1. Tentazioni

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«Chi sono quelli? », avvertii lo sguardo della ragazza posarsi sulla mia schiena, mentre prendevo posto insieme agli altri attorno al nostro solito tavolo. 

« Loro sono i Cullen », rispose svogliatamente la sua amica, cercando di liquidare l'argomento in fretta, « Si sono trasferiti qui circa un paio di mesi fa... stanno sempre per i fatti loro, non so dirti molto. », concluse con un sospiro.

Fingendo di ammirare le grigie e tristi pareti della mensa, mi concessi una rapida occhiata in direzione delle studentesse di cui avevo origliato la conversazione. Una delle due era Jamie, frequentava il corso di biologia insieme a me, ma non ci avevo mai parlato a lungo; l'altra, invece, doveva essere la nuova arrivata, appena trasferita dalla California. Era una ragazza minuta dai lunghi capelli biondi; stava ancora guardando dalla nostra parte, così i miei occhi incontrarono i suoi, di un azzurro intenso, acceso di curiosità. Le si leggeva in faccia che la risposta della compagna non l'aveva soddisfatta e che presto o tardi sarebbe tornata all'attacco nell'intento di carpire altre informazioni, ma ciò non mi riguardava né interessava. Tornai a prestare attenzione al resto della famiglia: zio Emmet e zia Rose stavano seduti dalla parte opposta del tavolo, ridendo e scherzando tra loro, mentre zia Alice e zio Jasper sembravano impegnati in una strana conversazione silenziosa, fatta di sguardi e piccoli movimenti del capo. Io ero rimasta seduta tra mia madre e mio padre, che stavano ancora organizzando i dettagli del nostro imminente viaggio a Forks. Ormai erano già passati sei anni da quando avevamo lasciato la città, ma tornavamo almeno una volta al mese per fare visita al nonno. Mi mancava Charlie e mi dispiaceva non poterlo vedere spesso. Dopo essere stati in Alaska per un po', avevamo deciso di trasferirci a Gold Beach nell'Oregon, paese che, stando alle accurate previsioni di Alice, avrebbe presto conosciuto il periodo più piovoso della sua storia. Nonno Carlisle non aveva faticato a trovare lavoro in ospedale, nonna Esme continuava a ristrutturare case e Jacob aveva preso in gestione una vecchia carrozzeria insieme a Seth e Lea, mentre noi avevamo deciso di fingerci studenti liceali. Senza accorgermene, mi lascia sfuggire un sospiro.

«Cosa c'è, tesoro? », mi chiese mia madre, sempre attenta ad ogni mio cambio di umore.

«La scuola è più noiosa di quanto pensassi. », sentenzia in tono lamentoso. Ormai mi ero già pentita di aver insistito tanto per poter iniziare anch'io il liceo. Era molto più interessante stare a casa e studiare insieme al nonno.

Mio padre, ovviamente, non si fece sfuggire quel pensiero. « Questo è perché tu sei più intelligente delle ragazzine della tua età, ma vedrai che Carlisle troverà sempre il tempo per studiare con te e insegnarti cose nuove ». Il tono di papà era dolce e il suo sguardo comprensivo; evidentemente anche lui si annoiava a morte in quel posto. Trattenne a stento una risata, avevo colto nel segno.

«Dai mangia, prima che finisca la pausa pranzo », mi incoraggiò, esasperato, spingendo verso di me il vassoio pieno di cibo. Io mi limitai ad annuire, scelsi un pezzo di pizza e gli diedi un morso, prendendo poi un generoso sorso di coca cola direttamente dalla lattina. Il cibo della scuola non era male, ma niente di eccezionale. La pizza era incredibilmente gommosa, il gusto però era accettabile.

La dieta da umana mi teneva in forze, anche se ormai sentivo il bisogno di bere un po' di sangue; era passato troppo tempo dall'ultima volta che avevo accompagnato i miei genitori a caccia. Fortunatamente i boschi intorno al paese brulicavano di prede succulente e sapevo che mamma e papà sarebbero andati presto a nutrirsi in vista del viaggio a Forks.

«Presto, presto o faremo tardi in classe! », la voce squillante di Alice interruppe i miei pensieri, cogliendomi di sorpresa. La zia guardò di traverso il mio pezzo di pizza mangiucchiato a metà, perciò mi sbrigai a finirlo in un paio di bocconi e mi incamminai verso l'uscita, riportando anche a posto il vassoio vuoto. Gli altri membri della famiglia, invece, buttarono in modo disinvolto i loro avanzi nella pattumiera, cercando di non far notare che effettivamente non avevano toccato cibo.

HARVEST MOONWhere stories live. Discover now