Capitolo 25

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Alex's Pov




Ma perché le persone non si fanno mai gli affari loro? Vorrei tanto saperlo.

So che Aislin non l'ha fatto con malizia,ma in quel momento ero troppo arrabbiato con tutto e tutti per poter capire l'innocenza di quelle domande.

So che ho fatto un casino con lei,ne sono più che consapevole ma non appena mi ha fatto quella domanda i ricordi hanno cominciato a sovrastare tutto nella mia testa per poter ragionare prima di agire e compiere azioni di cui mi sarei pentito,come in questo caso.

Non credo che mi perdonerà facilmente per come l'ho trattata,lei è troppo testarda ed orgogliosa per poter passare sopra una cosa del genere con troppa facilità.

Credo sia andata nel parco qui vicino perché non può essere andata lontana e non si potrebbe permettere di saltare lezione sapendo che chiamerebbero a casa.

Cammino velocemente verso il parco e dopo aver girato per dieci minuti la trovo in un posticino più appartato che balla.
Non sapevo nemmeno che lo facesse ma nonostante questo devo ammettere che ha talento,balla in un modo spettacolare,un modo in cui ti ci puoi solamente perdere.

Si leva le cuffie che teneva fino a due secondi fa e si guarda intorno come per accertarsi che nessuno l'abbia vista.

Non sono sicuro di volerle andare a parlare perché non so come reagirebbe nel vedermi,perciò decido di restare nascosto ed aspettare che se ne vada.

"Sei diventato anche uno stalker adesso?"chiede spuntando dietro l'albero e facendomi prendere un colpo.

"Ehm..io-io..non-"non so cosa cavolo inventarmi.

Ma come diavolo mi ha visto?

"Tranquillo ho capito."dice facendomi segno di stare zitto.

Si gira e se ne va.

"No aspetta Aislin"dico fermandola.

"Che c'è?"mi dice bruscamente.

"Io non volevo trattarti così"le dico

"Però lo hai fatto"

"Ma io non volevo"

"Ma lo hai fatto"ribatte ancora.

"Ti ho già detto che non volevo,scusami"

"Senti Alex anche a me dispiace essermi impicciata negli affari tuoi ma non so,ti ho visto strano ultimamente e mi sono preoccupata quando ti ho sentita parlare al telefono in quel modo pensavo che in un modo o nell'altro tutto derivasse da quella telefonata e da ciò che si nasconde dietro."dice facendomi abbassare lo sguardo.

"Che sta succedendo Alex? Più passo del tempo con te e meno mi sembra di conoscerti,anche se ci conosciamo da una vita non so nemmeno quale sia il tuo hobby,ne il tuo cibo preferito,saranno esempi banali ma sono fondamentali per costruire un rapporto in un amicizia"

Mi siedo a terra,perché ha ragione,ha davvero ragione,lei non sa nulla di me e io non so nulla di lei e credo che adesso sia ora di conoscerci veramente.

"Vieni con me"dico porgendole la mano.

Adesso non ho davvero voglia di raccontare cosa stia succedendo,ma sono certo che prima o poi lo farò,adesso lei deve conoscere un po' il vero me,il me che solo poche persone conoscono.

"Dove andiamo"mi chiede dopo essere saliti sulla mia moto.

"A casa mia e non ti preoccupare per le lezioni tanto loro chiamano sempre il giorno dopo a casa,basta che domani mattino tu porti una giustificazione e tutto sarà risolto"

"Oh beh wow"dice ridacchiando.

"Tieniti forte"le dico prima di partire a tutta velocità.

****

Scendiamo dalla moto ed entriamo nel mio appartamento.

La ho portata qui perché entrando in questa casa lei capirà molte più cose su di me di quanto io possa dire a parole.

Apro la porta e mi sposto per farla entrare.

"Vivi da solo?"chiede guardandosi attorno.

"Si"

"Ma hai solo diciassette anni!"dice quasi urlando.

"Lo so ma ho spiegato il motivo e mi hanno dato il permesso perché alla fine manca solo un anno e divento maggiorenne"spiego brevemente sperando che non faccia più domande sulla questione.

"Ah...e posso sapere perché non vivi con i tuoi genitori?"

Stringo i pugni a quella domanda e lei sembra accorgersene.
Si avvicina pian piano a me e mi prende le mani e fa per aprirle.

"Cosa sta succedendo Alex ?"mi chiede guardandomi dritta negli occhi.

Mi accascio a terra e lei fa lo stesso,prendo le mani e me le metto fra i capelli tirandoli leggermente.

"Mio padre è in carcere e mia madre beh mia madre è una stronza non gliene importa nulla di me,a lei importano solo i soldi." Butto lì.

"Io-io-oh mio dio Alex,io non volevo,non credevo che dietro si nascondesse tutto ciò,perciò l'altro giorno stavi gridando con tua madre deduco quindi "annuisco.

"Si mi aveva chiesto di tornare da lei,ma non ne ho intenzione,lei mi vuole solo sfruttare per qualsiasi cosa"

Non dice nulla in e silenzio si avvicina a me e mi abbraccia,non me lo sarei mai aspettato dopo che nemmeno un ora fa le ho gridato contro.

Ma lei adesso è con qui con me e questo mi basta.

Mi basta sapere che lei ci sarà,per tranquillizzarmi.

*****

Salvami tuWo Geschichten leben. Entdecke jetzt