Cap. 2

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DAVANTI A ME QUEL PIANOFORTE. NON C'È NESSUNO COSÌ CORRO A SEDERMI SULLO SGABELLO PER SUONARE.
INIZIO A PREMERE DELICATAMENTE I TASTI SPARGENDO NELL'ARIA QUELLA BELLISSIMA MELODIA CHE MI RILASSA.
" GEU SONEUL NAEMIREOJWO SAVE ME, SAVE ME
I NEED YOUR LOVE BEFORE I FALL, FALL "
ALL'IMPROVVISO SENTO UNA MANO POGGIARSI SULLA MIA SPALLA, FACENDOMI SUSSULTARE. TUTTO SI FA PIÙ BUIO E DI FIANCO A ME UNA SAGOMA, NON MOLTO ALTA, CHE CONTINUA A TENERE LA MANO SULLA MIA SPALLA RIMANENDO IN PIEDI AL MIO FIANCO.
" SEI TU? " DICO CON UN FILO DI VOCE. LA PAURA SI STA LENTAMENTE IMPOSSESSANDO DI ME. MI FACCIO FORZA. " CHI SEI? COSA VUOI DA ME? "

SI SIEDE DI FIANCO A ME SENZA PREAVVISO E QUESTO SUO GESTO MI FA ALLONTANARE UN PO' DA LUI, FACENDO CADERE LA MANO POGGIATA ANCORA SULLA MIA SPALLA.
LENTAMENTE CON LA SUA MANO SINISTRA PRENDE LA MIA, TENENDOLA APPOGGIATA CON IL DORSO SUL PALMO DELLA SUA MANO, MENTRE CON LA DESTRA INIZIA A FARE DEI MOVIMENTI CON L'INDICE PIÙ VOLTE.
" COSA FAI? " CHIEDO. VORREI TANTO GUARDARLO IN FACCIA MA QUELLA FELPA ME LO IMPEDISCE. NON AVENDO RISPOSTA MI CONCENTRO SUI SUOI GESTI, CHIUDENDO GLI OCCHI.
~ STA SCRIVENDO? ~
" SAVE ME??! "
APRO GLI OCCHI DI SCATTO...MA DAVANTI A ME, SOLO QUEL PIANOFORTE.

Mi sveglio di soprassalto, sudata e con il fiatone. Il mio cuore continua a battere velocemente quasi volendo uscire dal petto. Disorientata e ancora in preda alle sensazioni provate in quel sogno, mi alzo dal letto e mi preparo per andare a lavoro.

" Bene Moira, come sempre anche oggi farai tardi a lavoro! Tutto nella norma, niente di cui preoccuparsi "

Mi sistemo più in fretta che posso, saltando ancora un'altra volta la colazione, e corro verso l'entrata per mettermi le scarpe. Mi alzo e prendo le chiavi che sono sulla mensola di fianco a me. Ma qualcosa mi blocca.
~ Aigooo, come farò! E se ci sta quel ragazzo?? Non posso rivederlo oggi...dopo quel sogno. La mia salute mentale potrebbe rimetterci troppo. ~ Scrollo la testa per liberarmi dai quei pensieri " Moira il lavoro!! "

Arrivata alla stazione mi rendo conto che mentre spero di non vederlo, con lo sguardo lo cerco, sperando con tutto il cuore che sia lì.
Niente da fare. Di lui nemmeno l'ombra.
Guardo verso il piano che senza lui seduto a suonarlo è solo un semplice piano messo lì a prendere aria.
Anche altra gente si avvicina, si siede, lo guarda, lo suona. Ma non è lo stesso.
~ Dove sei essere magico ~ mi ripeto.

Salgo sul tram continuando a guardare quel piano fin quando non fugge via dalla mia vista.

Arrivata a lavoro, la giornata procede più che bene. Le persone entrano ed escono, comprando di tutto.
~ Pausa arriva presto...ho bisogno di suonare quel bellissimo strumento al piano di sopra ~

" Bene " dico sedendomi e poggiando le mani sul quel piano tanto costoso. Le muovo iniziando a suonare ormai quella canzone che mi tormenta dalla mattina alla sera.

" Hai conservato il tuo talento vedo " una voce maschile e rauca risuona nelle mie orecchie.
Fisso l'uomo per un attimo, cercando di capire chi sia " Ahahahah Mò cosa c'è? Non ti ricordi di me? " mi dice guardandomi e continuando a sorridermi. 

" Choi Eun Ji!! " urlo alzandomi e correndo verso di lui

" Mò vieni qui " ride mentre mi accoglie nel suo abbraccio.

" È da tanto che non ci si vede. Come mai hai lasciato Daegu per venire qui? " mi chiede guardandomi 

" Ho deciso di volermela cavare da sola...e quale posto è meglio di Seoul?!! " dico. In risposta ho un cenno di approvazione.

Ci ritroviamo a parlare del più e del meno, e prima che la pausa finisca mi dice corrucciando le sopracciglia " Prima sono rimasto un po' ad ascoltarti. Quella canzone che suonavi era davvero bella! Ma non l'ho mai sentita "

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