Capitolo 6

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ROMAN'S POV

Sta andando male, molto male.

Sono incazzato come mai prima d'ora, quel bastardo di Dudaiev le ha fatto qualcosa e non mi piace affatto -Capo, mi ha chiamato?- domanda Vitaliy sedendosi sulla sedia di fronte a me -Come sai la ragazza ha una perdita di memoria, non so per quale motivo quel vecchio rincoglionito di Bakov ha agito in questo modo ma ha messo in pericolo la vita della figlia, non so come e perché ma Il'ya Dudaiev centra nell'intera faccenda e non c'è da fidarsi, non dopo la reazione di Anastasiya al suo ricordo- gli spiego continuando a guardare dei documenti -E con questo signore?- sospiro e adagio i fogli sulla scrivania ed alzandomi mi dirigo verso il mobiletto dei liquori -Con questo, mio caro Vitaliy, ti voglio far capire che la nostra carissima Bakova rischia di finire in mani sbagliate, noi non lo vogliamo, vero?- domando sorseggiando il mio whisky -...No signore, cosa vuole che faccia?- domanda alzandosi -Lo spiegherò alla riunione- dico sedendomi sulla poltroncina.

-Signore, lei non ha indetto nessuna riunione- lo guardo male -Questa sera, alle 23 in punto, ci sarà una riunione straordinaria per parlare della Bakova, adesso va bene?- annuisce -Avverti tutti, non voglio ritardi, puoi andare- esce dalla stanza...

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-Signore, lei non ha indetto nessuna riunione- lo guardo male -Questa sera, alle 23 in punto, ci sarà una riunione straordinaria per parlare della Bakova, adesso va bene?- annuisce -Avverti tutti, non voglio ritardi, puoi andare- esce dalla stanza e neanche due minuti dopo qualcuno spalanca la porta -Fratello, devi assolutamente vedere!- urla Irina entrando nell'ufficio -Santo Daviolo, Irina, quante volte ti ho detto che devi bussare???- dico innervosendomi- Ohhh stai zitto e seguimi- mi prende per il braccio e mi trascina lungo il corridoio -Perchè mi stai portando nell'ala riservata alla mamma?- domando basito -Perchè la tua ospite sta suonando il suo pianoforte e lo sta facendo in modo divino- rimango attonito, sta cominciando a ricordare...

LIDIYA'S POV

Dopo quel piccolo flashback la mia mente sembra meno annebbiata e questo mi fa capire che c'è speranza che io ricordi il mio passato, apro una porta ed entro, la stanza è ben illuminata e quasi vuota se non fosse per un pianoforte al centro della sala...
Mi siedo e sfioro i tasti fino a chiudere gli occhi e tastarne uno...

-Brava, sei bravissima- applaude il mio professore -Grazie, finalmente sono riuscita a suonarla bene!-dico sorridendogli -Allora sarai pronta per questa sera, farai un figurone-

Comincio a pigiare alcuni tasti e ne esce una dolce melodia, le mie dita continuano a suonare e mi domando come ci riesca, non credevo di avere questa capacità!
Ma dopo un po' le mie dita si bloccano e il vuoto ritorna a impossessarsi della mia mente -Complimenti- dice qualcuno per poi applaudire, mi giro e vedo Roman e una ragazza tutta sorridente -Io..non..Io non so come ci sia riuscita, mi dispiace, non sarei dovuto entrare qui dentro senza permesso- mi alzo dallo sgabello con la testa china -Tranquilla, ne è valsa la pena, non so da quanto tempo quel pianoforte non veniva suonato, ho adorato la tua canzone, come si chiama?- domanda la ragazza entrando nella stanza -Non saprei dirtelo, appena ho toccato un tasto è partita tutta la sinfonia- annuisce sorridente -Piacere sono Irina, la sorella di Roman- alzo lo sguardo di scatto, non si assomigliano per niente, l'unica cosa che gli accomuna sono gli occhi rigorosamente azzurri -Piacere Lidiya- mi abbraccia di slancio e io un po' scossa ricambio -E' bellissimo!- sono sempre più convinta che Roman sa qualcosa, alzo lo sguardo e noto che mi fissa-Irina vai a vedere a che punto è la sala da ballo, io ti raggiungo tra poco- si stacca da me e sorridendo esce dalla sala -Pensi che io sappia qualcosa riguardo alla tua vita, non è cosi?-domanda staccandosi dallo stipite della porta, ma come fa? -Sei un libro aperto...Sei così bella- si avvicina ancora fino ad essere ad un passo dal mio corpo, mi accarezza la guancia -Perchè proprio tu?- domanda più a se stesso che a me -Sai tornare in camera tua?- annuisco incapace di parlare... Possibile che Roman conosca la mia famiglia? E se si fossero messi d'accordo? Se è tutto un piano?Perchè non vuole aiutarmi a ricordare?
Ma la cosa che mi sorprende di più è il suo repentino cambio d'umore: prima vuole quasi violentarmi, poi uccidermi ed infine fa l'uomo gentile quale non è, perché nessun psicopatico è normale di testa e sapere che lui ha un qualcosa di strano in quella sua zucca bacata, mi fa rabbrividire.
La cosa bella è che almeno sua sorella sembra essere normale, ma è sempre meglio stare in guardia, dopotutto sono fratelli.
Percorro il corridoio a ritroso riuscendo ad individuare le scale ma imbambolata come sono dai tanti pensieri non mi accorgo nemmeno che qualcuno mi afferra per il polso facendomi girare e scontrare con un altro sguardo chiaro -Guarda un po' che bella fanciulla che ho trovato, sei nuova?-domanda con fare malizioso, ma che problemi ha? -Anche se lo fossi non sono affari che ti riguardano- dico liberandomi dalla sua stretta e continuando a scendere -Riservata la ragazza- mi prende per la vita e mi sbatte al muro -Ti farò aprire io, tranquilla- si avvicina alle mie labbra ma ogni suo sconcio proposito viene sventato quando un pugno gli arriva dritto nel naso, mi giro e vedo Aleksandr -Coglione, non devi toccarla! Ci siamo intesi?- lo vedo annuire mentre si tiene il naso presumibilmente rotto, sento una presa sul mio braccio che mi spinge a finire le scale e facendomi ritrovare davanti la mia camera, apre la porta e mi fa entrare -Invece di pensare agli unicorni guarda dove vai, ragazzina!- lo fulmino con lo sguardo -Ehi tranquillizzati, sto bene, non mi ha fatto niente, e poi io detesto gli unicorni- gli sorrido facendolo incazzare ancore di più - Roman mi avrebbe ucciso se fosse venuto a sapere che un coglione ti ha toccato, e per quanto riguarda gli unicorni dovresti ricrederti, a tutte le bambine piacciono- si mette a ridere come un deficiente, gli tiro uno schiaffo -Cosa ridi? Alle bambine come me sarebbe piaciuto avere un po' di coccole e quel tizio me le stava offrendo gratuitamente, e poi gli unicorni sono fatti per i gay come te!- stavolta sono io a ridere per la faccia che si ritrova ad avere -Ah, è così?-si avvicina e prendendomi per la vita mi butta sul letto -Vuoi le coccole? Te le posso dare io, senza esitazione! Basta che apri un po' di più le gambe ed il gioco è fatto- non riesco a crederci, sta succedendo sul serio?
-Basta Aleksss...andr -si stacca di poco dal mio collo -Che c'è? Hai già cambiato idea, il gay qui presente è ben dotato- con la rabbia che esce da tutti i pori gli tiro un secondo schiaffo, così forte da fargli volare gli occhiali per terra, rimango stupita dal colore degli occhi: sono marroni, scuri come il cioccolato fondente.
Ci guardiamo per un lungo istante senza proferire parola -Adesso il capo avrà un motivo per farmi fuori-mi ritrovo le sue labbra sulle mie, che sta succedendo? E' una sensazione così famigliare che non posso non ricambiare il bacio e lo approfondisco senza esitazione, ci stacchiamo qualche minuto dopo per riprendere fiato, si corica accanto a me e sorride -Aleksandr-si gira­­­­ -Ci conosciamo, per caso?-lo guardo negli occhi, ritorna serio alzandosi dal letto -Per essere una ragazzina fai salire abbastanza bene il mio amichetto li sotto, la prossima volta non sarò cosi gentile dal fermarmi- cambia spudoratamente discorso rimettendosi gli occhiali da sole -Comunque, tornando a noi, domani si terrà un ballo e naturalmente tu dovrai esserci, sarà in maschera, quindi tra poco devi andare da Irina in modo tale che possa darti un vestito adatto per l'occasione, appena scelto dovrai mostrarlo a Roman- annuisco ben sapendo che non estorcerà nessuna informazione a me utile per poter ricordare, senza che me ne accorga mi deposita un leggero bacio a fior di labbra dopodiché esce e chiude la porta.
Il ballo sarà il momento perfetto per scappare...

Angolo dell'autrice
Ed eccoci con un nuovo capitolo, la memoria va e viene, riuscirà la nostra protagonista a riaverla?

Nel video:
Henry Mancini, love theme by Romeo and Juliet, 1968
Naturalmente se volete lasciarmi qualche stellina è ben accettata!

Come prestavolto per Irina ho scelto Mila Jovovich.

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