capitolo 18

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Torno giù, trovo ancora Alex, Giulia e la mamma.
-Eccomi- mamma mi viene incontro e mi abbraccia forte
-Oh tesoro quanto mi sei mancata-
-Lo so mamma...anche tu mi sei macata tanto- le sorrido
-E guarda che ti ho vista piangere quando stavo salendo sull'aereo- le lancio un occhiata dolce che lei ricambia
-Eh tesoro...sei la mia piccolina- mi stringe più forte
-Zia mi è saltata letteralmente addosso quando mi ha vista- sorrido
-Si, tua zia è fatta così, un po come me- sorride
-Si mamma...adesso avrei un po di fame, ho mangiato i biscotti da Filippo ma vorrei i pancake che mi facevi tu quando ero piccola- le accarezzo la guancia, lei mi lascia un bacio tra i capelli e indica giulia
-Li ho fatti prima per Giulia che aveva fame, ne sono rimasti due- mi si gela il sangue, perché?

Sei gelosa.

No, di Giulia? Pfff e perché mai?

Perché le stanno rivolgendo più attenzioni a lei che è sempre stata qua che a te che sei stata in umbria.

Beh forse ma comunque sia è vero...

-Law lo sai che io e Giulia abbiamo tantissime cose in comune?!- guardo alex sprizzare gioia da tutti i pori. Sto odiando questa situazione. Voglio giulia fuori da casa mia.
-Si? Stupendo- faccio un sorrisetto abbastanza finto e mi siedo accanto a mia madre.
-Beh ... l'ho visto dal primo momento che tu, alex, sei proprio un amica perfetta ... potremmo fare un duo bellissimo- la guardo male, cosa?!.
-Certo!- guardo alex mentre la stringe, i miei occhi minacciano di scoppiare in lacrime da un momento all'altro
-Amiche per sempre quindi?-
-Certo, una promessa- le fa l'occhiolino. Okay. Basta.

-LAWRENCE TI SVEGLI?!- ma cosa? No non capisco ... apro gli occhi
-Alex?-
-Si, sono io, alex..stavi gridando
"Alex non giulia; perché?"- mi guarda e ride
-Che cos'hai da ridere?- la guardo male. Mi sento sollevata perché infondo era solo un incubo, l'ennesimo.
-Beh, sono solo la tua sorellina okay?!- le sorrido e l'abbraccio. Avevo bisogno di qualcuno che mi stringesse così come per dire "noi ci apparteniamo, io tua tu mia". Io ed alex siamo così ... può sembrare che siamo solo conoscenti, così, a vista, Ma in realtà siamo grandi amiche, ci definiamo sorelle.
Io la sua ancora e lei la mia. È sempre stato così e non cambierà. Ci conosciamo da piccoline, prima ci odiavamo, adesso ci vogliamo un bene indescrivibile. ♥
-scendiamo?-
-C'è Giulia?-
-Sì ma sta guardando la TV- sbuffo e mi alzo, usciamo dalla camera e scendiamo giù in salotto. Mi fermo davanti allo specchio, ho un aspetto orribile.
-Alex mi prendi lo smalto?-
-Hai i piedi- rispondo io.
-Ho chiedo ad alex- sospiro e guardo alex
-Giulia ha ragione Lawrence, hai le gambe- risponde alex. Le do il cinque e soddisfatta cammino verso la cucina.
-Ale stasera Filippo mi passa a prendere...usciamo...e beh ho bisogno di un aiuto per l'outfit-
-Certo, sono o non sono la tua stilista personale?-
-sei la mia stilista personale- sorrido ed esulto mentalmente.
Se non ci fosse stata lei...!
Mettevo un sacco della spezzatura.

-Mhhh hai in mente qualche colore particolare per il tuo vestito?-
-Emh...Nero?-
-Vieni- mi fa cenno di salire in camera mia, faccio come dice lei e una volta arrivate mi butto a peso morto sul mio adorato lettino azzurro.
-questo?- guardo il vestitino, viola con la scollatura a V. Niente di particolare.
-Nah- lo butta in qualche parte della stanza e ne prende un altro.
-Questo?- prende un vestitino bordeaux, lascia scoperta la schiena e lascia intravedere le mutande, imbarazzante. Lo so perché una volta lo indossai, non so perché lo misi nell'armadio e non lo buttai.
-Questo?- ne esce uno rosso, ha una cerniera, può essere gonna o semplicemente un pantalone. No.
-Uffa Law hai vestiti schifosi- butta il vestitino nel letto.

Improvvisamente...

-Questo!- è un vestito/tuta tutto intero, nero e bianco, ha una scollatura a V e lascia intravedere un po la schiena.
-È lui- dico e mi alzo
-Perfetto-
-Non sapevo di averlo-
-Forse è di tua madre, è particolarmente elegante.- annuisco e lo sistemo accanto al cuscino
-Come scarpe?- mi siedo e la guardo
-Queste- prende un paio di scarpe con il tacco a spillo, color oro, si abbina perfettamente con il nero.
-Wow- le prendo e le posiziono accanto al letto.
-Acconciatura ci pensiamo dopo, ti passa a prendere alle (?)-
-Alle 20:00-
-Sono le 17:00-
-Infatti- prendo i vestiti sparsi sul letto e a terra e li metto in un braccio.
-Questi li butto, fanno schifo- mi da ragione e insieme scendiamo in salone, prendo la busta nera e metto i vestiti dentro.
-Law il tuo armadio è un po vuoto...hai solo leggins e magliette corte. Ti servono vestiti più eleganti- sorride
-Esatto, si va in cerca di qualche vestito carino?-
-Sì- prendo il telefono, avviso mamma che è andata a fare la spesa ed esco insieme ad alex.
-aspetta! Dove andate?- alzo lo sguardo verso giulia che ci guarda dalla finestra
-A fare shopping- dice alex indifferente
-Posso venire?- chiede
-No- sussurro ad alex. Mi guarda male
-Dillo tu- sussurra
-Smettila, suo padre poi chi lo sente? Dovetd stare insieme e bla- sussurro
-Emh giulia...poi dobbiamo fare altre cose importanti..emh vedi...non per offenderti ma cose "da migliori amiche"- sorride un po in imbarazzo
-Uffa, okay- guarda me
-E guarda che ti ho vista, non ho bisogno di fare amicizia con una come te- mi guarda male ed entra nella sua camera sbattendo con forza la finestra.

respira Lawrence.

-Andiamo?- dico
-Lasciala perdere- mi prende per un braccio e la seguo, mi giro un ultima volta e vedo giulia fissarci.
-Per me ci sta augurando sfortuna- dico ad Alex che si gira
-Giriamo- mi indica un altra via
-Ma d- mi blocc
-hanno aperto un negozio nuovo, ci sono vestiti davvero belli eh- mi sorride
-ok-
-Attenta!- tiro verso di me alex
-State attente voi due!- guardo la persona che stava per investire la mia migliore amica.

-Margő?-

Ti voglio qui accanto a me| Irama plumeDonde viven las historias. Descúbrelo ahora