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Dopo aver attentamente ascoltato i miei farneticamenti Miiko si alzò dal letto, vestendosi rapidamente. Si stava ancora infilando una scarpa quando mi trascinò nella sala del cristallo.
“Adesso datti una calmata, e spiegami tutto per filo e per segno.”
Si stringeva ancora la cintura quando improvvisamente suonò una campanella che non avevo mai notato.
A poco a poco arrivarono tutti: Nevra, Valkyon, Leiftan, Keroshane, Ykar, Alajea e pure Chrome. Karenn arrivò per ultima, strisciando i piedi.
Tutti mi guardavano con occhi pietosi. Lo sguardo di Valkyon mi trafiggeva alle spalle, Nevra voltava la testa, combatteva con sé stesso, doveva essere tutto il sangue a fargli effetto.
Presi fiato, e ancora ansimando raccontai tutto.
“Eravamo nella foresta quando ho chiesto a Ezarel di aiutarmi a trovare Cryllis, per chiedergli se lui avesse notato qualcosa. Cryllis voleva parlare con Ezarel e si sono allontanati da me. Io ho aspettato, ma è calata la notte. Lo stavo cercando, ma le hamadryadi mi hanno attaccato. Allora me ne sono andata in fretta, ma mi sono imbattuta in un blackdog.”
Nessuno però mi stava più ascoltando da un pezzo. Miiko mi guardava infuriata e anche senza il suo bastone, sprigionò più di una fiamma dalle sue mani.
“TU! Sei venuta fin qui è ci hai svegliati tutti per uno stupido scherzo di Ezarel?!”
“Ezarel è scomparso, non è uno scherzo!”
“Lo conosciamo tutti molto meglio di te, deve essere una delle sue trovate! Domani aiuterai Jamon a pulire le celle, magari ti passerà la voglia di credere a tutto quello che credi di vedere!”
Tutti intorno a Miiko parlottavano, erano bisbiglio di assenso. Ancora una volta nessuno era disposto a credermi; mi voltai verso Valkyon, cercando la sua approvazione, ma quando i miei occhi si scontrarono con i suoi lui girò la testa, non ricambiato la mia occhiata.
Sentii le lacrime farsi strada lentamente, andando a riempirli gli occhi. Con la vista offuscata presi coraggio.
“VOLETE ASCOLTARMI?! Non avete capito un alla parola di quello che ho detto?! Ezarel sarà anche l'elfo che tutti conosciamo, ma credete davvero che per un suo stupido scherzo avrebbe lasciato che mi facessero questo? E anche se fosse così…così, credete davvero che non sarebbe intervenuto quando sono stata assalita da un blackdog?!”
Miiko impallidì.
“Si Miiko, un blackdog. E con questo l'ho ripetuto tre volte, ma non vi degnate mai di ascoltarmi! Sono stufa di preoccuparmi per della gente che non si fida di me! Io adesso torno la fuori a cercarlo, voi fate quello che vi pare!”
Me ne andai quindi dalla sala, senza dire una parola di più. Le lacrime mi rigavano il volto e bruciavano a contatto con i tagli. Eweline cercò di bloccarsi in mezzo al corridoio, ma la schivai senza tanti complimenti.
“Hai bisogno di cure!”
“Ho qualcuno da salvare.”
Continuai a camminare fino alla porta, dove ripresi il mio martello, per poi uscire di nuovo in direzione della foresta.
Corsi fino alla radura di Yvoni, dove avevo perso le tracce di Ezarel l'ultima volta. Non ero mai stata nella foresta fino a tarda ora. Non da sola almeno.
Chiusi gli occhi e inspirai. Un attimo dopo Valkyon e Nevra erano al mio fianco.
“Potevo farcela da sola, potevate tornare ai vostri letti, se erano davvero più importanti di Ezarel.”
“Smettila Ghirsh.”
“Miiko ha svegliato tutto il Q.G. stiamo pattugliando l'intera foresta.”
“Oh…”
Un momento di silenzio imbarazzante. Mi passai una mano sul volto, asciugarmi lacrime sudore e sangue in un solo movimento.
“Nevra, lo senti il suo odore?”
“Che è, mi hai preso per un cane?”
“Non hai una sorta di super fiuto per il sangue?”
“In questo momento l'unico odore di sangue che sento è il tuo, messa come sei al momento. Comunque ho semplicemente dei sensi più acuti dei vostri, mica chissà quali superpoteri. Ma ho un buono spirito d'osservazione, e quei rami sono stati spezzati.”
“Sono stata io, quando quelle dannate piante mi hanno attaccato facendomi questo.”
“Maledette? Dobbiamo dare fuoco all'intera foresta?”
“Assonnate, ma guarda caso ora che ci siete anche voi non hanno nulla da dire.”
“Cerchiamo Ezarel. Nevra, vai per di là, io e Ghirsh setacciamo questa zona.”
“Valkyon, credo sia meglio dividerci in tre aree, sarà più efficace e rapido.”
“Ghirsh, tu sottostai ai miei ordini e ringrazia se non ti mando di volata in infermeria nelle condizioni in cui ti trovi. Devo poterti proteggere, lo sai.”
Sbuffai sonoramente, provocando una risatina in Nevra.
“Andiamo.”
Quest'ultimo si coprì il volto con il cappuccio, sfoderando un pugnale.
“Nevra.”
Valkyone lo richiamò indietro.
“Qualsiasi cosa sia, Miiko ha detto di non aver nessuna pietà.”
Con un segno del capo Nevra sparì tra le fronde degli alberi.
Seguii silenziosamente Valkyon ancora più profondamente nella foresta.
*Crack*
Ancora uno scricchiolio di foglie, questa volta più pesante.
“Valkyon, hai sentito?”
“Non è nulla, tranquilla.”
*Crick*
“Valkyon, questa volta?”
“Ghirsh, non stai entrando in paranoia?”
“FIDATI DI ME!”
Un susseguirsi rapido e improvviso di scricchiolii, vidi Valkyon farsi attento.  Un branco di blackdog ci fu addosso in un attimo.
“Ghirsh, dietro di me.”
Lo guardai un attimo negli occhi, per poi afferrare il mio martello.
Ci difendemmo al meglio. Era estenuante e i blackdog erano troppi.
Anche se l'ultima volta non era servito a nulla, decisic di riprovare: impugnato il martello a due mani, e con tutta la forza che avevo in corpo lo sbattei pesantemente a terra. Mi sembrò che il terreno vibrasse e un attimo dopo tutti i blackdog se ne stavano andando, con la coda tra le gambe.
Le ginocchia si portarono sotto il peso del mio stesso corpo, e caddi a terra violentemente, facendomi del male. Ero ancora aggrappata al martello, con le lacrime agli occhi e la mano di Valkyon sulla spalla, quando senti mo un gemito sommesso.
“Valk'…”
Lo guardai negli occhi dorati, dapprima preoccupata, poi con sempre più sollievo. Il ragazzo mi guardò preoccupato, probabilmente per il mio stato, ma subito dopo mi lasciò li in mezzo alla radura, per sparire tra le foglie. Tornò poco dopo con un Ezarel esausto tra le braccia.
“Chiama Nevra, per favore.”
“E come dovrei fare?”
“Vallo a cercare.”
“Valkyon, non riesco ad alzarmi.”
“Dannazione…”
Mi guardai le mani, erano sporche di sangue: le gambe non rispondevano più ai miei comandi, non le sentivo parte del mio corpo. Scorsi un taglio e vi passai le dita dentro, costringendolo a riprendere a sanguinare, urlando di dolore. L' eco dell'urlo fece il giro della foresta e ritornò a me: ora, oltre all'odore del sangue ormai secco di Ezarel, la radura aveva anche il mio, Nevra, soprattutto dopo il mio urlo, ci avrebbe ritrovati.
“Tu sei matta, matta da legare.”
“Per la missione…”
“Ghirsh, stai perdendo le forze? Rimani sveglia, ti prego.”
“Si…”
Valkyon si chinò su di me, baciandomi la fronte; un attimo dopo Nevra spuntava dalle fronde.

My New World || EldaryaWhere stories live. Discover now