capitolo 6

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Maria's pov

I giorni passavano anche se mi sembravano interminabili.

Due settimane che il mio cuore aveva smesso di battere.

José mi mancava come l'aria, ma avevo deciso che meritava di meglio e che era ora di mettersi da parte.

Si, meglio così.. anche se il mio cuore non la pensava alla stessa maniera.

Sentire la sua voce ogni giorno, ogni ora, ogni volta che mi telefonava era come una pallottola dritta al cuore.

La sua assenza era palpabile tutta la giornata: camminavo e pesavo a lui, facevo la spesa e il mio pensiero andava su quello che gli sarebbe potuto piacere mangiare a cena, andavo a lavoro e vedevo i suoi occhi in quelli degli altri.

Mi sentivo completamente svuotata di tutto, come se lentamente l'essenza vitale stesse abbandonando il mio corpo e la mia anima fossee intrappolata in un cuore che non era adatto a lei.

Dovevo mettere ordine nella mia vita.

Ritrovare le priorità.

Sì.

Ecco cosa avrei fatto in questo periodo.

Basta Maria, ora ti alzi da questo stupido letto, ti dai una bella sistemata e ricominci a vivere.

Lo stai facendo per lui, ricordatelo.

Osservai la sveglia pigramente e sbuffando mi alzai dal letto e lentamente, quasi strisciando i piedi quasi come se fossero incollati al pavimento con la colla, mi diressi verso il bagno.

Quasi mi venne un colpo quando osservai il mio riflesso nello specchio: occhiaie violacee contornavano i miei occhi, capelli arruffati incorniciavano il mio ormai scavato viso.

Non riconoscevo quasi più la persona che mi appariva in quel riflesso. Questa non ero io.

Mi lavai svogliatamente i denti con il dentifricio che aveva lasciato José a casa mia e inevitabilmente il mio pensiero si diresse a lui : chissà cosa stava facendo e con chi era?

osservai con rammarico il dentifricio rigirandolo fra le mani. sospirai e lo riposi nel fondo del cassetto del mobile del bagno.

Ecco un'altra cosa che doveva sparire da casa mia. 

Erano diventate troppe le cose che me lo ricordavano.

Tolsi alla meglio il pigiamone informe che stavo indossando da troppo tempo e mi diressi velocemente verso la doccia.
Più ci ripensavo e più era assolutamente la cosa giusta da fare: al più presto mi sarei sbarazzata di tutto ciò che lo riguardava.

Abbandonai  gli indumenti sul pavimento bianco del mio bagno e mi concentrai sul bellissimo vapore che stava uscendo dalla doccia e sulle gocce che scivolavano lungo la parete.

Questa doccia, forse, avrebbe fatto scivolare via oltre alla mia stanchezza anche i miei pensieri.

Sciacquai con cura tutto il mio corpo e i capelli e dopo quasi un'ora mi decisi ad uscire da quel paradiso che si era creato nella doccia.

Mi asciugai e mi vestii con dei semplici leggins e un maglione lungo.
Decisi di aggiungerci anche una sciarpa , anche perché il freddo stava arrivando sul serio.

Raccolsi le chiavi di casa, il portamonete e il telefono riponendoli all'interno di una borsettina mi decisi ad andare a fare un giro.

Ne avevo tremendamente bisogno.

Evita accuratamente tutti i posti dove era probabile che lo incontrassi. Chi? Ovviamente josè.. l'unico ragazzo che mi aveva fatto provare un vuoto nel mio stomaco quando non era con me e allo stesso tempo la pace dei sensi quando mi abbracciava.

Ma chi volevo prendere in giro? Non sarei mai riuscita a dimenticarlo

Non saprei proprio resistergli se me lo   ritrovassi  davanti agli occhi.

Questa cosa mi pesava fin troppo.

Camminavo per le via della città quando in lontananza scorsi il viso di José e il mio cuore perse un battito.
Mi  sorrideva anche al cuore. Le mie più inconsce preghiere si erano avverate.

Distacco. Maria distacco.

Lo vidi avvicinarsi pericolosamente a me e mentalmente mi stavo preparando a cosa dirgli.

-cosa ci fai qua?- gli dissi, sforzandomi di essere il più glaciale possibile.
Quanto mi costava. Se solo avessi potuto, gli sarei saltata al collo e gli avrei detto che questi giorni erano stati uno schifo.. che senza di lui tutto era uno schifo.. e invece no. Ero costretta a mettere in atto questo teatrino.

Vidi qualcosa farsi ombra nei suoi magnifici occhi e decisi che tutto sommato il bicchiere del mio caffè fosse diventato interessantissimo. Tutto pur di non sentirmi morire.

-Como che ci faccio aquì? Sono settimane che ti cerco- colpita e affondata.
Ma quando posso farmi schifo da sola? Devo solo continuare per poco.. 
Poco e davvero mi odierà del tutto e finalmente potrò andare anche io avanti.

-non dovevi cercarmi, vai avanti José. -il dolore nell'essere costretta a dover pronunciare quelle parole per poco non mi fece strozzare da sola. 

sospirai e alzai lo sguardo giusto di un poco per dare un ultimo sguardo a quelle labbra che sempre ho amato alla follia.. quegli occhi nei quali mi ci perdo sempre.

Cercò di farmi ragionare chiedendomi se non gli mancassi nemmeno un poco e fu un atto dolorosissimo dovergli mentire di nuovo.

Cosa avrei dovuto dirgli? Mi sto facendo del male da sola... perdonami amore mio.

Si avvicinò velocemente alle mie labbra e in poco tempo lo spazio fra di noi venne colmato da un bacio che sapeva di disperazione, amore e passione.

Le nostre lingue si rincorrevano e si cercavano come se questo nostro contatto potesse calmare la fame e il bisogno che i nostri corpi e le nostre anime avevano.

Mi sentivo così perfettamente a casa fra le sue braccia. Il suo odore era quello che avrei voluto sentire ogni giorno la mattina quando mi sarei svegliata accanto a lui con i capelli scompigliati e con un sorriso da ebete.

Mi sentivo così bene, ma no. Avevo giurato che non mi sarei più intromessa nella sua vita. Avevo giurato.. e dovevo rispettare la mia promessa. Scusami ancora amore.

  -no José, così non può continuare. - mi sentì inondare il cuore di lacrime.

-Basta.. ma questa volta davvero.- lo guardai intensamente negli occhi da cucciolo abbandonato che si ritrovava e che io amavo alla follia. 


Cercai di andarmene via da lui anche perché da lì poco sarei anche potuta impazzire. Il mio cuore perse un battito quando vidi i suoi occhi farsi lucidi.

Vidi i suoi tratti farsi duri e questo mi fece stare male doppiamente.

Avrei solo voluto urlare con quanto fiato in gola mi era concesso quanto l'amassi e quando mi mancasse, ma tutto quello che il mio corpo riusciva a fare era rimanere immobile.

Avrei voluto stringermi e nelle sue possenti braccia e riposare per sempre lì.

Avrei voluto abbracciarlo e dirgli che tutto sarebbe andato per il meglio perché insieme sarebbe stato tutto più facile.

Io lo amavo e lo volevo con tutto il cuore.

Maledetta lei.
Maledetti loro.

Povera me.

Se solo questo non fosse necessario, giuro amore mio non lo farei.

Mi manchi come l'aria.

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Buona sera,
Vorrei scusarmi per la mia assenza, ma è stato un periodo molto difficile e lo è tutt'ora, ma sto cercando di uscirne.
Spero che questo capitolo vi possa piacere.
Leggete bene tutto quello che dice Maria perché vi sta anticipando qualcosa di cui siamo allo scuro.

Spero di riuscire ad aggiornare più presto la prossima volta.

Volevo ringraziarvi per i 29k raggiunti.
-WOW- non so cosa dirvi se non grazie ❤


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