Un mare di lacrime

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Sapete non so bene da dove cominciare, contando che credo sia la prima volta che parlo apertamente di questa storia, nella quale sono successe talmente tante cose che penso sia impossibile non lasciarne indietro qualcuna...
In ogni caso comincerò dal principio:
dovete sapere che la mia famiglia era composta dai miei genitori, i miei due fratelli grandi di nome Luca e Marco, rispettivamente 13 e 15 anni, un fratellastro ancora più grande di nome Daniel, 17anni, mia nonna materna, i miei due nonni paterni ed infine io, di 10 anni.
Dico "era" semplicemente perché attualmente la composizione della mia famiglia è abbastanza diversa da allora, ma non rimango a dilungarmi troppo nelle spiegazioni.

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È iniziato tutto verso la fine di settembre, vicino al compleanno di mio fratello Marco.
Per tutto il mese nell'aria c'era stata una tensione fortissima, solo che io e Luca, piccoli e ingenui com'eravamo, non l'avevamo colta.
L'unico che sapeva già tutto prima che accadesse era Marco, che ripensandoci per tutto settembre era stato più cupo e triste del solito; se solo avessi saputo che la nostra vita stava per stravolgersi completamente non l'avrei lasciato metabolizzare il tutto da solo...
E quindi si, il giorno 20 settembre verso le 5 del pomeriggio,  i miei ci radunarono in soggiorno e ci dissero che stavano per separarsi.
Inizialmente pensavo stessero scherzando, io non potevo crederci, no, non poteva succedere proprio a me, NO.  Per anni avevo assistito alla separazione e ai divorzi dei genitori dei miei migliori amici, ma mai e poi mai avrei pensato che sarebbe accaduto a me..
Tutto a un tratto tornai alla realtà,  Marco con gli occhi arrossati stava uscendo di casa, per lui era troppo non poteva rimanere lì neanche un minuto in più; Luca era scoppiato a piangere, non gliene fregava niente di trattenersi, non era importante in quel momento; mia madre era in piedi, appoggiata al muro, con occhi e naso arrossati, aveva delle lacrime che le rigavano il viso, e diceva qualcosa, non ho idea di cosa, non la stavo ascoltando molto, riuscì a capire solamente "andrà tutto bene ragazzi, non cambierà nulla"; arrivò il turno di mio padre, il mio eroe, che era sempre stato la persona più forte del mondo per me, quello che non avevo mai visto crollare, anche quando tutto andava male.. e che in quel momento invece non esisteva più, era rimasta solo una sagoma scura, ripiegata su se stessa, seduta su una sedia a lato del tavolo.. non lo riconoscevo più. Stava piangendo, non lo avevo mai visto piangere, e quella volta fu come una coltellata nello stomaco, la mia ancora di salvezza aveva appena ceduto, e non mi rimaneva niente, se non piangere e sperare che tutto si sarebbe sistemato e che sarebbe andato per il meglio, ma non era così... Quello era solo l'inizio di una serie di incubi che non augurerei a nessuno...

La mia storiaWhere stories live. Discover now