Sei una studentessa del primo anno, Grifondoro. Lo smistamento è appena finito e l'ultimo ragazzo, Sirius Black, è stato smistato nella tua casa. Sembra sia felice che triste e questa cosa ti insospettisce, lo trovi anche molto carino quindi decidi di andargli a parlare.
T/n- Ehi, ciao io sono...-
S- T/n, lo so, io sono Sirius Black-
Tu lo guardi un po' perplessa: come è possibile che tra tutte le persone si ricorda il tuo nome?
T/n- Si, ma...stai bene? Quando sei venuto a sederti non mi sembravi proprio felice-
S- Ehm...-il suo sguardo diventa più pallido, ha gli occhi lucidi- ehm...io...ora...andrei- e se ne va dalla Sala Grande a passo svelto.
È colpa tua? Non lo sai ma ti senti in colpa così lo seguo per capire cos'abbia. Lo vedi girare un angolo e poi sparire. Sei un po' disorientata, ti guardi intorno ma, non vedendolo, te ne vai triste.
È il secondo giorno e con gli occhi non fai altro che cercare Sirius.
X- Ciao t/n lo sai che ho trovato una stanza pazzesca?- è Lupin.
L- Si chiama Stanza delle Necessità, si apre a chi ne ha bisogno e poi si richiude per magia. È dove vuoi basta che tu ne abbia bisogno e compare- adesso stai seguendo più attentamente il discorso di Lupin, forse Sirius è lì.
T/n- E basta solo avere bisogno di qualcosa?-
L- Si-
T/n- Wow. Scusa Lupin ora devo andare-
Vai di fronte ad un muro e sentì qualcosa scricchiolare, il muro si è aperto un un varco, una porta. Ci entri dentro e questa di richiude dietro di te. Sei così incantata che ti dimentichi di Sirius ma poi sentì dei singhiozzi, qualcuno sta piangendo...ti dirigi verso di questi è lo vedi. Sirius ha le mani sulla faccia per asciugarsi le lacrime.
T/n- Sirius m-ma che hai?-
Lui ti guarda e prende un grosso respiro.
S- Ecco, tutti i miei familiari ora mi odiano, loro sono andati tutti in serpeverde e ora che sanno che sono un Grifondoro non mi rivolgono più la parola-
T/n- Mi dispiace. Mi sembra un po' strano giudicare per una cosa del genere ma...non ti preoccupare, noi ti staremo tutti accanto...cosa c'è di meglio di avere tanti amici sinceri?- a quella parola, "amici", lo stomaco ti si rigira. Vorresti essere un po' di più che un'amica per lui. Si, lo conosci da poco, ma sentì già che ti piace.
Lui ti guarda finalmente in faccia.
S- Be...pensavo che noi potessimo essere qualcosa di più che amici-ti fa un sorriso e tu non riesci ad evitare di ricambiare. Non riesco ancora a credere a quello che ha detto, ma lui non ti da il tempo di riflettere perché ti prende e ti bacia.
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