Chapter 28 - Repeating Days

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Sciolsi l'abbraccio e mi avvicinai a Cole con l'intenzione di aiutarlo, per distrarre la mente.
"Vedo che vi siete chiariti" mi sorrise, sincero.
Mi sentii così in colpa.
Il moro si trattenne giusto per il pranzo, ma gli domandai di poter rimanere da solo per il resto del pomeriggio.
Quell'angelo non poteva far altro che acconsentire.

La mia testa era in confusione totale. E una serie di emozioni contrastanti si accavallavano nel mio stomaco.
Mi chiusi in camera a fare l'unica cosa che mi usciva davvero bene, e in cui non ero solito combinare casini. Comporre.
Afferrai la chitarra e mi sedetti in terra, tenendo di fronte a me un foglio e una matita.
Il testo fu la prima cosa che mi uscì naturalmente, e le note a seguito. I miei pensieri su un pezzo di carta, nient'altro.

Durante le prove successive piansi.
Piansi. Perché quella canzone me la sentivo dentro, sotto la pelle, dentro le vene, formicolava nello stomaco.

Climb the stairs to your apartment
Just to see you holding him
You try to tell me that it's nothing
So I keep coming back again

You're looking right in my eyes and I know that you're lying
When you say that you're mine and there's nobody else
But even when we fight, I can't stop from loving you
You know we can't be friends, I guess this is how it ends

Cantavo con tutto il fiato che avevo nei polmoni, con tutta l'energia che avevo in corpo.

Driving home I'm empty-hearted
Broken pictures on the floor
And when I thought that it was over
I see you standing at the door

I'm looking right in your eyes and you know that I'm lying
When I say that I'm fine, there'll be somebody else
But after all this time, I can't stop from loving you
You know we can't be friends.
Can I taste your lips again?”

Non resistetti all'impulso di voltarmi verso Riker che sembrava dare troppa importanza al testo.
Il punto è che quell'importanza ce l'aveva, ma ammetterlo era troppo doloroso.

All I ask, please don't lie
'Cause this time, I won't come back home to you
Repeating days, where we stay
It's okay 'cause this time is ours to fade

Riportai lo sguardo di fronte a me, ignorando gli occhi che bruciavano per le lacrime imminenti.

But even when we fight, I can't stop from loving you
You know we can't be friends.
Can I taste ..your lips ..agai-?”

Stavolta la mia voce cedette, e fui costretto a chiedere ai ragazzi una pausa, prima di catapultarmi fuori dal seminterrato.
Raggiunsi la cucina e riempì un bicchiere d'acqua con cui mi bagnai appena le labbra.
In pochi secondi mi ritrovai con la testa china sul bancone e le lacrime agli occhi. Cosa mi stava succedendo?

Riker era tornato ad annebbiare i miei pensieri, travolgendo tutti gli altri, tutto il resto..
E parlando di quest'ultimo..
"Ross?"
"Vai via, per favore" tentai di mantenere la calma.
Mi si avvicinò cingendomi la vita. Io mi irrigidì immediatamente.
"Riker, ti prego.." soffocai un singhiozzo "..ti prego"
Volevo solo che si allontanasse, perché sopportare di essere così lontani pur essendo così vicini sarebbe stato troppo; invece sentì le sue labbra sfiorare il mio collo.
"Ti voglio bene" sussurrò.
Un colpo al cuore. Una lama dritta nel petto.
Mi voltai di scatto verso di lui, con gli occhi ancora rossi e umidi.
"Io no" affermai guardandolo dritto negli occhi. Gli stessi occhi nocciola che mi rapirono anni prima.
Dissi di no semplicemente perchè quello che provavo non aveva nulla a che vedere con un semplice 'ti voglio bene'.
Presi fiato, e coraggio insieme ad esso, e senza pensarci troppo mi tuffai sulle sue labbra..

Love Hasn't RulesWhere stories live. Discover now