Capitolo 18

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Il giorno dopo fu Piero il primo ad alzarsi, stranamente la bimba dormiva ancora, così preoccupato si staccò dalla sua donna e andò in cameretta a controllare. 

Gioia dormiva succhiandosi il labbro inferiore, lo stesso vizietto che aveva Giada. Si ritrovò a sorridere notando quanta somiglianza le accomunava. Guardarla dormire lo rasserenava da tutti i dubbi e le paure che ancora attanagliavano il suo cuore. Sarebbe riuscito a fargli da padre? La bimba lo avrebbe accettato come padre quando un giorno avrebbe scoperto la verità? 

Pensieri che vennero interrotti dal risveglio della piccola, la prese in braccio coccolandola e recandosi in cucina a prepararle la bottiglina. Sorpreso di se stesso Piero aveva impiegato poco a capire come nutrire un neonato e decise di mettere in pratica le conoscenza accumulate il giorno prima per poter permettere a Giada di dormire un po' di più. 

Mentre preparava la bottiglina bussarono al citofono, era il fioraio con un bellissimo mazzo di fiori per Giada, nonostante la curiosità decise di non aprire il biglietto, sarebbe stata Giada a condividere con lui il contenuto del biglietto , se voleva.

Dopo qualche minuti, Piero venne raggiunta da Giada

-'buongiorno'- salutò con voce ancora impastata dal sonno

-' buongiorno a te amore mio.'

-' da quando si è svegliata?. Non l'ho proprio sentita?'- si giustificò Giada colpevole per aver fatto alzare Piero dal letto.

-' da poco, quando mi sono alzato lei dormiva ancora. Poi quando si è svegliata ho preferito staccare il baby monitor per farti riposare un po' di più. Ormai me la cavo abbastanza bene con lei'- concluse orgoglioso di se.

Giada gli si avvicinò, e gli stampò un bacio sulla bocca ancora semiaperta.

 Avrebbe voluto strapazzare di coccole la piccola ma stava ancora mangiando e preferì aspettare. Intanto preparò la colazione per entrambi e iniziò a riassettare casa: non aveva affatto dimenticato della mattinata al parco giochi con Piero e Gioia.

-'sono arrivati dei fiori per te' – annunciò con poca enfasi Piero.

-'di chi sono?'- chiese mentre era affaccendata

-'non saprei! Sono per te, è giusto che veda tu' - rispose Piero con un tono leggermente infastidito.

-' Geloso?'- chiese lei ripetendo la domanda che qualche giorno prima Piero le aveva rivolto riferendosi a quella receptionist un po' troppo azzeccosa. 

E lui, ricordando perfettamente la sua risposta, la imitò

-' neppure a me piace quando qualcuno tocca ciò che è mio, e tu lo sei!' -aggiunse Piero da vero uomo del sud.

Giada gli si avvicinò per baciargli una guancia prima di aprire il biglietto. Erano di Agostino. Come aveva fatto a non arrivarci da sola. La corteggiava da sempre, da quando era fidanzata, ed ora che non c'era più Luigi ,Agostino si era fatto vivo di nuovo.

Chiuse infastidita il biglietto e spiegò brevemente di chi fosse. Sul volto di Piero gli si dipinse una chiara smorfia di rabbia, per fortuna avere la bambina tra le braccia gli servì da tranquillante. Giada , per conto suo, preferì non dire nulla. Appena avrebbe potuto , avrebbe dimostrato a modo suo che l'unico uomo che desiderava era Piero.

Dopo la bottiglina, Gioia era pronta per farsi coccolare dalla mamma, fu un momento tenerissimo durante il quale Piero non riuscì a non commuoversi. 

Per poter consumare la colazione serenamente, Giada appoggiò Gioia nel boX, così da poter dedicare qualche attenzione anche a Piero. 

Si abbracciarono e si scambiarono un intenso bacio che risvegliò subito l'intimità. Senza perdersi in inutili preamboli, Giada trascinò Piero fuori dalla cucina

-' c'è la bambina' – si limitò a dire Piero intuendo perfettamente quali erano i piani di Giada

-' Abbiamo qualche minuto di tempo prima che Gioia si accorga della nostra assenza'- e ricominciò a baciare Piero accarezzandolo ovunque fino ad arrivare proprio lì dove iniziò ad abbassare i pantaloni del pigiama. 

Senza fare alcun'altra domanda Piero sollevò Giada per le natiche e l'appoggiò sul tavolo del salotto, lì le tolse pantalone e slip in un unico colpo e senza preavviso affondò la sua intimità rigida in quella vogliosa e bagnatissima di Giada.

-' non urlare!' – richiamò divertita Piero mentre si lasciava sfuggire un sonoro gemito di piacere per poi tornare a mordicchiarsi il labbro inferiore per trattenere i suoi di gemiti

-'mi ecciti da morire quando ti mordi il labbro' – confessò Piero e giù a darci dentro come un furetto. 

Poiché erano sprovvisti di preservativo, Piero decise di far cadere il suo seme di nuovo sul ventre di lei ridendo imbarazzato ricordando l'ultima volta che era capitato.

-'Scusa ma non ho avuto il tempo di procurarmi un preservativo. Sono stato attaccato da una ninfomane' – si giustificò Piero prendendo in giro Giada per quell'attacco sessuale che gli aveva sferrato pochi minuti prima.

-'non preoccuparti, mentre io faccio la doccia tu fai colazione'- rispose serena Giada –'e comunque non sono una ninfomane ma semplicemente una donna che desidera il suo uomo' – si limitò a correggere. 

Piero a quelle parole la baciò e , una volta coperto a dovere andò in bagno a recuperare dei fazzoletti per pulire il ventre di Giada.

Dopo essersi pulita, raccolse i fazzoletti e mentre si avviava in cucina Piero la trattenne per un braccio facendola girare.

-'Con te tutto è stupendo, anche una sveltina'- confidò con occhi lucidi

-'lo è perché lo si fa con la persona che am..' e si bloccò Giada, era troppo presto per parlare di amore –'con la persona che ci piace'-

Piero ,che aveva perfettamente capito cosa stava per dire Giada, l'abbracciò con trasporto. 

Sapeva di provare per quella donna qualcosa che andasse ben oltre l'attrazione ma anche per lui era troppo presto parlare di amore. 

Tornati in cucina consumarono insieme la colazione per poi prepararsi e andare al tanto desiderato parco giochi.

Quanto amiamo questi momenti passionali tra Piero e Giada? 

Chi è questo Agostino?E' davvero innocuo come Giada dimostra?

Grazie per le letture, le stelline e i commenti. Mi auguro che questa storia non vi annoi.


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