5.

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Mi stacco subito da lui e lo guardo come  se temessi qualcosa...o qualcuno.
Lui mi guarda e con uno sguardo interrogativo rivolgendomi delle parole calmi "perché ti sei staccata Così di colpo, c'è qualcosa che non va?"
Lo guardo con un nodo alla gola...
"No niente...però non credi che stiamo correndo un po troppo, ci conosciamo da 4giorni e subito mi baci.....scusa ma almeno dammi il tempo di conoscerti."
Dolo quelle parole il silenzio....dopo qualche secondo Rin mi guarda con le lacrime agli occhi e uno sguardo impaurito...assomigliava a un cucciolo.
"Perché betth?"
"Perché se desideri, come lo desidero io, avere una relazione seria bisogna darsi dei tempi, per riflettere e conoscersi"mi guarda ancora, con gli occhi pieni di lacrime pronte a farsi strada tra le guancia pallide del ragazzo.
"Va bene....a domani" io ricambio poi lo vedo scomparire nel mare di nebbia.

Entro a casa e tiro un lungo sospiro, come se mi fossi tolta un peso di dosso...quanto al resto mi sento in colpa di avere detto quelle cose a Rin...perché stava per piangere eh.......d'altro canto mi sembra di aver fatto la cosa giusta.
Mi rimetto a dormire pensando a quello che è successo quella sera...piano piano mi lascio andare nel mio mondo dei sogni.
Suona la sveglia, la spengo con forza, ma decido che oggi non vado a scuola manco se mi pagano....quindi, mi rimetto a dormire e di nuovo nel mio magico mondo dei sogni....
...
"NO...N-NO....BASTA....FERMOOOOO, SMETTILA, NOOO, BASTAA"
...
...
Mi alzo di colpo, tutta sudata con le lacrime agli occhi, questa volta non sono andata nel mondo dei sogni ma nel mondo degli incubi...cazzo ho il cuore che sta per uscire dal petto.
Scendo al piano di sotto con calma, e vedo mio padre seduto che guarda la TV.
"Come mai oggi non vai a scuola?"
"Non mi sentivo tanto bene"
"Cosa hai betth, sei terribilmente pallida"
"Niente, niente, tranquillo...mi potresti portare in camera mia una camomilla, per favore?"
"Certo cara, tu vai a riposarti"
"OK grazie!"
Salgo le scale sempre con calma...mi stendo sul letto e mi avvolgo nel dolce caldo delle coperte, sento mio padre che sale le scale, quelle dannate scale cigolano come non so che cosa.
Apre la porta ed entra con la mia tisana, messa in una tazza color viola.
La posa dolcemente sopra al comodino e si siede sul mio letto.
"Come stai betth"
"Ore che bevo la camomilla, meglio, grazie papà"
"Di niente, riposati"
"Si!"
Lui se ne va chiudendosi la porta alle spalle.
Vengo scossa dai miei pensieri dalla suoneria del telefono, controllo e c'è un messaggio di Rin che dice:
Rin:
Ma dove sei, a scuola non ti ho vista, Betth, ti prego ho bisogno che tu ci sia.

non gli rispondo, ma continua a mandarmi messaggi di continuo.
Spengo il cellulare, e una seconda volta mi abbandono nei miei pensieri.

Amore BastardoWhere stories live. Discover now