Una giornata insieme

554 20 5
                                    

~~ Stefano's Pov ~~
Eravamo in quella sorta di parco da più di due ore; Mati A e Sascha stavano tutto il tempo per mano, io e la mia principessa idem, Eli e Giulia si facevano spesso il solletico a vicenda e papà teneva sott' occhio surry per evitare facesse qualche scemenza.
Giuse: tanto a voi due ci pensano le Matilde al quadrato ( le due Matilde ovvio) - aveva detto.
In quella mattinata ci divertimmo un sacco. Giocammo al gioco della bottiglia: quando dovetti fare a Sascha ľ obbligo di dover correre in mutande  per tutto il parco accettò, ma mi corse dietro minacciandomi con un pezzo di legno. Il tutto accompagnato dalle mie urla e le risate delle ragazze. Nel frattempo papà rincorreva a sua volta Sascha per fargli smettere di minacciarmi.
In poche parole, era tutto un caos tra urla, risate e corse varie.
Quando Sascha la smise di rincorrermi avevamo entrambi il fiatone. Matilde aveva le lacrime agli occhi e non capivo il perché, visto che ci stavamo divertendo.
Io: Mati c'è qualcosa che non va?
Mati: qualcosa che non va?! Io sto letteralmente piangendo dal ridere! Eravate divertentissimi!
E scoppiò di nuovo in una fragorosa risata. Mi misi a ridere pure io. Era tutto inutile, la sua risata è troppo contagiosa.
Piano piano la risata contagiò tutti noi senza risparmiare nessuno.
Giuse: ok...ok dai basta ľ ultima persona e basta.
Mati: io! Io! Dai papà! Scelgo verità!
Giuse: d'accordo... elencami tutte le cose che ti hanno permesso di essere felice.
Mati: oddio sono tante... però le principali sono la mia famiglia, le mie migliori amiche e il mio principe!
Io a quelle parole non potei resistere. Abbracciai la mia principessa come segno di ringraziamento, lei sorrise e io ricambiai. Era una cosa meravigliosa che io facessi parte di una felicità della sua vita. Davvero meravigliosa.
Sascha: raga, si è fatta 'na certa. Io ho fame.
Io: anche io!
Mati: no è diverso: tu hai sempre fame!
Io: facciamo finta che ne ho solo ora. Dove andiamo?
Mati: che ne dite di prendere un toast e poi far vedere il lungomare ai Mates, ragazze?
Cinzie: ci stiamo!
Mates: è bello il vostro mare?
Mati: anche se è dicembre, oggi c'è una giornata splendida. E quando c'è sole il mare è stupendo.
Mates: d'accordo andiamo!
Andammo prima nel centro storico della città per prendere il nostro toast e poi andammo al lungomare. Aveva ragione Matilde: il mare era davvero fantastico. Era limpido, azzurro e splendeva alla luce del sole. Camminavamo sulla sabbia morbida e sottile della spiaggia, mano nella mano io e lei. Anche se ero cosciente del fatto che c'erano anche i miei e i suoi migliori amici, per me c'eravamo solo io e la mia metà. La guardai e sorrisi.

•• Alle 19.30 dello stesso giorno ••
Gli altri Mates avevano prenotato un b&b vicino casa di Matilde, io andavo a dormire da lei nella solita stanza degli ospiti. Ci salutammo e ognuno andò a casa propria per ultimare i preparativi natalizi. Infatti era il 22 dicembre, e io ancora non sapevo con chi passare il Natale. Lo passavo come al solito dai miei o da Mati? Non lo sapevo, aspettavo mi dicesse qualcosa lei.
Appena arrivati a casa, Matilde mi fece la domanda che tanto desideravo mi chiedesse:
Mati: perchè non chiedi ai tuoi di venire qui e festeggiare il Natale insieme? Ormai è come se fosse una seconda famiglia per me. E il Natale si passa insieme alla propria famiglia.
Io: sei sicura? Tuo padre ha molti fratelli, anche se siamo solo quattro, potremmo occupare tanto spazio!
Mati: non dire stupidaggini!! E sarà anche un' occasione per conoscerci tutti.
Io: sicura al 100%?
Mati: al 188%!
Io: d'accordo! Informo subito i miei!

Ecco la seconda parte del capitolo precedente! Sembrano tutti e due un pò corti, ma insieme sarebbe venuto un capitolo di 1100 e passa! Comunque dalla vostra Mati è tutto!
Ciaoooooo

Un Sogno Diventa Realtà // Stefano Lepri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora