frocio e di quella troietta. E sono più che sicuro che ora potrò vivere di nuovo tranquillo,come facevo prima di ritrovarmelo fra i piedi. Oddio,tranquillo è una parola enorme,siamo pur sempre nella zona peggiore dello stato peggiore di tutti,ma stavo meglio prima di lui. E ora sono di nuovo libero.

Girare per casa senza nessuno fra i piedi non ha prezzo. Prendo una birra,mi metto sul divano e cerco quella merda di telecomando che sparisce sempre in culo al mondo ma mentre lo cerco inizia a squillarmi quel cazzo di telefono. Fanculo.
"Chi cazzo è che rompe i coglioni a quest'ora?"
"Sono le cinque di pomeriggio,fottuta testa di cazzo."
Ma tu guarda chi ha deciso di farsi vivo.
"Allora non sei morto,Lip Gallagher."
Lo sento sospirare.
"Simpatico come un dito nel culo. Senti,devi partire."
Saltai dal divano.
"Una trasferta? Droga oltroceano?"
"Placa gli ormoni,femminuccia. Abbiamo problemi con quei tipi di Bestwood e dobbiamo risolvere la cosa...pensavamo di farcela senza mettere in mezzo gente ma.."
"Vengo a spaccare qualche culo,allora?"
Altro sospiro.
"Per quanto so che ti piacerebbe,no,Mick. Devi fare tutt'altra cosa."
Ian's P.O.V.
In due settimane Temmy è diventata una sorella per me,mi tiene occupato,mi fa sorridere,mi capisce e sopratutto non mi fa pensare a Mickey...lui,invece,è sparito nel nulla. Credo di averlo intravisto un paio di volte quando sono andato a ballare in qualche locale di merda (sempre con Temprance,quella ragazza non mi fa andare da solo neanche al cesso).
"Iaaaan,muovi il tuo bel culo e porta qui le patatine. Non ti sei mica incantato di nuovo?" chiede gridando dal mio soggiorno. E' l'unica ad essersi accorta dei miei momenti di "trance".
"Arrivo rompipalle,arrivo."
Entro nella stanza carico di buste di patatine diverse.
"Allora,pomodoro,grill...ci sono quelle al formaggio,mangiale tu se vuoi..."
"...a me fanno schifo." urliamo insieme per poi scoppiare a ridere.
"Davvero? Anche a te?"
"Cazzo Ian,mi fanno ribrezzo."
"Aw,ma che carini,sembriamo bff forevah." biascico imitando una voce femminile da ragazzina.
"Aw,ma quanto sei gay da uno a te stesso?"
Sorride guardandomi e io le sorrido di rimando,siamo palesemente ubriachi,ma non importa. Sono felice in questo momento,non sto pensando a tutta la merda che ho intorno. Niente famiglia sparita,niente Mandy partita (me lo ha raccontato Kevin al bar),niente rischio di essere bocciato per le troppe assenze...no,solo io e Temprance,delle birre e quelle cagate di patatine al formaggio che vengono lanciate nel caminetto come se fossero armi batteriologiche da distruggere.

Dopo una lunga chiacchierata sulla veridicità dell'esistenza della Pantera Rosa,io e la mia piccola rossa-che poi fa ridere detto da me che sono arancione,ma okay- siamo crollati addormentati,io sul pavimento e lei sul divano.
Quando ho aperto gli occhi,stamattina,sono corso in bagno per vomitare e poi ho deciso di saltare di nuovo scuola,tanto ormai...mentre Temmy continua a dormire sul divano,mi armo di santa pazienza e cerco di aggiustare il casino che abbiamo combinato,con scarsi risultati. Mi gira ancora tutto e in fondo,chi se ne fotte? Io ci rinuncio. Prendo una sigaretta dalla tasca del giubbotto appeso alla sedia ed esco sul portico a fumare. Sono senza maglia ma nessuno ci farà caso e poi,che cazzo,si muore di caldo. Abbasso lo sguardo sulla sigaretta per accenderla e appena lo rialzo mi trovo occhi negli occhi con qualcuno che non dovrebbe essere qui.
"Cazzo vuoi,Milkovich?"
Lui si tortura le mani,sospira,si gira di spalle e fa per andarsene,ma poi si ferma. Ancora mi da le spalle e sussurra qualcosa.
"Che cosa?! Cazzo,non ci sento se sussurri fissando il cespuglio di quella casa,razza di coglione!"
Si gira di scatto e io mi pento del mio tono. Sta piangendo. Mikey Milkovich è nel mio giardino e piange. Butto la sigaretta e mi avvicino a lui.
"Mickey,ehi,va tutto bene amico...che succede?"
Mi aveva fatto del male e probabilmente merita di essere preso a calci nelle palle fino a che non gli rimarrà a vita la voce di Alvin Superstar,ma non merita di stare in questo modo.
"Hanno....hanno provato a uccidere mio fratello Iggy e io....cazzo,Mandy è partita appena in tempo,potevano ammazzare anche lei....porca puttana."
Trattengo per un attimo l'aria,che comunque non ne vuole sapere di uscire dai miei polmoni. Hanno attentato alla vita di Iggy? Il fratellino dodicenne di Mandy e Mickey? Ma chi? E perchè?
Mi siedo sui gradini davanti casa e faccio cenno a Mickey di imitarmi e per fortuna lui esegue senza fare storie.
"Spiegami cosa succede e perchè sei qui,Mick."
"Va bene.." sospira "...prima mi ha chiamato Lip,stanno tutti bene loro,ma delle teste di cazzo rovina affari stanno rompendo i coglioni e quindi hanno deciso di mandar loro un avvertimento,no? Del tipo "lasciate perdere gli affari dei Gallagher o vi stacchiamo le palle",no? E loro l'hanno presa male e hanno mandato degli uomini qui. Sono qui Ian. Sono fra noi. Cercavano mia sorella,a dirla tutta,ma lei è partita per...beh sai....tutta la merda e quegli stronzi hanno sparato a Iggy. Ovviamente i tuoi fratelli hanno risposto con il sangue e ora c'è solo una persona in pericolo."
Si pulisce il naso con il braccio mentre io cerco di elaborare il tutto. Iggy è morto. Fiona,Lip e Carl stanno bene. Qualcuno è in pericolo. Lo guardo e spalanco gli occhi. No,non parla mica di..
"Te. Sto parlando di te,Ian. Lip mi ha dato l'ordine di portarti via di qui il prima possibile. Ossia oggi stesso."
La mia testa si muove in automatico da sinistra a destra senza fermarsi mentre sento chiaramente il click  che segna lo spegnimento delle mie facoltà mentali. E poi il buio.
Mickey's P.O.V.
"Si sta svegliando,levati,non lo fai respirare."
Sussurro a Temprance per farla allontanare dalla faccia di Ian. Quando l'ho buttata giù da quel cesso di divano per metterci su Ian svenuto ha tentato di farmi la pelle. A morsi. Ci ho messo quasi un'ora a farle capire che sono dalla parte dei buoni. Che poi,buoni è un modo di dire.
"Non osare darmi ordini,è colpa tua se sta così,stronzo."
Mi sussurra lei di rimando e io alzo gli occhi al cielo. Grazie a Dio é rompi coglioni tanto quanto è efficiente e nel giro di un paio d'ore aveva preparato le valigie sia per lei che per Ian,senza smettere di raccontarmi cose che non mi interessavano per niente.
"Sai,stronzo,conoscevo un ragazzo come te. Alla fine lo hanno ucciso. O forse era un film? In ogni caso la morale è che i cattivi muoiono,capisci?"
Sbuffai continuando a guardare Ian chiedendomi perchè cazzo non aprisse gli occhi...mi si bloccava il cuore al solo pensiero di vederlo morire davanti ai miei occhi. Molto virile,si.
"Potresti almeno ascoltarmi,visto che non aiuti!"
"Ti prego,ricordami perchè vieni anche tu."
Lei lasciò il maglione che stava piegando e mi fissò seria.
"Ian è la sola famiglia che mi resta,ora. Se lui parte,io parto con lui."

"Mick-Mickey....m-mi stai stritolando la mano..." ansima il rosso aprendo gli occhi con un mezzo sorriso. Cazzo,non mi ero accorto di avergli preso la mano.
"Ergh,si,lo facevo per svegliarti,sai,il dolore..."
Mormorai più a me stesso che a lui,visto che tra l'altro mi stava ignorando preso dalle parole di Temprance. Wow,lo sta convincendo a partire con le buone,Mick...non è male,eh?  Zitta,voce interiore di merda.
Ian's P.O.V.
Il viaggio in pullman è stata la cosa più rilassante di tutta la mia vita. Ho dormicchiato quasi sempre e per questo devo ringraziare Mickey che era riuscito a convincere Temmy a guardare dei film con le cuffiette,quindi lei non ha aperto bocca per l'intero viaggio. Quando arriviamo Mickey ci scorta subito in un hotel,non ci fa neanche capire dove siamo. Già,Mickey. Lui sembra così diverso,adesso. Mi guarda come se fosse preoccupato per me e sono quasi sicuro di averlo sgamato a carezzarmi i capelli mentre ero nel dormiveglia. Magari Temmps aveva ragione,il primo giorno. Magari ha solo paura.
"Si è riperso nel suo mondo speciale. Ian,yu-uh,ti degni di cagarci,cazzo?!"
Mi girai verso di lui sorridendo come un ebete.
"Ohw,scusami...dicevi?"
"Diceva che da domattina andremo a scuola insieme!"
Urla Temprance come un'esagitata in piena crisi ormonale. Cosa che effetivamente è.
"Scuola? Qui? Domani?"
"Ma tu ascolti mai? Sì,sono ordini di tua sorella,siete già iscritti."
Vi prego,svegliatemi. Questo è un incubo.

"Pensa positivo Ian,siamo in classe insieme!"
Stiamo camminando verso la nuova scuola -Mickey ci aveva spiegato che era alle spalle dell'hotel e che "non potete perdervi cazzo,non siete rincoglioniti fino a questo punto." - e sinceramente voglio solo tornare a casa. Ho sempre odiato fare amicizia,sempre odiato dovermi presentare e ricostruire tutto. Temprance invece è al settimo cielo,per lei è un sogno che si avvera. Beh,ma lei è strana,non conta.
"Bene,ci siamo. Pronto Ian?"
"Pronto."
Ed eccoci entrati nell'istituto. Non male. Assomiglia alla mia vecchia scuola,solo che è più ariosa,luminosa,pulita.
"Attenti,attenti,attenti,ATTENT-....Troppo tardi."
Un ragazzo con i capelli viola ci sbatte contro come se volesse buttarci a terra mentre un biondino con una bandana si passa la mano sulla faccia,come se volesse cancellare la scena appena vista.
"Scusate ragazzi,Max è un po' sbadato."
Afferma sorridente porgendo una mano sia a me che alla mia amica rossa.
"Oh,non importa...."
Cerco di allontanarmi,ma il pazzo viola si è già rialzato e mi tende la mano.
"Maximilian Wright,Max per gli amici."
Afferro la mano e ugh,è piena di....
"Oh merda,scusa,il glitter!"
"Max,ancora con quel coso appiccicoso?! Io sono Aaron,comunque,piacere."
"Io sono Ian" dico sorridendo " e lei è.."
"..capace di presentarsi. Sono Temprance,per gli amici Temmy."
Concluse lei sorridendo come me.
"Ehi ragazzi,avete visto....ecco la mia cartella,stronzo!"
Esclama un ragazzo con un piercing al labbro,strappando la cartella a Maximilian,che lo guarda ridendo.
"La smetti di fare figure di merda con i nuovi arrivati,Coop? Ian,Temmy,lui è Cooper Chambers,meglio conosciuto come Coop."
"E quello che arriva....eccolo...lui" conclude poggiando la mano sulla spalla di un ragazzo dalla pelle ambrata con una collana con un ciondolo enorme "...lui è Trav."
"Travis Crowford al vostro servizio."
Ci sorride il ragazzo.
"Bene,è stato un piacere...noi siamo in  quarta F,voi?"
"Idem!" esclamano in coro.
"Qualcosa mi dice che diventeremo amici."
Mi sussurra poi la mia piccola amica rossa seguendo quello strano gruppo nella classe.

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Hola,
Il capitolo è venuto così così,ma l'ho scritto con talmente tante interruzioni che mi chiedo come faccia ad avere un senso compiuto. Avrei potuto finirlo domattina,ma avevo promesso che sarebbe arrivato entro stasera e così doveva essere. Spero che vi piaccia con tutto il cuore e mi fareste felice se mi lasciaste qualche commento con consigli,idee,dubbi,domande o qualsiasi altra cosa. Approposito,ho scelto di mettere i ragazzi tutti in una classe come si fa in Italia e non di far cambiare loro classe per ogni materia come in teoria avrebbero dovuto fare,solo per comodità e per rendere più facili alcuni piccoli avvenimenti futuri.
Grazie mille a tutti,
Kisskiss

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