You are inside me // ( prima parte )

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" Sa il fatto suo. " commentò, rivolgendomi un'occhiata colma di speranza. 

Ashton assottigliò lo sguardo: " Beh, allora posso sapere questo piano? " 

Gli feci un occhiolino: " Guarda, ascolta e impara dal migliore. "

*****

 " Non penso sia un buon piano! Tua moglie mi ucciderà, John! " esclamò Veronica, sottovoce. Era seduta al mio fianco. Eravamo in taxi. 

Direzione? Casa mia. 

Sì, eravamo appena arrivati a Milano. Cavolo, quanto mi era mancata questa città. 

La mia città. 

Nonostante i suoi difetti, come lo smog, il traffico inevitabile nelle ore di punta, e tanto altro...

era sempre bello poter ritornare a casa, nel posto in cui ero nato e cresciuto. 

Scesi dal FrecciaRossa in stazione Centrale, alle ore venti e trenta circa, era stato facile trovare un taxi fuori la stazione che ci conducesse fin davanti il cancello del mio casale. 

Arrivati a destinazione, pagai il taxista e recuperando tutti i nostri bagagli, respirai a pieni polmoni l'aria della sera, seppur calda e appiccicosa. Ero grato di essere qui, morivo dalla voglia di rivedere i gemelli...e Aurora. 

Aurora. 

Non mi avrebbe accolto a braccia aperte, no. 

Per nulla. 

Sospirai affranto, con il cuore a pezzi. Era ancora giorno ovviamente, ma il tramonto era prossimo e faceva un caldo bestiale, non mi lamentavo. Incredibile. 

Afferrando il mazzo di chiavi che avevo in tasca aprii il cancello con il telecomando e camminammo lungo il vialetto ghiaioso fino alla porta d'ingresso. 

 Veronica si guardava attorno, tesa, confusa. 

" Sei sicuro di quello che stai facendo? " chiese in un sussurro.    

Scossi la testa mentre infilavo la chiave nella serratura: " No, per niente. " 

Lei abbassò il capo: " Allora non farlo, John. Vi amate davvero, non distruggere così il vostro rapporto. " 

" Appunto perché l'amo devo farlo. " risposi serio, preparandomi al peggio. 

 Quando entrai nessuno mi diede il benvenuto, anzi...

Ciò che trovai mi devastò, destabilizzò, distrusse, uccise, e ridusse la mia anima in piccoli pezzetti e frammenti in grado di disperdersi nella disperazione più totale. Qualcosa infranse il mio cuore con la potenza di mille dardi infuocati. Era il dolore, che riaprì ogni mia ferita. 

L'avevo persa. 

Forse, l'avevo persa per sempre. 

Feci un passo avanti e per poco non caddi in avanti. Alcune valige mi avevano intralciato il cammino, facendomi inciampare. 

Valigie che mi appartenevano. 

Aurora aveva intenzione di sbattermi fuori di casa, e non la biasimavo per questo. 

Mia moglie aveva sfogato il suo dolore ed il suo odio nei miei confronti in maniera egregia. 

La nostra casa era un totale disastro! 

Pezzi di vetro e ceramica erano sparpagliati lungo tutto il pavimento lucido in soggiorno, salotto e in cucina, il suo ritratto - quel ritratto che le avevo fatto con tanto amore, che prendeva un'intera parete del salotto - era stato seriamente danneggiato da una sostanza liquida, viscosa, appiccicosa...forse caffè o liquore?   

Sei la mia luce - Trilogy of forgiveness Vol. 3Where stories live. Discover now