Find her

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[•rev]

JUSTIN

«Potremmo chiedere a White di collaborare» Dissi guardandolo.

Jake frenò di colpo e, per fortuna, la strada era completamente deserta.

«Ma che diavolo c'era nel caffè che ti sei bevuto due ore fa?» Urlò Jake incredulo.

«Non fare il coglione» Sputai.

Sospirai. «Okay, ascolta: è una follia e lo so benissimo, ma non abbiamo nient'altro da fare. Andare a casa di Glasgow o Moretz per fare cosa? Uccidere o arrestare qualcuno? Non sappiamo dove tengono nascoste le ragazze, per quanto ne sappiamo potrebbero tenerle in qualche vecchio magazzino fuori città in qualche campagna abbandonata» Mormorai.

«sei matto, è come costituirsi! Quale criminale lo farebbe mai?» Quasi ridacchiò.

«Mike White, per sua figlia» Risposi. «e poi potrebbe anche ottenere uno sconto di pena che va dai 5 a 8 anni per aver collaborato con la giustizia. In un certo senso, va anche a suo vantaggio» Spiegai.

«Charlotte non lo farà mai e, francamente, non credo sia una buona idea» Rispose.

«ne hai una migliore?» Chiesi retorico.

Il ragazzo aprì bocca per dire qualcosa ma poi la richiuse.

«Andiamo a casa mia e pianifichiamo il tutto» Sospirò il ragazzo.

ALEXANDRA

Il giorno dopo mi svegliai rannicchiata sul pavimento in legno. Inutile dire che avevo la schiena a pezzi.

Guardai per un attimo Kenny, che ancora dormiva. Portai le ginocchia al petto e appoggia su di esse il mento.

Una lacrima solcò il mio viso. Probabilmente in quel momento piangere era l'unica cosa che potessi fare.

Mille domande mi giravano in testa: ci stavano cercando? Mio padre sarebbe venuto a salvarmi? E Justin, Jake? Saremmo mai uscite vive da lì?

Sentii Kenny mugugnare qualcosa e quando voltai il viso verso di lei la vidi intenta ad alzarsi.

«Odio questo pavimento» Sbuffò. «Odio questa situazione» Continuò.

Si alzò in piedi e cercò di raggiungere la porta. «Cosa stai facendo?» Chiesi guardandola.

«Ho sognato che saremmo andate via da qui ma non succederà mai se non faremo qualcosa» Mormorò allungando un braccio verso la porta.

«Sei bloccata dalla catena, Kenny. Non riuscirai mai a raggiungere la porta» Dissi.

«Non usciremo mai da qui se non mi lasci fare» Quasi urlò.

«Ma ti sei vista intorno? Non ci sono finestre e siamo incatenate» urlai.

La ragazza sospirò e passarono svariati secondi di silenzio prima che lei ricominciò a parlare. «Dici che ci verranno a salvare? Qualcuno..» Mormorò con voce spezzata. Le parole sembravano morirle in gola.

Mi morsi nervosamente il labbro. «Si, qualcuno arriverà. Tranquilla» Sorrisi forzata.

La ragazza tornò a sedersi e pochi minuti dopo sentimmo dei passi. Istintivamente, presi la mano di Kenny e la strinsi.

Un attimo dopo la porta si spalancò e rivelò la figura snella di Jackson.
Si avvicinò a noi e tolse la catena dal braccio di Kenny.

«Salutatevi, e presto» Disse acido.

𝘾𝙄𝘼 - 𝘾𝙚𝙣𝙩𝙧𝙖𝙡 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙡𝙡𝙞𝙜𝙚𝙣𝙘𝙚 𝘼𝙜𝙚𝙣𝙘𝙮 ➳ 𝙟𝙗Where stories live. Discover now