Errore 101

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Vide.
Vide qualcosa di assurdo, come le ultime veloci immagini che passano davanti al nostro occhio interiore mentre ci svegliamo abbandonando un sogno.
Una sole enorme, un campo di grano, un ragazzo fatto di vetro e una costruzione bianca.
Una fabbrica enorme, abbandonata, i fumi si innalzavano ancora nel cielo notturno resi rossastri dalle luci dei fari. Nel cielo stellato nuotavano bellissimi squali.
E poi vide i capelli color sabbia bollente di un ragazzo, e un ammasso di rame contorto davanti a lui, un enorme ammasso malato di rame arruginito.
E vide un orologio enorme, e una costruzione somigliante ad una scuola, così gelida, le luci crude come la carne sanguinante, l'orologio a pendolo era enorme. Altissimo. Faceva venire la pelle d'oca, e una piccola ragazza in giacca grigia lo fissava dal basso, come una formica in confronto a quella roba gigantesca. Ma nei suoi occhi c'era...qualcosa.
Qualcosa di velocissimo, che le diede una scossa lungo la spina dorsale.

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Errore 101

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I confini della realtà distorti. Nulla ebbe senso per un secondo, percepiva sensazioni aliene, la voce degli oggetti, la vibrazione delle cose
L'estendersi dei piani temporali
Percepiva la dimensione della realtà...

E poi la luce.

MACRO NIGHTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora