25. Prima della nascita

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Quasi tutti si saranno chiesti almeno una volta cosa ci sia dopo la morte, a cosa si va incontro dopo il trapasso, che cosa si prova, che cosa ci aspetta...

Pochi però tendono a chiedersi cosa ci sia prima della nascita, o meglio, prima del concepimento.

Per quanto la scienza possa negarlo, esiste, a mio parere, da modesto scienziato da strapazzo della città, un'anima, la nostra essenza...e il corpo, la carne, sono solo un contenitore, una specie di scatola che ci contiene.

Noi siamo l'acqua, il corpo è il bicchiere che ci tiene integri.

Ma mi sto dilungando...

La mia esperienza dimostra che la nostra anima viene "inserita" nel nostro DNA prima della nascita, e che viene contenuta dal nostro corpo fino alla nostra morte.

Dove andrà dopo per ora non ci riguarda, ma forse, ciò che sto per dirvi spiega entrambe le cose.

La vera domanda che mi sono posto è dove sia stata prima di arrivare sulla terra.

Grazie all'ipnosi sono riuscito ad avere qualche risposta, ma troppo vaga per riuscire a capire qualcosa.

Ma voglio raccontarvi una mia esperienza riguardo ad essa davvero interessante:

Era solo una ragazzina.

Poteva avere 15 o 16 anni.

Si offrì per soldi al mio esperimento, io accettai, a patto che non facesse parola con nessuno.

La feci sedere sulla sedia elettrica, spenta ovviamente, usavo quella per l'ipnosi perché aveva una comodità particolare, necessaria per una cosa del genere.

Iniziai a dondolare l'orologio d'oro davanti alla ragazza, che lentamente rasserenò il volto fino a quasi pietrificarlo.

L'orologio ondeggiava ritmicamente davanti al suo volto di marmo, e i riflessi giallognoli che emetteva si riflettevano ondeggianti sulla parete adiacente.

Stava per entrare nella fase REM.

Così iniziai a dirle di tornare indietro con i ricordi, dicendomi ciò che vedeva.

Mi diceva: Tutto nero, Tutto nero,

Non so se perché ricordasse l'utero della madre, o non riuscisse a ricordare. Ma passarono quasi due ore, continuava a ripetere roboticamente:

Tutto nero, Tutto nero...

Stanco mi appoggiai al muro della stanza. L'errore più grande della mia vita.

Le otto manovelle della sedia elettrica erano proprio dietro di me.

Il sonno non mi fece fare un atto lucido, e nell'impeto di abbassare la manovella la ruppi.

La seria emetteva una luce biancastra e un forte ronzio, mentre la ragazza era tremante sulla sedia in apparente stato di convulsioni.

Ma ciò che mi turbò furono le sue parole serene, come se non volesse che interrompessi l'ipnosi.

Vada avanti, vedo qualcosa.

Credevo addirittura fosse morta. Ma mi disse di aver visto i suoi genitori insieme, e il suo corpo allontanarsi verso l'alto.

Stava tornando indietro. Ce l'avevo fatta.

Credevo stesse andando tutto bene. Quando la ragazza si mise a urlare.

Continuavo a chiederle di fermarsi, di dirmi cosa vedeva. Ripeteva solamente di vedere una faccia bianca. Lo gridava con tutta l'aria che aveva nei polmoni.

Diceva di un tempo infinito, di poter tornare indietro con la mente, ma di vedere sempre "io creatore".

Provai a scollegare la sedia elettrica, ma era programmata proprio per non fare ciò.

Alla ragazza iniziò ad uscire sangue dal naso.

Continuava ad urlare, diceva di farlo smettere di parlare. Di avere visto l'origine del tutto. Almeno ricordo solo questo.

Dio benedica quel black out.

La macchina si spense, ed il corpo morto della ragazza cadde fumante a terra, scuro di fuliggine.

Non riuscii a collegare ciò che mi disse.

Fu troppo vago.

La faccia bianca è tutto ciò che ne ha descritto.

Un lui, un lui che ci crea.

Un qualcosa di orribile, un qualcuno di malvagio e orripilante.

Ma soprattutto.

Se è lui che ci ha creati, è lui che troveremo dopo?

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