2. Pranzo

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Finito l'intervallo ripresero le lezioni, noiosissime come sempre. Molte volte Aurora cercava di aiutarmi in classe ma ero quasi senza speranze, a casa non studiavo molto ed in classe ero sempre mentalmente assente, anche se la mia media seppur bassa era sulla sufficienza. 

Arrivò l'ora di pranzo e come tutti i lunedì, i mercoledì e i venerdì quelli delle classi del prolungato, della quale faceva parte anche la mia, pranzavano a scuola, odiavo il momento in cui bisognava entrare in quella mensa immensa, c'era sempre troppa gente all'ingresso, eravamo tre classi divise in tre lunghissimi tavoli e molti delle altre due classe facevano la "gara" per prendersi i posti più lontani dai professori, mentre nella mia classe ormai si sedevano quasi tutti sempre allo stesso posto, io mi sedevo un po' dove capitava, a volte anche davanti ma quasi sempre infondo, anche se i più casinisti e in realtà "combina casini" erano nel mezzo.

Quel giorno per pranzo c'era la pizza, evento più unico che raro nella mia scuola e la giornate sembrava essere improvvisamente un po' meno noiosa;  anche quel giorno mi sedetti in fondo, come sempre con Elizabeth, Aurora, Andrea e Simone, si stava bene, anche se reputavo Andrea e Simone un po' stupidi, ma non in modo offensivo, simpatici come loro era difficile trovarne, anche se non passavo gran parte del mio tempo con loro.

Eli era arrivata nella nostra classe all'inizio dell'anno scolastico, ovvero della seconda media, era una ragazza un po' strana, sembrava anche un po' schizzata ogni tanto, aveva un modo tutto suo di scherzare. Aveva origini Russe e aveva i tratti della tipica ragazza russa: magra, bionda, occhi azzurro intenso e anche alta, ma arrivava da Bologna. 

Andre era un ragazzo molto dinamico e simpatico, aveva sempre la battuta pronta e riusciva con la sua ironia a strappare sorrisi un po' a tutti.

Simo era simile ad Andre, ma mento simpatico e alcune volte anche acido e sapeva diventare insopportabile.

Finito il pranzo tornammo in classe, le ore passarono con una lentezza ed una noia incredibile, ma finalmente alle 15:30 anche quella pesante e lunghissima giornata scolastica era terminata.




Questo capitolo è appositamente breve; se riesco entro oggi scriverò anche il terzo capitolo, ci saranno molte novità e alcuni personaggi nuovi.

-Baci, Debora.



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