10 capitolo

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<di chi si dovrebbe spaventare??>per la prima volta ho sentito la sua voce...
<ciao Paul>dice Maurizio,
<devo parlare con te>dice guardando Maurizio, io mentre mi incammino verso il carcere, volevo sapere qual'era quel nome...lo volevo sapere...
Scendo nei carceri, prima prendo il cibo, appena scendo l'ultimo gradino sento un odore di marcio, decrepito e osceno, continuo, respirando con la bocca e non con il naso, questa puzza é insopportabile...
Vado nella prima cella, vedo un uomo sulla quarantina,
<hanno messo finalmente una micetta con cui divertirsi??>dice ridendo di gusto, nella cella dietro di me,
<hei micetta vieni qui!!!>urla,
<STATE ZITTI>urlo,
<non ci fai paura>dicono in coro i due,
<io no, ma dell'alpha si>dico e loro abbassano le teste, vigliacchi, gli metto il cibo vicino le celle e proseguo fino a quando sento un gemito di dolore, avanzo fino ad una cella, vedo una ragazza bionda con gli occhi celesti é incinta,
<ma...??>domando,
<chiama l'alpha, chiamalo>dice tenendosi il grembo.
Pogio il cobo a terra e corro verso l'alpha, busso e quando sento avanti entro,
vedo mio padre, Sergio, i due alpha che sono venuti per l'alpha egli assassini, esso guardandomi dice,
<andiamo>e usciamo dall'ufficio.

Scendiamo alle celle, raggiungra ragazza la apre, la prende a mo di sposa e la porta all'hospedale del branco, la curano mettendogli dei lavaggi, mentre noi usciamo fuori dalla sala, siamo seduti lui guarda orgoglioso,
<perché tutto questo interesse e poi perché c'é una donna nei carceri??>domando,
<io sono maschio e ho bisogno del mio erede.
Un giorno la trovai in un bosco la feci mia e la rinchiusi in una cella, poi me ne sbarazzo quando mio figlio non avrà bisogno di lei>dice orgoglioso, ma questa occasione é tutt'altro che orgoglio.
Guardo a terra per un tempp indeterminato,
<hai dato da mangiare ai prigionieri??>domanda freddo,
cavolo!! Me ne sono dimenticataa!!,
<suppongo di no>dice freddo,
<mi dispiace non succederà piú, sono stata tutto il tempo con voi...>dico disperata,
<Fabio!!!>urla, mi giro e vedo un omone con la barba di alcuni giorni nera, come il resto dei suoi capelli poi ha degli occhi se si ppssono chiamare tali, sempbrano delle fessure, il colore non lo vedo...
<portala, sai tu dove e puniscila>dice le parole con onnipotenza, ogni volta si sente sempre piú forte e potente...
<si mio signore>dice e mi prende per un braccio,
<aia che male>mi lamento e quell'omone mi da uno sciaffo in pieno viso,
<hai bisogno di educazione, sono qui per questo>dice, poi non mi reggevo in piedi e mi da un colpo alla testa,
<alzati é un ordine, smuoviti> continua, cosí senza forze mi alzo...

Ci inoltriamo nel bosco, siamo davanti una casa di legno in mezzo al bosco, apre la porta e non ho nemmeno il tempo di ammirarla che mi afferra per un braccio e mi chiude in una camera, sono nel sotterranio, mi getta dalle scale e se ne va chiudendosi la porta alle spalle.
<ma che cavolo!!! Fammi uscire!!!>urlo con tutto il fiato, lui urla dall'altra stanza,
<stai zitta>, io lo ascolto, poi sento un tonfo, ha chiuso una porta.
Mi giro e osservo intorno, é buio, ma si vedono molte cose...
C'é molta polvere, qualche oggetto antico e molta molta puzza.
Cammino per la gigantesca cantina, sento squittire e getto un urlo, menomele era un topo...
Mi appoggio da una parte e mi addormento, non so che ore sono, ma ho sonno molto sonno...

Sento una porta aprirsi,  apro gli occhi e guardo, mi alzo e vefo Fabio, é brillo,
<vieni qui bambolina!!! Voglio divertirmi>dice balbettando e rudendo in modo isterico, mi muovo piano piano, ma cade a terra un oggetto,
<ecco dove sei!!>dice venendo verso di me, ma ancora per fortuna non mi ha vista...
Mi muovo agilmente, guardo e cerco una via di scampo, vedo una luce, mi giro, la porta é aperta.
Corro verso la porta,
<dannata!!>dice, io corro velocemente e mi richiudo la porta alle spalle. La chiudo a chiave e scappo fuori...
Mo richiudo al porta alle spalle e corro verso la foresta.
Mi sento cingere i fianchi e getto un urlo, mi giro, ma non ho il tempo che mi arriva un pugno in pieno viso, poi mi investe il buio, ma prima sento dire,
<pensavi di scappare eh???>...


Mi sveglio con in mal di testa terribile, apro prima un occhio poi l'altro.
Sono di nuovo in una cantina, in quella cantina di prima,
<ti sei svegliata eh??>dice Fabio,
<pensavo che l'alpha avrebbe dato l'incarico di tenerti prigioniera e darti una punizione decente ad un forsennato!!!>urla e mi afferra per un braccio.

Entriamo in una stanza e dice,
<lavati e vestiti. In 5 minuti non di piú>dice.
Subito entro nella doccia, mi lavo e vesto.
Esco dalla stanza e mi afferra per un braccio, ho un livido violaceo sui bracci e sulla guancia destra...

Usciaml dalla casa e andiamo al villaggio.
Appena entriamo, tutte le persone mi guardano in malo modo, ma che ho fatto???
Ci inoltriamo sempre piú fino ad arrivare alla villa dell'alpha.
Entriamo ed esso ci viene incontro,
<bene bene, vedo che a poco a poco la situazione si sta sistemando..>afferma l'alpha.
<certamente alpha, ha pagato le sue conseguenze,
<quanto dovró stare ancora in quella casa??>domando, ma mi arriva un ceffone, gemo dal dolore, mi tocco il labbro che mo fa male, mi guardo al mano e c'÷ sangue, quel bastqrdo di Fabio mi ha fatto uscire sangue, mi ha spaccato il labbro.
<Fabio ti devo parlare>dice l'alpha guardando Fabio, poi si gira verso di me e dice,
<mentre tu vai a farti un giro in paese, forse sarà l'ultimo>disse lugubre.

Vado via immediatamente, non me lo faccio dire meno di una volta.
Esco in città, cammino rilassata, ma sempre pronta a ricevere un ceffone, mi guardo attorno con circospezione.
Vedo Sergio, anche lui mi vede e mi viene incontri, poi mi tocca la faccia,
<ma che cazzo ti é successo??>domanda arrabbiato, guardo a terra,
<non importa>dico, lui mi alza il mento con le dita,
<dimmelo>dice con tono sicuro,
<per favore non voglio affrontare questo argomento...>dico, annuisce,
<Esy>mi richiama Ser,
<Si?>dico,
<dobbiamo evitare di vederci>e fu lo che il mio mondo crolló e il mio cuore fu a  pezzi.





Insinuata nel doloreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora