Prologo

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DRIIIN DRIIIIIN

Mi sveglio tra l'assordante suono della sveglia che mi ricorda che devo svegliarmi.

Con il sorriso stampato in volto mi sveglio, e corro a fare una doccia veloce.

Mi sono vestita comoda per il viaggio, infatti indosso un semplice leggins nero, con una felpa azzurra e le Vans nere. I miei capelli castani sono legati in una coda, con qualche ciuffo ribelle ai lati del viso.. metto il mascara, che contorna il verde dei miei occhi.

Controllo per l'ennesima volta di aver preso il biglietto aereo, la carta d'identità ed il passaporto.
Ripasso mentalmente tutto cio che dovrebbe essere presente nei miei bagagli, sfogliando un elenco immaginario di tutte le cose indispensabili, poi faccio un bel respiro, provando a ritrovare una calma momentanea.
Andrà tutto bene, Sophia.
Si, sarà così.

-《Cosa ne pensi?》
Alzo lo sguardo e incontro gli occhi scuri di mia madre.
Cos ha appena detto?
Dinanzi alla mia espressione spaesata, sorride.

《Sei agitata?》
Ma chi, io? Per niente! Sto solo per lasciare l'Italia a diciassette anni, da sola, per andare dall' altra parte del mondo, in una lingua che non è la mia e detto sinceramente non cosa aspettarmi da quest' eslerienza.
Perché dovrei essere agitata?

Mi ritrovo a sospirare.
Sorride e si avvicina a me per abbracciarmi.
《Di cos'hai paura? È quello che hai sempre sognato, o sbaglio?

Annuisco.
Sì,è vero.
Essere un Exchange student è sempre stato il mio sogno, fin fa quando ero piccola.

《Andiamo giù a caricare le valigie?》
Annuisco.

Afferro le valigie e lo zaino, e scendo giù, in cucina, dove trovo raggruppata la mia famiglia.

《Posso usare la tua camera come cabina armadio?》 mi 'saluta' Sabrina, mia sorella minore.

《Non provarci nemmeno》la fulmino con lo sguardo

Sbuffa e la sento borbottare.

《Sophia, è ora che tu vada, rischi di perdere l'aereo》 mi ricorda mio padre.

《Sì, hai ragione, devo andare》 abbraccio forte mia sorella, cercando di memorizzare ogni particolare di lei, ogni emozione, dal suo profumo al suo calore, in un abbraccio che deve bastarmi per 10 mesi..

Mi stacco da mia sorella con gli occhi lucidi.

Mi giro e vedo mia madre con le lacrime che le rigano il viso, e gli occhi castani gonfi e rossi.

《Per qualunque cosa, chiama. Ti voglio bene.》 mi dice con voce rotta dal pianto.

Mi fiondo tra le braccia dell'unica persona in grado di capirmi, di ascoltarmi e mi lascio andare in un pianto liberatorio.

Il suono del clacson mi riporta alla realtà e mi ricorda che devo andare.

Sciolgo l'abbraccio e mi avvio alla porta. Mi volto per l'ultima volta e cerco di ricordare tutto, prendo un gran respiro e varco l'uscita di casa. Cammino verso la macchina, sorridendo alla vista di io padre alle prese con la valigia.

《Sophia, ma quante cose hai messo in quelle valigie?》mi domanda entrando in macchina.

Non posso far altro che ridere alla vista di mio padre affannato per il peso delle valigie.

《Beh.. tutto quello che serve per un anno in California》 dico ovvia.

Accende l'auto e partiamo.

La mia vita sta per cambiare.

Salve a tutti. Questa è il primo capitolo della mia prima storia. Spero vi piaccia.. baci😙

∞ Solo Un Anno Per Viverti ∞ ||CAMERON DALLASDove le storie prendono vita. Scoprilo ora