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|Ho apportato alcuni cambiamenti alla storia, quindi prima di continuare la vostra lettura vi consiglio di rileggere i primi capitoli. Buona lettura! |

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Come al solito la mattina arriva sempre troppo in fretta e il trillio della sveglia riecheggia in stanza.

Nascondo la testa sotto al cuscino per tapparmi le orecchie, ma la luce che entra dalla finestra mi sveglia definitivamente.

Con gli occhi socchiusi vedo la sagoma di Cloe mentre si trucca.
《Buongiorno dormigliona, spero non ti dia fastidio se ho usato la tua tinta nude di Kylie cosmetics》dice mostrandomi il prodotto.
《Nessun problema》le rispondo sorridendole.

La osservo meglio. Indossa una gonna nera che le arriva al gonocchio abbinata ad un crop top bianco, ai piedi le dr. Martens nero opaco.

Balzo giu dal letto e indosso i vestiti che mi ero preparata ieri sera: un semplice jeans con strappi sulle ginocchia e un top grigio a barchetta, ai piedi le mie converse bianche.

"Quanto tempo abbiamo?" le chiedo mentre tento di disegnare due linee con l'eye-liner, impresa quasi impossibile per una come me che neanche col righello riesce a disegnare una retta.

"Non lo so, ho lasciato il cellulare in camera." Mi dice distrattamente mentre liscia le punte dei capelli.

Quando prendo il cellulare in mano sbianco di colpo.
"Quanto è distante da casa?" Le chiedo con voce tremolante.

"Dieci minuti in auto, venti con il traffico; quindi conviene muoverci se non vogliamo fare tardi nel nostro primo giorno di scuola" dice Cloe, che frequenta il mio stesso istituto.

Dopo un quarto d'ora esatto, siamo arrivate.

Nel cortile ci facciamo largo fra gli studenti che attendono di entrare. Alcuni fumano, altri se ne stanno per conto loro.

Devo avere un aspetto orribile, stanotte non sono riuscita a dormire, pensavo ripetutamente a ciò che ci è capitato ieri, mi sentivo sporca e neanche due doccie sono servite a calmarmi, infatti all'alba, quandi ormai mi ero arresa di non riuscire a dormire sono scesa in cucina e mi sono preparata una camomilla, poi mi sono stesa sulla sdraio in giardino e ho guardato le stelle, dopo qualche minuto sono ritornata in camera con molta più tranquillità e mi sono addormentata.

Mi immagino con le borse sotto agli occhi e la pelle pallida, segno che il fondotinta di una Nuance più scura sia servito a ben poco.
Sento lo sguardo di tutti puntato su di me, il che mi irrita particolarmente. Che guardassero altrove!

Ci avviamo verso i dormitori, dove abbiamo appuntamento con Nash.

Quando arriviamo, il prato è affollato di gente. Decisamente diverso da come me l'ero immaginato. Più rumoroso. Più caotico.

Cloe conosce la strada e io dovetti affrettarmi per starle a passo. La seguii lungo un corridoio intensamente illuminato.
Sulla parete nei plessi della ascensore c'erano diverse bacheche e fogli. Tra tutti spiccavano degli opuscoli sulle malattie sessualmente trasmittibili e manuali su noi donne.

Siamo così complicate che hanno scritto un manuale per capirci?

Arrivammo davanti alla porta che aveva una lavagnetta con scritto Nash Grier e Matthew Espinosa con un gessetto azzurro.

Ci apre un ragazzo con un asciugamano in vita e un sorriso mozzafiato.
"Hey." Ci saluta.
"Tu devi essere Sophia, Cloe non ha fatto altro che parlare di te per tutta l'estate" dice divertito il ragazzo, che si è soffermato a guardarla.

"Si, sono io." Sorrido
"Tu saresti?" Continuo, anche se conosco il suo nome, voglio evitare si creino silenzi imbarazzanti.

"Matt" sorride.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06, 2017 ⏰

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∞ Solo Un Anno Per Viverti ∞ ||CAMERON DALLASDove le storie prendono vita. Scoprilo ora