prologo

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Anna non aveva avuto una vita facile, era cresciuta con la madre in un quartiere malfamato del nord Italia. La vita le aveva messo davanti un sacco di ostacoli, prima la morte del padre, poi la malattia della madre. Anna aveva una mente brillante ma non aveva mai potuto frequentare l'università; aveva sul volto i segni di chi ne aveva passate tante; negli occhi castani si intravede la malinconia, nel suo sorriso, ormai spento, c'è tutto il dolore, era stanca, stanca di quella vita che non le aveva dato gioia, stanca perché non aveva nessuno. Era in quel parco per passare a miglior vita,poco le importava se il suicidio era un peccato, la vita era sua e lei voleva porre fine a quella sua sofferenza, la sua non era vita, era solo un susseguirsi di problemi, non voleva più continuare...

Un ponte, quella era la sua idea, buttarsi e non vedere più nulla; lanciarsi nel vuoto, lasciarsi avvolgere dalle tenebre della morte...
Arrivata sul bordo si affacciò dalla rete di protezione; il posto era desolato, nessuno l'avrebbe vista, meglio così, nessuno l'aveva mai considerata, né si era presa cura di lei . Salì sulla rete protettiva e contò:
Uno.
Due.
Tre.

*****

Antoine era lì per pensare, dopo la partita non avevo giocato bene, d'altronde aveva problemi personali, la sua ragazza lo aveva lasciato ed in più era incinta di un altro uomo; l'unica donna che avesse mai amato lo aveva tradito, da lui voleva solo la fama ed il successo, per tutti era Griezmann: il calciatore di successo. Non vedevano quanto soffrisse, Lui, che era una persona molto sensibile, soffriva.
Era sul ponte da cui si vedeva la città, il suo posto. C'era solo una donna.
****
Stava per buttarsi quando un uomo la tirò a sé e disse:
" No, non lasciarti andare, non adesso, la vita va vissuta, principessa, per un attimo, ascoltami, alza il viso e guardami; tu devi lottare, cerca la felicità, solo cercando si trova" disse prima di prenderla tra le braccia e abbracciarla.
" tu chi sei?" Chiese curiosa Anna
"Antoine, piacere,vieni, andiamo a casa tua"
" come fai a sapere dove abito?"
"Noi ci conosciamo già. Sono sempre stato nel tuo cuore, ma soprattutto nella tua mente; fidati di me"
"Io mi fido di te perché tu sei la mia ombra, io so che tu sai tutto di me, sai leggermi la mente"
"Lo so Anna, so quanto hai sofferto, so perché, so anche che ti proteggerò da tutto, non temere mai. E adesso, su, andiamo a casa"

... mille domande passavano per la testa di Anna; chi era quell'uomo? Perché sapeva di conoscerlo ma non sapeva chi fosse? Come faceva a conoscerla così bene? Si doveva fidare?
Sì, perché quell'uomo le ha salvato la vita ed inoltre la conosceva meglio di se stessa

La vita ci illude totalmente, la nostra mente ci porta a vedere le cosiddette illusioni ottiche. Noi viviamo in un mondo illusorio in cui la felicità è solo un attimo...

Angolo autrice:  questa sarà una storia breve, avrà intorno ai 15 capitoli ed in più i capitoli saranno molto brevi. La mia idea è una follia in tutti i sensi. Premetto che non so cosa ne uscirà fuori ma comunque spero che sia originale. Nei primi capitoli si parlerà della vita della protagonista ma poi piano piano, attraverso dettagli si capirà quale sarà il centro della storia e capirete anche il perché del titolo; chi sarà perspicace lo capirà subito. Se qualcuno ha qualche ipotesi mi scriva in privato. Spero vi piaccia.
Un bacio

Ettroshock -Antoine GriezmannWhere stories live. Discover now