Capitolo 3

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Cara Hermione,

come stai? Io e Ron ce la passiamo bene, anche se gli esami per diventare Auror sono davvero pesanti, e lui ha avuto una crisi di nervi un paio di volte. Avrei tanto voluto che ci fossi tu con me a calmarlo, ma so che sei felice di aver fatto la tua scelta. Come stanno Luna e Neville? C'è qualcun altro dei nostri amici con voi? Mi sembra incredibile che sia tornato tutto alla normalità dopo quello che è successo. Non c'è giorno che qualcuno di noi non senta la mancanza di Fred, Sirius, Remus o Tonks. Il piccolo Ted è venuto a stare qui. E' cresciuto tantissimo dall'ultima volta, ormai cammina quasi da solo, e il colore dei suoi capelli non rimane lo stesso per più di un paio d'ore. Ogni tanto piange la notte, ma per il resto è in gamba, diventerà certo motivo di orgoglio per i suoi genitori. Anche Percy è tornato definitivamente alla Tana. Molly ci riempie come al solito delle sue ricette speciali, e l'atmosfera sembra alleggerirsi piano piano. Ho saputo da Ginny che vi stanno riempendo di compiti, e state facendo delle prove per i M.A.G.O. Mi raccomando, non esagerare con lo studio, ma tanto so che ignorerai completamente il mio consiglio, quindi ti auguro buona fortuna per tutto. Salutami Ginny, Neville e Luna.

Scrivici presto. Ci manchi.

Con affetto,

Harry e Ron


Hermione stava leggendo per la quinta volta la lettera senza vederla realmente. Quando Leo era arrivato a colazione trasportando il foglio di pergamena, decisamente più grande di lui, per poco non cadde dal posto per lo stupore, tanto era immersa nei suoi pensieri. Poi, raggiante, aveva capito che era la risposta che aspettava dai suoi amici. Fece una carezza al piccolo gufo e gli diede un pezzo di bacon. Strillando per la contentezza, Leo si alzò in volo sbandando a più non posso di qua e di là. Hermione spiegò la lettera e la lesse insieme a Ginny, e per un momento le sembrò che la sua mente si fosse distratta, ma era una speranza alquanto vana. Trovandoselo proprio davanti agli occhi era impossibile non pensarci. Si erano baciati. Lei e Malfoy. O aveva sognato tutto? Aveva preso in seria considerazione l'idea. Davvero, cercava di convincersi che era stata la sua immaginazione, ma ricordava perfettamente le sensazioni provate, che andavano ben oltre dall'essere frutto di fantasie.

Oltretutto si sentiva addosso in una maniera imbarazzante il suo sguardo. Era così palese che anche Ginny se ne accorse, la quale preferì tacere con un sorriso sincero sulle labbra.

Quando i tavoli cominciarono a svuotarsi e Hermione notò con la coda dell'occhio che anche Malfoy si era alzato e si stava dirigendo fuori dalla Sala Grande, si lasciò andare in un lungo sospiro di sollievo. Purtroppo però, come se il destino volesse burlarsi di lei, non appena controllò l'orario delle lezioni sussultò appena, poiché le prime tre ore erano Pozioni. Con i Serpeverde.

Rassegnata, prese i libri e si avviò con Ginny verso i sotterranei. Presero posto velocemente nei primi banchi, con Neville subito dietro. L'aula si riempì velocemente e Hermione fece di tutto per non guardarsi alle spalle, anche se il peso dei suoi occhi su di lei le bruciava la testa. Qualche attimo dopo entrò anche Lumacorno, vestito con il solito panciotto verde che ne evidenziava ancora di più la figura tutt'altro che snella.

Anche lui sembrava più invecchiato, notò Hermione, e anche lui non aveva perso i suoi modi di fare di un tempo. Sorrise dietro ai baffoni castani da tricheco e disse con voce squillante

"Bene, miei cari studenti, vedo con piacere molti volti conosciuti... Per esempio, signorina Granger, come sta? Lo sa che è sempre la benvenuta nel mio Club, si?"

Ad Hermione non erano mai andati a genio i modi adulanti di Lumacorno, ma rispose comunque con cortese rispetto

"Certo, signore, la ringrazio"

Lasciati andare.Where stories live. Discover now