Ai bordi delle strade,
ai margini della società.
Invisibile,
abbandonato al mio destino che,
come i passanti di questo vicolo,
mi guarda con disprezzo per poi buttarmi alle spalle.
Coraggioso.
Mi ritengo un temerario.
Dormo al freddo soffiare del vento,
coperto solo dal vecchio giaccone del mio defunto padre e da abiti sgualciti che ormai sono la mia seconda pelle.
Solo.
Sono un emarginato,
non ho niente e nessuno.
Vivo della generosità di chi si impietosisce.
Sempre con la testa china sul marciapiede,
nessuno va oltre quello che vede in me.
STAI LEGGENDO
Timori e Speranze
Poetry"Leggere un libro non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso."
