La sua volgarità mi irrita.
La sua sicurezza ancora di più.

"Scommettiamo?" dico sfidandolo.
Qualcuno deve far scendere questo ragazzo dal suo piedistallo.

"Scommettiamo che ti scopo?"
"Che non ci riuscirai".
"Cosa ci scommettiamo?" fa lui facendomi così capire di aver raccolto la sfida.

Essendo stata io a lanciare la scommessa non posso tirarmi indietro perciò tanto vale giocare duro.

Ci penso un po' e poi sparo:
"Se perdi mi dai la tua moto".
Una bellissima Ducati rossa.
"La mia moto? Scordatelo!"

Ho capito subito che è il suo gioiello e a quanto pare ho fatto centro.
Godrò nel portargliela via.

"Cosa c'è? Hai paura di perderla? Allora in fin dei conti non sei così sicuro di vincere".
"Certo che lo sono. Nessuna donna ha mai resistito al mio fascino per molto tempo. Piuttosto se perdi cosa mi dai?"
"Quella" dico indicando la Range Rover parcheggiata davanti al cancello della scuola.

"Stai scherzando? Quella che guido io? È della nonna, ti ammazzerà se dovessi perderla" mi urla contro mio cugino Damian.
"Non la perderò, tranquillo".

"Sicura di sè la ragazza. Mi piaci. Farò di tutto per conquistarti. Comunque la macchina della nonna è salva. Devi scommettere qualcosa di tuo. Ti ricordo che TU hai preteso la mia moto, quindi spara, cosa perdi?"
"Chiedi, mi è indifferente ".

Tanto sono più che sicura di vincere.

" Vediamo... vediamo" pensa toccandosi il mento con la mano "te lo svelerò strada facendo."
"Mi fai così cretina?"
"Se te lo dicessi ora ti svelerei la sorpresa."
"Quale sorpresa?"
"Chi è realmente Adam Collins" risponde socchiudendo gli occhi e facendo un tiro di sigaretta.
"Tutti sanno chi sei".
"Sicura? Io non penso. Allora, affare fatto?"

La sua mano è tesa verso di me in attesa che io gli porga la mia, i suoi occhi sui miei che mi sfidano.

"Ok, affare fatto. Ti avverto. Per riavere indietro la tua moto una volta che sarà mia dovrai sganciare fior di quattrini, altrimenti andrà in mano ad altri visto che io non saprei cosa farmene".

"Il problema non esiste bella mia, non preoccuparti. Preoccupati piuttosto di quello che ti accadrà qualora TU dovessi perdere".

"Non lo fare!" s'intromette Ethan guardandomi preoccupato.
"Stanne fuori Foster" replica freddo Adam senza nemmeno guardarlo.
"Adam, non rompermi il cazzo, non puoi, lo sai. So cosa hai in mente. È pura follia la tua" continua il mio amico nel tentativo di convincerlo a desistere.
"La ragazza ha le palle...al contrario di te. Ti ho concesso la maggior parte del mio tempo libero, ti ho insegnato tutto. E tu? Tu hai preferito tirarti fuori e ora vorresti che tutti siano conigli come te. Sparisci infame. Allora?" mi chiede riportando lo sguardo su di me.

Ultimo sguardo di sfida mentre mi chiedo a cosa si riferisse Adam e poi la mia mano va a stringere la sua per suggellare una follia.

"Sei completamente pazza! Sai in che guaio sei andata a cacciarti?" mi urla addosso Ethan incavolato per non essere riuscito a convincermi di rinunciare alla scommessa.

"In nessun guaio" rispondo mentre mi avvio alla fermata dell'autobus "perché vincerò ".
"Tutte sicure di voi stesse, tutte sicure di vincere e poi vi ritrovate a piangere disperatamente come bambine" sbraita venendomi dietro insieme a Charlotte che invece se ne resta muta.

Mi volto verso di lui e fissandolo freddamente negli occhi metto in chiaro quello che lui non sa.
"Non piango più da quando avevo undici anni, da quando mi sono riappropriata della mia libertà, quella che mi avevano rubato brutalmente. Ho vissuto situazioni che tu neanche immagini, sola. Mi sono sempre rialzata senza piangere. Pensi veramente che un Adam Collins possa farmi paura? Dormi tranquillo, amico".

"Lui non è quello che sembra, credimi. È un folle senza scrupoli e gli hai dato la possibilità di scegliere cosa vincere in caso di una tua sconfitta. Non dovevi cazzo! Lui le donne le usa e poi le calpesta".

Non si tranquillizza il ragazzo d'altronde non sa nulla di me.

"Ethan, tranquillo, non mi accadrà nulla. Offrimi una sigaretta piuttosto, oggi non ho fumato per niente".
"Meglio. Se ci fumi tanto scompari" dice alludendo alla mia magrezza.

"Sgancia, non fare il tirchio".
"Tirchio io? Su due pacchetti al giorno che compro uno te lo fumi tu!"
"Tirchio!" gli grido contro ridendo mentre salgo di corsa sull'autobus lasciandolo lì a borbottare non so cosa sicuramente contro di me.

ETHAN 'S POV

Non ho altra scelta.
Cerco il suo numero nella rubrica del mio cellulare e invio il messaggio.

Ok, se mi vuoi sono di nuovo dei vostri.

Ha vinto.
Mi voleva dentro di nuovo a tutti i costi e ci sto tornando.

Bravo Adam, bella mossa.
La preside ti ha servito su un piatto d'argento un'occasione d'oro e l'hai saputa sfruttare al meglio.
Sai quanto Charlotte ed io teniamo a lei e ne hai subito approfittato.
Attento però perché lei è lei. Unica, impenetrabile, furba.
È la tua copia al femminile.
Non al cento per cento ma quasi.
Hai detto bene, ha le palle.

Uno squillo mi avvisa di un messaggio in arrivo. Apro
Lo sapevo che avresti fatto il famoso passo indietro. Bentornato.

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