Capitolo 19

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Pov Ruggero

Ma siamo seri???

<< Alba! Alba! Ci sei, ti prego aprici!! Non è divertente! >> urla Karol sbattendo le mani sulla porta. La raggiungo e afferro la maniglia, la giro ma niente... ci ha rinchiusi!

<< Alba, sul serio; apri questa maledetta porta! >> urlo io un pò seccato.
<<Non ci penso neanche! Pagherete per giudicare così ciò che io scrivo! >> urla lei dall'altra parte.

Ma veramente? Ma sta scherzando?

Karol si gira verso di me disperata. Poi sentiamo dei passi che si allontanano...

<< No, no no! Alba! Dove vai? Non lasciarci qui! Alba! Torna qui ora! Albaaa!!! >> urlo io cercado invano di aprire. Per la rabbia dò un calcio alla porta e Karol si spaventa.

<< Ora cosa facciamo? >> chiede lei. Io non rispondo. Se arrivo in ritardo, il preside chiamerà i miei genitori e deciderà se espellermi. E ho promesso ai miei che quest'anno mi sarei impegnato...

<< Ruggero? >> chiede di nuovo guardandomi.
<< Cosa vuoi che ti dica? >> dico io arrabbiato.

<< Oh, scusami, ma sai, non sei l'unico ad essere intrappolato in uni sgabuzzino insieme al compagno che odi di più! >> dice lei a voce un pò più alta.

<< E così tu mi odi? >> chiedo io dimenticando di essere rinchiusi.
<< Secondo te? >> chiede lei a sua volta.
<< Secondo me tu ti sei innamorata del sottoscritto >> rispondo io lasciandola senza parole.

Lei mi guarda e alza gli occhi al cielo...
I suoi bei occhi verdi...

<< Ma sei serio? Io? Innamorata di te? >> sbuffa lei rovistando fra le cose dello sgabuzzino.
<< E poi ora abbiamo qualcos'altro da risolvere >> finisce ricordandomi che sono intrappolato.

Sbuffo e prendo il cellulare.
2% di ricarica... come sempre.

<< Ma almeno aiuta a cercare qualcosa con la quale possiamo aprire quella porta >> mi rimprovera Karol.

Io la ignoro completamente, intanto entro su Instagram.
Una ragazza ha cominciato a seguirmi. Guardo il suo profilo... carina ma non è una bellissima.

<< Dai, lascia quel coso e aiuta >> mi ordina di nuovo la ragazza dagli occhi verdi.

Bel nomignolo...

Ci si rivede cara coscienza.

Si, ti sono mancato?

Per niente.

La Ragazza dagli occhi verdi ti sta guardando aspettando una risposta...

Alzo lo sguardo e lo incrocio con quello di Karol.
<< Sembri mia mamma >> dico io guardando di nuovo il cellulare... spento.

Ti si è scaricato il cellulare! Questa è una tragedia!

Ora che faccio mentre aspetto che qualcuno ci salvi?

<< Ma certo! >> esclama Karol come se avesse vinto alla lotteria. << Cosa c'è? >> chiedo io non capendola.
<< Il tuo cellulare! Possiamo chiamare qualcuno che ci venga ad aprire! >> spiega lei.
<< È vero! Bella idea! Peccato che sia scarico >> esclamo io a sua volta mostrando il cellulare spento.

Nel volto di Karol si dipinge una faccia delusa e ritorna a cercare.

<< E tu non hai il cellulare? >> chiedo io.
<< Il mio è nel mio zaino e lo zaino è in classe >> risponde lei sbuffando.

<< Non ci posso credere che siamo rinchiusi qui... tutto solo perché abbiamo detto ad Alba di non scrivere più pettegolezzi >> si lamenta Karol arredendosi.

<< Non hai trovato nulla? >> chiedo io guardando un pò in giro.
<< Niente di niente, però se magari tu mi aiutassi a cercare, non sarebbe niente male... >> risponde lei prendendo il mio braccio e cercando di alzarmi.

<< Che pizza >> sbuffo io alzandomi di mala voglia e cominciando a cercare tra gli scaffali.

Dopo però venti minuti alla ricerca di qualcosa di utile, cadiamo a terra stanchi.

<< Ma non è possibile che non ci sia niente per aprire quella porta! >> esclama Karol.
<< Dai, smettila di lamentarti, che molte ragazze vorrebbero stare rinchiuse da sole insieme a me. E magari ci divertiamo un pò >> dico io malizioso.

<< Ma è possibile che all'unica cosa che pensi siano ragazze? >> chiede lei seccata.
<< Forse, ma non posso farne a meno >> rispondo io guardandola.
Lei subito distoglie lo sguardo.

<< Allora, cosa mi racconti? >> chiedo io.
Karol mi guarda di nuovo non capendo perché abbia detto quello.

<< Allora? >> insisto io.
<< Scusa, ma è strano >> dice lei guardando la minuscola finestra che c'è.
<< Cosa è strano? >>
Lei abbassa lo sguardo...
<< Lascia perdere... >> cerca di finire lei...

<< Dai, dimmi perché >> insisto.
<< Tu, che da quando sono arrivata mi disturbi e certe volte mi prendi in giro, che ora mi parla come se fossimo amici e... no, no, non capisci >> si pente lei.

<< Dai! >> la supplico io.
<< Solo spiegati >> continuo.
Lei mi guarda e capisco che devo stare zitto... non ne vuole parlare.

Mi annoio... che ragazza noiosa questa qui...

Si, hai ragione.

Prendo un secchio di una strana polvere per lavare e comincio a creare un ritmo con le mani... come un tamburo.

Sta davvero prendendo forma questa specie di ritmo... che potrebbe tranquillamente trasformarsi in una canzone.

<< È che tu... >>

Bentornati! Spero che il capitolo vi sia piaciuto :)
Ruggero e Karol rinchiusi in un ripostiglio ;)

Come avete passato il Natale?
Spero bene ^-^

Ci rivediamo domani con un nuovo capitolo...

Bye♥♥♥

Ruggarol Is Real?Where stories live. Discover now