Capitolo 7

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«Congratulazioni aspetta un bimbo di tre mesi.»
Jack sbianca e tutti rimaniamo a bocca aperta. Mia è incinta?

Pov's Mia
Non so come sia possibile, non ho avuto relazioni intime da un po' di tempo.

Il medico dopo avermi dato la notizia è uscito e mi ha lasciato sconvolta a toccarmi la mia pancia, piatta.
Com'è possibile che io sia incinta?
I miei pensieri svaniscono sentendo una voce.

«Così sei incinta..» Dice con una tonalità che si usa per fare una domanda, ma, chiaramente, è un'affermazione.
Osservo la porta e vedo il mio ragazzo.
«Si Mike..» Dico sapendo ciò che pensa.
Lui abbassa lo sguardo e lo volge verso il pavimento. «Senti Mia, sai quanto io ci tenga a te e sai anche che ti amo, ma non posso convivere col fatto che tu abbia un bambino in grembo che non sia mio, spero che hai capito cosa intendo..» Dice senza sostenere il mio sguardo.
Mi sento come se mi avessero dato una pugnalata. Contavo su di lui.
«Lo capisco.» Si. In effetti lo capisco, il bambino non è suo, è del suo migliore amico, o meglio di un'avventura di una notte.

«Chiudiamo qua?» Chiedo dolcemente, probabilmente sul punto di piangere.
«Credo sia meglio per entrambi.» Dice e mi guarda. Lo vedo, vedo il dolore nei suoi occhi che gli lacera l'anima ed è una cosa che mi distrugge. Annuisco rimanendo in silenzio. Mi guarda per l'ultima volta e va via scomparendo dietro la porta bianca come le pareti di questa stanza. Mi sento così male a vederlo così e soprattutto, ad avergli fatto questo.

Due giorni dopo.
Sono tornata a casa la sera stessa, visto che non era nulla di grave.
Ad aspettarmi fuori c'era Jennifer e Jack.
Jennifer mi chiese come sto e quando le risposi bene, mi guardò male e se ne andò.
Rimasi sola con Jack e alla fine in un silenzio tombale fu lui che mi accompagnò a casa.
Tornando a casa ad aspettarmi c'era mia madre.
Mio padre? Beh mio padre è andato via qualche anno fa, non mi ricordo neanche com'è fatto. E non voglio parlare di lui.

«Mamma..» Dico vedendola.
Lei non c'è praticamente mai. Lavora giorno e notte, in modo da non farmi mancare niente.

Però a quanto pare mi conosce come le sue tasche.
«Hey tesoro cosa c'è che non va?» La guardo quasi sul punto di piangere, con gli occhi pieni di lacrime.
«Mamma sono incinta..» Dico sconfitta.
Era l'ultima cosa che volevo vedere nei suoi occhi. La delusione.
Delusione rivolta a me.
Sono come mio padre, alla fine l'ho delusa anche io.

Quel che succede dopo? Beh mia madre è sempre stata una donna ragionevole. Perciò ci siamo messe a discuterne.
Mi chiede se abbia intenzione di abortire e io rispondo di no.
Mi chiede se abbia preferito dare la bambina in affido e io rispondo chiaramente di no.

La domanda finale è la più dura da rispondere.
«Di chi è il bambino Mia?» Me lo chiede aspettandosi la risposta che tutti si aspetterebbero: "Mike". Invece rispondo «Jack.» e nel suo volto stavolta vedo apparire lo stupore.

In silenzio si alza, prende il telefono in mano e dopo qualche minuto se lo porta all'orecchio.
«Famiglia Haynes?»

Pov's Mia's mother
Premettendo che non ne sono fiera di ciò che abbia fatto Mia, ma credo che debba agire prima che soffra come ho sofferto e sto soffrendo io.
Io e il padre di Mia ci siamo sposati mentre io ero incinta di quest'ultima e la cosa non è stata affatto semplice. I miei non volevano che mi sposassi con lui perché non era 'un bravo ragazzo'. Li convinsi prima del matrimonio e ci sposammo. Seppe della mia gravidanza a cinque mesi e, inizialmente, non voleva che la bambina nascesse..poi si convinse.
Ho chiamato la famiglia di Jack per definire cosa vuole lui veramente e per far sì che non sia indeciso come lo è stato il padre di Mia.

«Sono la madre di Mia Pieterse, vorrei parlare con lei e sua moglie e possibilmente anche con suo figlio Jack.» Esito un attimo incerta su come continuare, ma poi faccio che chiedere un incontro.
«Sarebbe possibile avere un incontro?»

Vedo Mia sorridere, mi chiedo perché sorrida e prima che gli e lo possa chiedere, il padre di Jack risponde.
«Certo..ehm..potrei sapere quale sia il motivo?» Chiede.

Rimango un attimo in silenzio, do adesso la notizia del bambino o dico semplicemente che è una cosa urgente?
Alla fine decido di optare per la prima, e lo comunico.
Perché ho optato per la prima? Così i genitori di Jack ne parlano con lui, e quando ci incontreremo magari Jack avrà delle idee un po più chiare.
Dall'altro capo del telefono sento solo dei sospiri pesanti, e la voce di una donna tirar fuori un urletto.

Alla fine l'uomo con voce più dura e roca mi chiede una cosa che mi fa rimane stupita poiché non pensavo accettassero così presto: «Va bene domani sera?»

Pov's Mia
Ed ecco che ora mi sto preparando per incontrare i genitori del padre del nostro bambino.

Mi guardo allo specchio, ho tirato i capelli su in una coda alta.
Non ho messo neanche un filo di trucco, per risultare semplice. Tanto sono bella lo stesso con o senza trucco.

Con qualche timore decido di indossare dei pantaloncini corti in jeans e una maglietta nera a maniche lunghe.
Per le scarpe ho deciso di optare per le superstar bianche e nere.

Per le scarpe ho deciso di optare per le superstar bianche e nere

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«Miaaaaa.» Sento urlare il mio nome da mia madre dal piano di sotto e capisco che sono arrivati.
Scendo al piano di sotto. Li vedo seduti vicino al tavolo del salone. Prendo un lungo respiro e mi avvicino.

«Buonasera, io sono Mia.» Dico sorridendo ai genitori di Jack che mi porgono la mano e accetto molto volentieri.
«Piacere io sono la signora Haynes ma puoi chiamarmi Marta.» Mi dice la madre di Jack, mentre il padre mi dice «Io sono il signor Haynes, comunque lasciando i convenevoli da parte; lei signora Pieterse..»
Mia madre lo interrompe e sentendosi offesa per l'atteggiamento, lo corregge invece per come l'aveva chiamata.
«Signora Aniston, Maryrose Aniston.» Dice dura e lui si lascia sfuggire un sorriso.
«Signora Aniston, lei è sicura che il figlio che sua figlia porta in grembo è del mio ragazzo?» Dice diventando serio e guardando Jack, che fino ad allora non avevo guardato per paura che potessi crollare.

Lo guardo.
Mi guarda.
È davvero bellissimo, ha una giacca in pelle addosso e una maglietta bianca che sottolinea i suoi muscoli.
I suoi occhi sono più luminosi del solito. E le sue labbra sono socchiuse in una specie di O.

«Ne sono fermamente convinta signor Haynes. Mia figlia non ha avuto più altri rapporti dopo suo figlio.» Dice mia madre sicura e sono felice che abbia una donna come questa al mio fianco.
«Bene allora proporrei che i nostri figli debbano andare a vivere insieme, in modo da riuscire a convivere, per il bene del bambino o bambina che sia.» Dice il signor Haynes rilassando il tono della voce mentre io e Jack in coro diciamo: «Cosa?!»
«Credo sia un'ottima idea, dovranno pur iniziare a vivere la vita quotidiana e iniziare a capire cosa sono i sacrifici.» Dice mia madre ed io le lanciò una gomitata.
Ora non è proprio il momento degli scherzi né della saggezza.

Jack prova a ribattere ma il padre tira fuori un mazzo di chiavi e dice «Andrete a vivere in quest'appartamento da stasera stessa: ci sono già tutti i mobili e le cose necessarie, compresi dei vestiti nuovi per entrambi.»
Okay che il padre ha un buon lavoro, ma si può permettere davvero tutto ciò? Il fatto assurdo è che io debba vivere nella stessa casa. La cosa ancor più assurda, però, è che il signor Haynes avesse programmato tutto. E se mia madre non avesse accettato, cosa sarebbe successo?

Allora raagazzeee
in questo capitolo abbiamo il punto di vista della madre della nostra protagonista.
Nella foto del capitolo è Jennifer Aniston, che farà il ruolo appunto della madre di Mia sotto il nome di Maryrose.
Per caso, vi andrebbe di sapere l'aspetto del padre di Mia e la madre di Jennifer? E dei genitori di Jack?

Fatemi sapere e un bacio a tutte ♡

Nove mesi Per Innamorarsi Donde viven las historias. Descúbrelo ahora