Capitolo 1-parliamo di me

42.5K 773 165
                                    

La mattina sentii la sveglia suonare.

Mi voltai dal lato del comodino ,con gli occhi socchiusi ,e mi resi conto che erano le 6.30 di mattina.

Lasciai stare e mi rigirai dall'altra parte.
Dopo pochi minuti le mie orecchie dovettero sopportare di nuovo il rumore assordante della sveglia.

Mi girai e la spensi.

Come ogni mattina la mia voglia di alzarmi era pari a zero e non mi andava di aprire i miei occhi con la luce puntata sul viso.

Diciamo che il sole bacia i belli già a prima mattina.

" Jacob svegliati o perderai l'autobus! " era mia madre ovviamente.

Ah scusatemi,mi chiamo Jacob Rucklif e ho 19 anni. Vivo da quasi due anni solo con mia madre a causa del divorzio tra i miei genitori e mia sorella di 17 anni sin dal primo giorno decise di andare a vivere con mio padre. Nonostante la situazione però vengono a farci compagnia alcuni giorni della settimana, quando hanno tempo libero.

Mi mancano molto, sia lei che urlava contro di me per gli scherzi che le facevo sia papà che ogni mattina chiedeva a mia madre di allaciarli la cravatta.

Ma ritorniamo al punto di prima...

" Mamma non faccio tardi, prendo la macchina" risposi con voce rauca e assonnata.

" No! Oggi la prendo io per andare a lavoro, quindi non la puoi usare! ".

Ecco, immaginavo. Ogni volta che ho intenzione di guidare la prende lei.

Mia mamma lavora in un'azienda famosa e passa la maggior parte del suo tempo lì, nel suo ufficio.
Tutto ciò mi permette di fare ciò che voglio e mi va benissimo.
Posso dire però che anche quando lei è presente in casa io penso lo stesso sempre a me stesso e ad andare dove mi pare.
Ogni sera ho bisogno di andare nei locali per divertirmi e rimorchiare qualche ragazza con cui passare la nottata.
Modestamente sono un bel ragazzo e la maggior parte delle donne cade ai miei piedi facendomi qualsiasi tipo di richiesta e ovviamente le accontento.

Mi alzai per farmi una doccia veloce e indossare subito dopo una maglia nera abbinata con un jeans chiaro e delle Jordan nuove.

Sono un ragazzo con gusti molto semplici e che ama dei colori molto facili da abbinare.

Scesi rapidamente le scale perché ero in ritardo, mi sedetti al tavolo per bere la mia tazza di latte con il cacao e subito dopo presi il mio zaino rosso in modo da essere pronto per uscire da casa.

Quel giorno, come al solito, lo zaino era leggerissimo perché conteneva soltanto un quaderno e una penna e da ciò potete capire che lo studio non è una mia grande passione.
Passo la maggior parte del mio tempo a fare altre attività, a dedicarmi allo sport e alla cura del mio fisico, e a stare in compagnia dei miei amici.
Per quanto riguarda lo studio faccio il minimo indispensabile per superare l'anno scolastico.

" Sto andando via mamma" la salutai con voce più alta.

"Ciao,comportati bene! ".

Mi diressi alla fermata e dopo cinque minuti l'autobus arrivò.
Salii e mi sedetti vicino una ragazza.

Arrivato a scuola, salutai i miei amici.
Siamo i più fighi della scuola,siamo popolari e le ragazze fanno di tutto per stare con noi.
Passai 3 ore fuori dalla classe,un'ora fui buttato fuori dalla mia prof di matematica e l'ultima ora andai nel corridoio,cercando di parlare con una ragazza.
Da lontano vidi una bella ragazza così mi avvicinai a lei,
"Hei bellissima" le dissi.
"Ciao bel fusto"mi sorrise maliziosamente.
"Che fai qui sola? Vorresti compagnia?"Dissi per provocarla.
"Dovrei fare delle fotocopie per la mia classe, ma non ci riesco" disse .
Io sapevo farlo.
Mi avvicinai a lei, mettendomi da dietro e tenendo il suo fondoschiena vicino a me,vicino ai miei pantaloni.
Le piaceva la situazione , si vedeva.
Aveva i capelli biondi e gli occhi chiari,era ben dotata.
"Si fa così...fatte tutte le fotocopie,non ci vuole niente"le dissi sorridendole.
"Grazie,come ti chiami?"mi chiese .
"Jacob piacere, e tu?"
"Jassie"rispose.
"Come posso ringraziarti bel fustaccio?"mi chiese,provocandomi.
Mi avvicinai a lei. "Beh lo sai...?"la guardai malizioso.
Mi baciò e io approfittai per appoggiare le mani sul suo fondoschiena,stringendolo.
Si staccò da me, "Grazie piccola."
Mi diede un fogliettino con il suo numero di telefono e mi fece l'occhiolino,se ne andò. Nel frattempo vidi una ragazza che ci stava guardando dall'inizio. Era davvero bella, era mora con gli occhi scuri,messa bene anche lei.
Appena vide che mi girai verso di lei,fece finta di niente e se ne andò.
Finita scuola me ne andai a casa.
"Mi sono rotto le palle di questa scuola di merda!"parlando ad alta voce da solo.

-SPAZIO AUTRICE-
CIAO A TUTTI,VI PIACE IL PRIMO CAPITOLO?
COMMENTATE QUI SOTTO.FATEMI SAPERE .GRAZIE TANTISSIMO.

SE VI INTERESSA,DA POCO HO INIZIATO A SCRIVERE UN'ALTRA STORIA ,SE SIETE INTERESSATI ANDATE SUL MIO PROFILO E BUONA LETTURA.

SE VI INTERESSA,DA POCO HO INIZIATO A SCRIVERE UN'ALTRA STORIA ,SE SIETE INTERESSATI ANDATE SUL MIO PROFILO E BUONA LETTURA

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
La mia nuova Babysitter.Where stories live. Discover now