fifteenth

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-Cosa?- ad un tratto Steve lo guardò accigliato.
-Era lui,questa mattina mi ha aiutato- disse Peter.
-Impossibile- si alzò di scatto -Va a letto e cerca di dormire,io devo uscire adesso-. Aprì il portone velocemente.
-Dove vai? È quasi mezzanotte!- urlò il ragazzo per farsi sentire ma fu inutile perchè suo padre era già volato via. Steve correva veloce. Peter gli aveva mentito? Si era confuso? Oppure diceva la verità? Aveva cominciato ad insultare tutti quanti sopratutto il moro. Da quanto era in giro per la città? Perchè non ha chiamato lui? Perchè diamine ha aiutato proprio Peter? Voleva farsi notare? Voleva che Steve lo notasse? Sicuramente lo avrebbe ammazzato se lo avesse visto. Arrivato in ospedale camminò velocemente con nota di rispetto verso gli altri pazieni che probabilmente dormivano. Scale,corridoio a destra,ultima stanza sulla sinistra. Provò ad aprire la porta ma era chiusa a chiave come al solito. Non aveva voglia di arrendersi e il suo spirito buono andò a farsi fottere. Prese la rincorsa e poi tirò un calcio alla porta riuscendo ad aprirla. Si avvicinò alla cabina dove aveva visto sedici anni prima il suo amore perdere vita. Vuota. Peter diceva la verità. Bucky era scappato e magari adesso era anche sano. Sicuramente lo era secondo Steve.
-Stronzo- la rabbia gli ribolliva nelle vene. Mentre era ancora lì a fissare la cabina vuota il solito medico che non gli permetteva di mettere piede nella stanza entrò.
-Signor Rogers,come è entrato?- disse con un leggero tono di panico.
-Lei adesso deve dirmi che cazzo succede,non ho intenzione di andare via ne di fare il solito ragazzone dal cuore tenero. Quindi lei ora si siede e mi dice quando è andato via,cosa avete fatto e perchè- gli andò incontro. Il medico andò a sedersi come ordinato dal biondo. Aveva paura. Per la prima volta in sedici anni lo vedeva così arrabbiato.
-Ho provato a chiamarla ma il suo fidanzato me lo ha impedito,ha impedito a tutti di chiamarla. La cura era stata trovata,lo avevamo svegliato e curato dopo è sparito. Signor Rogers io non so dove sia ora Barnes. Non so perchè ha fatto tutto alle sue spalle. Ci ha solo ordinato di farle ancora credere che era congelato e lo abbiamo fatto-.
-Quando?- chiese.
-Credo sia stato tre mesi fa-.
Il silenzio scese velocemente nella stanza. Quel silenzio era pieno di emozioni contrastanti e stava schiacciando Steve. Rabbia,dolore,delusione,tristezza e poi c'era odio e amore. Lasciò semplicemente la stanza senza parlare e senza rivolgere nemmeno uno sguardo al medico ancora seduto. Uscì di fretta dalla struttura. In strada non c'era più nessuno. Eppure il biondo parlò. Sapeva di essere solo in strada ma lo fece lo stesso.
-Questa volta non sperare che io venga a cercarti-.
Quella frase l'avevano sentita solo la luna,qualche barbone nella stradina vicina e magari qualche animale randagio. Nessun'altro. Ma lui aveva parlato per spezzare il silenzio che continuava a sovrastarlo. Steve non lo avrebbe più cercato.

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