Cap.49:All dreams

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SOGNO DI SERENA:
Sono lì,da sola.
Sto camminando senza direzione,come al solito.Il vento di gennaio mi accarezza il viso.
Gli alberi spogli sono gli unici a farmi compagnia.Non c'è anima viva,per strada,nessuno.
Improvvisamente,sento quel profumo,quel dannato profumo azzurrino,dell' Adidas,misto all'odore del fumo.Ed eccolo lì,in tutta la sua dannata bellezza,Ian,questa volta,dai lineamenti sfocati,indecifrabili,riesco a malapena a vedere i suoi occhi azzurri,da cui sgorga una lacrima che scende lentamente,fino a toccare le labbra.Non dice niente.Non dico niente.
La sigaretta che ha tra le dita,è tutta consumata fino al filtro,lo butta,senza neanche schiacciarlo con la punta del piede.
Contemplarlo,è la cosa più bella del mondo.
Ride,inspiegabilmente,e arrivano tutti i ragazzi,ridono,come ebeti.
Anche Ayla,Pearl e Keira sono con loro.
Eppure nessuna di loro ride.
Hanno volto grigi,cupi e spenti,senza emozioni.
Ayla gira i tacchi e dopo avermi toccato la spalla con un dito sparisce.
Keira mi abbraccia,seguita da Pearl,che sembra un automa,placida e cupa,senza la sua risatina rassicurante.
Ian corre verso di me.
Corro verso di lui e lo abbraccio,ma non riesco a sentire la sua pelle,sembra come un fantasma.
"Ian."lo chiamo.
"Ian."di nuovo.
"Non sono io"risponde,per poi dissolversi.Non lo vedo più.
Cammino,nella direzione opposta,vedo solo un buio rischiarato da un qualcosa.Una sigaretta fumata a metà che lancia cenere incandescente.
"Serena"dice una voce maliziosa.
E poi...niente.Buio su buio.

SOGNO DI IAN:
Mi sto divertendo qui.
È una festa.Però all'insegna c'era scritto:Tutti I Morti e Quelli Che Ti Mancano.
C'è Serena,vestita di bianco,che bella,aggrappata al tubo,lap dance mi dicono.Indossa un vestito bianco,ricoperto di macchie di sangue,mi guarda maliziosa.
I barman sono mia sorella Emily e Calum,i miei carissimi angeli.
"Che vuoi da bere fratellino?"chiede ad un tratto Emily,mettendosi una ciocca dietro l'orecchio,dolcemente.
"Uno shot di Daniel's"rispondo accendendo la sigaretta.
"Che fai fratellino,fumi?"chiede poi Calum.
"Sì,ma non esagero"dico mentendo.
"Stai mentendo tesoruccio"mi dice mia madre,è qui anche lei?
Leggo la targa sulla sua giacca di feltro:Winnifred,Madre Di Ian.
Emily mi dà il Daniel's e lo bevo tutto in una volta.
"Tesoro io ti amo"mi dice Serena gemendo.
"Ti amo più della mia vita"gli dico.
"La fidanzatina ti sei trovato"mi dice Calum sorridendo.
"E tu?"chiedo.
"Io sono morto fratellino,sai,l'unica persona che amavo era Liz,quella che stava di fronte a noi,oddio se la amavo,Liz mia...dolce ..."mugugna Calum.È sempre stato innamorato di
Liz,dalla prima volta in cui hanno giocato insieme.Liz ci sta malissimo per la morte di Calum,a volte,quando mi vede mi saluta felice e leggiadra,mentre a volte mi fa pesare la morte di mio fratello 'ma tranquillo,con quelle bombette idiote hai solo ucciso la mia ragione di vita' mi dice sempre.
"Comunque scusami per la tua morte" dico io a mio fratello.
Cammino verso Serena e gli lascio un bacio sulla fronte.
"Fottiti bastardo"e mi alza il terzo dito.

SOGNO DI AYLA:
Sono nel Vermont,casa,dolce casa.
Corro come una forsennata,devo tornare a casa,mia madre e mio padre mi aspettano.
Ho visto milioni di volte questa scena.
Con la mano cerco nella tasca le sigarette.Dove cazzo sono quando mi servono?
Ops!Le ho perse.
Salgo le scale scricchiolanti.
"Buongiorno"li saluto.
Non c'è nessuno.
No...papà è lì sulla soglia del bagno,si sta facendo la barba.
"Ayliuccia"e mi abbraccia.
"Ciao papà"lo saluto.
Mamma neanche la cerco.Ha un amante con cui mi sbaglio di un anno,potrebbe essere mio fratello.
Eccola là,a cavalcioni su quel ragazzo sexy di cui sono innamorata da tre anni.
"Giorno gran troia" la saluto.
"Ah..ah ah..oddio...ah...vai così...uhm si ciao Ayla tutto bene?"
"Non lo so,tu e Léon?"dico io mentre il ragazzo quasi nudo si ferma subito.
"A-Ayla...cia-ao..bellissim...Ayla..."
"Ciao innamorato mio"lo saluto così.
"Mi sento in colpa...non dovrei farlo con tua madre.."dice arrossendo di colpo.
Leva una manica dal suo braccio,fuoriescono dei tagli insanguinati.
"Ayla ti amo io ti amo io mi taglio la sera dopo averlo fatto con tua madre mi sento male.Ti amo mettiti con me"dice con le lacrime agli occhi,grandi specchi azzurri che amo.
"Oh Léon stringimi"gli dico piangendo.
L'ultima volta in cui piangerò.
"Fai schifo bastardo"gli dice mia madre.
Abbracciai Léon un'ultima volta.
"Ti amo innamorato mio"gli sussurrai.
"Ayliuccia"sussurra mio padre appena abbracciai Léon.
Ed ecco,solo un urlo sfocato.

SOGNO DI KEIRA:
Mi stavo dondolando sull'altalena cigolante.
Amavo le altalene.
"Vola vola"sussurrai a un passerotto che si era seduto sull'altalena libera accanto alla mia.
"Scappa fino a che puoi"sussurrai e il passerotto volò incerto.
Poi mia sorella e mia madre.
Serena,che gioca,vestita di rosso.
Mia madre,seduta sulla panchina a leggere il Cosmopolitan.
"Serena giochi con me?"le urlai.
"Certo"disse lei,aveva la voce confusa,flebile.
Iniziammo a correre.
"Ti ho preso Keira"urlò.
"Tornate qui"ci dice nostra madre Connie.
"Keira ti devo dire una cosa io e mamma andiamo in Francia"disse tutto d'un colpo.
Impallidii.
Iniziai a piangere.
Fine.
Fen.
The end.
Sipario.
Titoli di coda.

SOGNO DI PEARL:
"Tesoro,la cena è pronta"urlò mia madre dalla cucina.
Tirai su col naso e asciugai le lacrime con un fazzoletto di carta.
Oggi i miei compagni mi hanno spinto.
Sono dei coglioni,me ne voglio andare da New Orleans.
"Sono arrivata cosa si mangia?"chiesi.
"Polpette!"urlò mio fratello Harry.
Addentai la polpetta e subito il sapore della salsa piccantina con cui mia madre,che aveva la nonna spagnola,e che gliela aveva insegnata,veniva da Buñol,la città della Tomatina,e la salsa proprio si chiama "Tomatina Picanta",
ossia piccante.
Anche io sapevo cucinarla,bastavano basilico,prezzemolo,sale,pomodorini,
pomodori verdi,peperoncini dolci e peperoncini salati.
Appena finite le polpette sedetti sul divano e mi aggiustai il nastrino rosa che mi ero legata al polso come porta fortuna,accesi la Tv e tutti assieme,cioè i miei,Harry,e Zoey di solo 5 mesi guardammo una partita di basket:i Sacramento e i San Antonio Spurs.
In famiglia tifavamo per gli Spurs dal primo all'ultimo.
Ecco,a rompere,il campanello.
"Apro io hahahaha"rido nervosamente.
Apro la porta.
"Ciao Pearl..."eccoci.
È la mia fine.
Mi tappano occhi e bocca e mi picchiano.
Aiuto.

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La Reginetta Cambiata Where stories live. Discover now