Ma ma

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Mati: mia... mia...
Io: tua?
Mati: mia sorella...
Piombò il silenzio, spezzato solo dai suoi singhiozzi. Poi riprese:
Mati: mia sorella è stata investita... ora è in ospedale a Gela... mia mamma mi ha mandato un messaggio... devo partire e subito.
Io: ma il matrimonio...
Mati: MIA SORELLA È PIÙ IMPORTANTE!
Così dicendo corse in camera da letto piangendo. Non sapevo cosa dire.
Proprio non me ľ aspettavo.
Proprio no.

~~ Matilde's Pov ~~
Ero in camera a sistemarmi la valigia mentre Stefano arrivò e si appoggiò alla porta.
Mi fissava.
Io: che vuoi?! Non è il momento, sono scossa.
Ste: hai preso i biglietti delľ aereo?
Io: ancora no, ma sto impazzendo perchè devo fare troppe cose contemporaneamente.
A quel punto Stefano estrasse dalla tasca un foglio e me lo diede.
Io: come hai fatto ad avere due biglietti in così poco tempo?!
Fece spallucce.
Ste: ho i miei trucchetti.
Mi stupisce il ragazzo.
Senza fare commenti ricominciai a fare la valigia. O meglio, un borsone pieno di cose a caso per un paio di giorni.

...
*Arrivo Dido, tranquilla*
Eravamo in aereo direttamente il giorno dopo e cercavo di prepararmi psicologicamente alla mia reazione.
Stavamo per atterrare e stringevo la mano di Stefano a causa della mia lieve paura. Ma per mia sorella questo e altro.
Pensavo a lei, di soli 17 anni, distesa su un lettino ď ospedale. Ma la cosa che mi preoccupava di più era che Diana è sempre stata una persona molto spericolata. Fin troppo.

...

X: si, la signorina Matraxia si trova nella stanza numero 15 al terzo piano.
Senza neanche ringraziarla, io e Stefano corremmo a tutta velocità verso la camera indicata.
Per nostra sfortuna, io ho un senso delľ orientamento sotto zero e Stefano non si ricordava minimamente come ci si muoveva lì dentro. Bene. Ci eravamo persi dentro un ospedale. UN OSPEDALE.
Io: ma come si fa a perdersi in un ospedale?! COME?!

...

Io: eccomi!! Come sta Di...
Non riuscivo a credere ai miei occhi.
Avevo il fiatone per le corse che avevamo fatto per tutto ľ ospedale. E poi mi ritrovai davanti a mia sorella tutta bendata. Compresa la faccia.
Io: che... che cosa è...
Mamma: stava tornando da scuola, con il motorino, le hanno tagliato la strada e... ed è successo questo.
La indicò.
Io: ma cos'ha in faccia?
Mamma: ha preso davvero una brutta botta, ha la mascella e uno zigomo spezzato...
Nel frattempo singhiozzava. Mi faceva davvero troppa pena. Non ľ avevo mai vista piangere in tutta la mia vita.
Mi misi a sedere accanto a Diana e la guardai. Poi mi voltai verso mia mamma.
Io: è grave?
Mamma: fortunatamente non è in pericolo di vita, ma è molto ammaccata. Ma i medici dicono che tra quattro giorni potrà uscire, se le finiscono tutti gli interventi.
Io: potrete venire al matrimonio, vero?
Abbassò lo sguardo, senza rispondere.
Poi disse:
Mamma: vedremo. Faremo il possibile, te lo prometto.
Intanto bussarono alla porta e un' infermiera entrò.
Inf.: c'è una visita, posso far entrare?
Mamma: certo.
A quel punto entrò ľ ultima persona che mi aspettavo entrasse.
Ste: Posa?! Che ci fai qua Francesco?
( tan Tan TANNNNNNNN )
Posa: Di... Dido...
Ok, ok lo ammetto. Non sapevo se ero più sorpresa di vedere Posa a Gela oppure di aver sentito chiamare Diana "Dido" da lui.
Io: ma quindi tu *lo indicai* e Diana *la indicai* state...
Invece di rispondermi corse verso il lettino.
Posa: che cosa è successo?!- chiese in un tono un pò teatrale.
Io: mi hanno detto che ha fatto un incidente...
Sentii una risata.
Io: chi sta ridendo?
Diana: basta con questa sceneggiata, abbiamo ottenuto il risultato che volevamo.
Guardai sbigottita mia sorella mentre si levava tutte le fasce e le ingessature che le ricoprivano il corpo.
Io: mi spiegate cosa sta succedendo?!-chiesi anche un pò seccata.
Mi hanno fatto volare da Milano fino a Gela, mi hanno mentito sulla salute si mia sorella e soprattutto mi hanno fatto preoccupare inutilmente, non dovrei essere arrabbiata?!
Mamma: vedevamo che da un pò non avevi più contatti con noi, in particolare con tua sorella e così...
Diana: abbiamo pensato di mettere in scena un finto incidente. Volevamo vedere se davvero mi volevi bene e se avresti lasciato perdere addirittura il matrimonio pur di venire da me.
Mi voltai verso Stefano, per vedere se ne sapeva qualcosa.
Alzò le spalle. Anche lui allo scuro di tutto.
Io: non vi sembra un tantino... esagerato?- dissi con tutta la calma che avevo, anche se dentro stavo scoppiando dalla rabbia.
Diana: forse... ma in tutto questo c'è una cosa vera...
Le feci cenno di continuare.
Si avvicinò a Posa.
*Non è quel che penso, vero?* pensai.
Diana: io e Francio...
*Francio... tra poco vomito*
Diana: stiamo insieme!
Io: ma che carini! State davvero bene insieme!- mentii spudoratamente. Non li potevo vedere insieme neanche nei miei peggiori incubi. Non  stavano per niente bene insieme!!
Ma alla fine, se lei è felice, lo sono anche io. Siamo sorelle, no?
Io: beh, quindi adesso...
Diana estrasse sei biglietti aerei.
Diana: non mi perderei per nulla al mondo il matrimonio di mia sorella! Rotta verso Milano!!

Finalmente un capitolo siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!
Vi ricordo sempre che non muoio temporaneamente ma che cerco sempre di scrivere qualcosa (anche se in questo periodo ci sono state le prove comuni... sorry)
Dunque spero che questo capitolo, anche se un pò corto, vi sia piaciuto! Qua dalla vostra Mati è tutto!
Ciaoooooo ❤
Ps: vi aspettavate un capitolo troll?😂

Un Sogno Diventa Realtà // Stefano Lepri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora